Iran: rilasciata Alidousti, l'attrice esce dal carcere senza velo Cronaca di Gabriella Colarusso
Testata: La Repubblica Data: 05 gennaio 2023 Pagina: 13 Autore: Gabriella Colarusso Titolo: «Iran: rilasciata Alidousti, l'attrice del film premio Oscar 'Il Cliente' esce dal carcere senza velo»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 05/01/2023, a pag.13, con il titolo "Iran: rilasciata Alidousti, l'attrice del film premio Oscar 'Il Cliente' esce dal carcere senza velo", la cronaca di Gabriella Colarusso.
Gabriella Colarusso
Taraneh Alidousti
L'aspettavano davanti al carcere di Evin, una quindicina tra attori, registi, cameramen, con un bouquet di fiori bianchi e gialli, e molti sorrisi. Quando è apparsa davanti al piazzale del penitenziario, con i capelli scoperti e il velo usato come sciarpa intorno al collo, Taraneh Alidousti è stata accolta da grandi abbracci. Rilasciata su cauzione. La famosa attrice iraniana era stata arrestata il 20 dicembre dopo essersi schierata a sostegno delle proteste del movimento pro-democrazia brutalmente represse con un bilancio drammatico: più di 500 morti, 18 mila persone arrestate. Dopo l'impiccagione del primo manifestante arrestato, il 23enne Mohsen Shekari, aveva scritto su Instagram: "Assistere a questo spargimento di sangue senza agire è una vergogna per l'umanità". In altri due messaggi, prima che il profilo venisse disattivato, aveva condiviso sue foto senza velo e le parole Donna, Vita, Libertà, lo slogan del movimento. L'avevano accusata di aver "pubblicato contenuti distorti e incitato al caos" e l'avevano rinchiusa del braccio 209 del famigerato penitenziario dove sono detenuti molti prigionieri politici. Dall'inizio delle manifestazioni Alidousti si è espressa a favore del movimento pro-democrazia come molte altre star iraniane, dal mondo del calcio a quello della tv, chiedendo libertà civili e il rispetto dei diritti umani, e promettendo che non se ne sarebbe andata: resto a fianco della mia gente, sono disposta a pagarne il prezzo. Non è la prima volta che l'attrice prende posizioni politiche contro il sistema, ma non solo. Nel 2017 si era rifiutata di partecipare alla cerimonia degli Oscar per protestare contro la decisione di Trump di vietare l'ingresso negli Usa ai cittadini di diversi Paesi musulmani, compreso l'Iran. "Un bando razzista" disse, boicottando la serata di Hollywood che avrebbe premiato con il più prestigioso dei premi cinematografici proprio il film di cui era protagonista, Il Cliente di Asghar Farhadi. Per lei si erano mobilitati attori e registi iraniani, ogno giorni una decina di loro teneva presidi davanti al carcere per avere sue notizie. Alidoosti è separata e madre di una bambina. In prigione in Iran restano migliaia di manifestanti e anche diversi protagonisti del mondo della cultura, dello sport e più di 70 giornalisti tra cui le due reporter che hanno seguito e raccontato il caso di Mahsa Amini, da cui tutto è cominciato: Niloufar Hamedi e Elahé Mohammadi.
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