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Deborah Fait
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'Signore, tu dici che siamo il popolo prescelto. Ma se scegliessi qualcun altro non sarebbe meglio?' 23/01/2023
'Signore, tu dici che siamo il popolo prescelto. Ma se scegliessi qualcun altro non sarebbe meglio?'
Commento di Deborah Fait

Tutti leggiamo i giornali, ascoltiamo le notizie alla radio o alla televisione, sappiamo cosa accade nel mondo. Le stragi dei russi in Ucraina, l’invasione e l’annessione russa della Crimea nel 2014, la mattanza dei cittadini iraniani ( donne e uomini giovanissimi)commessa dal loro ripugnante e corrotto governo, i diritti delle donne calpestati in Afghanistan dai talebani, il veto di frequentare le scuole e tanto meno l’università, l’obbligo del velo pena la morte come in Iran. Sappiamo che il dittatore pazzo della Corea del Nord, Kim Jong-un, manda missili ogni secondo giorno per ricordare al mondo che lui esiste e può tutto, anche bombardare l’America se gli va. Sappiamo cosa fanno da anni Hamas e i palestinisti: terrorismo, distruzione sistematica dei siti storici e archeologici ebraici. Proprio ultimamente hanno sbriciolato l’Altare Sacrificale di Giosuè (antico di 1500 anni) e ancora terrorismo, terrorismo, terrorismo con decine di morti israeliani. I beduini nel Neghev( non tutti per fortuna, molti sono fedeli a Israele) e del Sinai, sobillati da Hamas, fanno quello che vogliono, non pagano le tasse, rubano quello che trovano, commerciano droga e armi, essendo poligami possono avere anche 100 figli cadauno e ricevere dall’Inps israeliano (Bituah leumì) 1800 shekel (quasi 600 euro) per figlio. Per non parlare dei tunnel terroristici che Hamas costruisce anziché usare i soldi con cui il mondo lo ricopre, per le necessità della popolazione di Gaza. Non starò ad elencare tutte le violazioni dei diritti umani e crimini contro l’umanità delle nazioni elencate nello specchietto che vi propongo, le conosciamo. Ebbene, nel 2021 l’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato 14 risoluzioni contro Israele e 4 (ribadisco, quattro) contro gli altri 194 paesi, la maggior parte dei quali islamici e dittature o teocrazie come Iran e Afghanistan. Nel 2022, come potete vedere, tutti i peggiori paesi hanno una o zero risoluzioni ma Israele, eh Israele, il più cattivo, il peggiore del mondo, il criminale Israele ne ha ben 15 (quindici). Zero il Pakistan, zero Hamas, zero la Cina. E così via. Hillel Neuer, direttore di UN Watch, ha definito “surreale” questa “valanga di risoluzioni unilaterali”. Si, surreale è poco, io non trovo parole più forti ma come non accorgersi del pregiudizio, dell’odio, dell’ingiustizia plateale delle Nazioni Unite contro Israele e della loro sudditanza alle dittature islamiche e al terrorismo palestinista. Il loro progetto è chiaro, chiarissimo, indebolire Israele, delegittimarlo, e, tanto per cambiare, farne il capro espiatorio del mondo intero. Esattamente quello che è sempre accaduto in Europa e, oggi purtroppo, anche negli USA, contro gli ebrei. Il destino del popolo ebraico è sempre lo stesso, essere il più odiato fra i popoli. La domanda è: Perché? Gli ebrei in Europa non hanno mai preteso niente, non hanno mai avuto rivendicazioni di sorta, hanno accettato i ghetti, ogni tipo di discriminazioni, non hanno fatto guerre o insurrezioni eppure sono stati ferocemente perseguitati e ammazzati. La loro unica reazione è stata la cultura, hanno reagito al Male che si abbatteva contro di loro, secolo dopo secolo, partecipando attivamente all’evoluzione della società in campo scientifico e culturale. E ancora, perché tanto odio anche contro Israele? È una democrazia, l’unica del Medio Oriente e tra le prime del mondo, multiculturale, multilinguistica, multireligiosa. Israele è un paese che dalla sua creazione non ha mai vissuto un solo giorno senza guerre o terrorismo mantenendo intatti coraggio, libertà, democrazia. Allora, chi può spiegare il motivo di tale persecuzione? Forse perché, come scriveva Herbert Pagani, sono 2000 anni che diamo fastidio solo esistendo, non piegandoci mai alle tante disgrazie che altri ci imponevano, senza mai perdere fede, amore per la nostra Terra, coraggio. Sono solo supposizioni, a volte dettate dal noto umorismo ebraico, perché non può esserci una vera risposta, non esiste un motivo se non il bisogno dell’uomo di avere qualcuno da odiare. Allora, chi meglio di un popolo che per 2000 anni è stato pacifico e indifeso e che adesso, finalmente a casa sua, ha sollevato la testa e si difende disperatamente da chi vuole la sua distruzione! Come disse quel piccolo ebreo polacco rivolto a Dio: “Signore, tu dici che siamo il popolo prescelto. Ma se scegliessi qualcun altro non sarebbe meglio?”

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Deborah Fait

"Gerusalemme, capitale unica e indivisibile dello Stato di Israele"


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