domenica 24 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Informazione Corretta Rassegna Stampa
07.01.2023 La crisi dei partiti americani
Analisi di Antonio Donno

Testata: Informazione Corretta
Data: 07 gennaio 2023
Pagina: 1
Autore: Antonio Donno
Titolo: «La crisi dei partiti americani»
La crisi dei partiti americani
Analisi di Antonio Donno

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso che Donald Trump dovrà  consegnare le proprie dichiarazioni dei redditi a una Commissione della  Camera - Il Post
Donald Trump

Trump è sotto inchiesta, ma il trumpismo è vivo e vegeto. Il Partito Repubblicano non è in grado di proporre un candidato che possa contrastare la presa di Trump su una parte consistente dell’elettorato americano. È un caso unico nella storia degli Stati Uniti e per questo ancor più pericoloso. Che cosa bolle nella pentola della società americana? Quali spiegazioni dare all’offuscamento della democrazia americana a causa di movimenti demagogici e sostanzialmente anti-sistema? Quest’ultimo è un punto di estrema importanza per spiegare la crisi di un Paese che, fin dalla sua nascita, ha fondato la sua esistenza sul rispetto dei principi liberali che hanno dato vita alla rivoluzione e alle sue conseguenze.

     La parte moderata sia del Partito Repubblicano, sia del Partito Democratico è in uno stato di confusione di fronte agli eventi di questi ultimi anni. Eppure, il moderatismo è stato sempre il sale della democrazia americana. Oggi, la parte moderata dei due partiti, che ha rappresentato la via maestra della politica americana, proponendo e attuando quelle soluzioni che hanno dato forza e prestigio agli Stati Uniti a livello interno come a quello internazionale, non è all’altezza della situazione critica che il Paese sta attraversando.

     I motivi di questo declino, della crisi di valori dei due partiti,  hanno motivazioni diverse, anche se fanno riferimento a uno stesso momento iniziale, le due presidenze di Barack Obama, che hanno avuto esiti molto contrastanti in economia. Con Obama, infatti, è venuta progressivamente meno soprattutto la centralità ideologica dell’homo americanus in quanto tale, cioè portatore a livello globale dei valori liberali che, partendo dalla Gran Bretagna, hanno trovato sul suolo americano e nelle sue istituzioni il “centro vitale”– per usare un’espressione cara ad Arthur M. Schlesinger, Jr. – che, dopo la fine del secondo conflitto mondiale, ha rappresentato un esempio per tutto il mondo libero e per quella parte del mondo in cerca della libertà. Così, come conseguenza diretta dello svilimento dei valori liberali americani, gli Stati Uniti di Obama si sono man mano ritirati dai più importanti scacchieri del sistema politico internazionale, quasi come risultato di un pentimento per le malefatte compiute dagli Stati Uniti nella loro storia, in particolare in quella seguita alla fine della seconda guerra mondiale, la storia dell’imperialismo americano nel mondo, come spesso è stato definito.

     L’esito è stato disastroso. Oggi Cina e Russia, le due Potenze autocratiche, dominano buona parte dello scenario internazionale, portatrici di un impulso alla conquista che non ha freno. Così, dopo Obama, il Partito Democratico si è trovato a gestire una situazione in gran parte compromessa dal ritiro politico e ideologico di un’America, i cui valori liberali non rappresentano più il punto di riferimento per i popoli in cerca della libertà. Il liberalismo americano sembra un residuo del passato.

     Le vicende del Partito Repubblicano sono ancora più allarmanti. Con la presidenza di Donald Trump il moderatismo, come espressione politica del pensiero liberale, è stato travolto dall’estremismo di una parte dell’elettorato americano che ha visto in lui l’espressione di un desiderio di riscatto i cui connotati sono vaghi, mentre la loro manifestazione è violenta. È la prima volta nella storia della Repubblica americana che uno strato così significativo del popolo esprime una ribellione, che alcuni gruppi isolati ha interpretato in forma violenta in diverse parti del Paese. Purtroppo, il fermento ribellistico sembra covare ancora nelle viscere di una parte della società americana, quella più povera ed emarginata. Il momento cruciale potrebbe essere alle porte. Se Trump dovesse essere condannato per i reati commessi, molti temono, compreso il sottoscritto, che il ribellismo possa trasformarsi in una ribellione violenta con esiti difficilmente pronosticabili.

     La crisi ideologica e culturale dei due partiti americani è il risultato di un processo di  progressivo degrado dei valori liberali che hanno dato vita agli Stati Uniti d’America. Nonostante l’encomiabile intervento di Biden a favore dell’Ucraina invasa dalla Russia, seguito dai governi dell’Europa Occidentale, la società americana è oggi percorsa da una sorta di indebolimento – il termine non è felice – della sua identità valoriale, quell’identità che in più di due secoli ha contraddistinto la nazione americana nel mondo  come esempio di libertà.

Immagine correlata
Antonio Donno
        

takinut3@gmail.com

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT