ONU: quando la finirà di sbagliare sempre tutto? Commento di Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta Data: 02 gennaio 2023 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «ONU: quando la finirà di sbagliare sempre tutto?»
ONU: quando la finirà di sbagliare sempre tutto?
Commento di Deborah Fait
Venerdì sera a New York l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha chiesto alla Corte internazionale di giustizia dell'Aja di valutare l'occupazione dei "territori palestinesi" da parte di Israele che "ha anche invaso la Terra Santa". Due vergognose bugie: Palestina e Terra Santa, nessuna delle due esiste, la prima alberga solo nella fantasia dei palestinisti e dei loro simpatizzanti, la seconda aveva anticamente un significato spirituale per i cristiani, attualmente usato da chi non vuole nominare Israele, nazione che molti rifiutano di riconoscere. "Proprio come le centinaia di risoluzioni distorte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite contro Israele nel corso degli anni, la vergognosa risoluzione di oggi non obbligherà il governo di Israele", ha detto sabato sera il primo ministro Benjamin Netanyahu in un discorso video. Ma certo che non obbligherà Israele! Scherziamo? Se Israele avesse obbedito alle varie risoluzioni ONU che, ricordiamo, sono fisse nell'agenda annuale di quel baraccone di banditi, oggi non esisterebbe più. Distrutto, svanito per sempre, imploso in una seconda e definitiva Shoah sia fisica che spirituale. La risoluzione chiede alla Corte Internazionale di Giustizia di condannare Israele e "l'occupazione" del territorio palestinese nel 1967.
Questo equivale a far pensare alla gente, per lo più è disinformata quindi facilmente turlupinabile, che, prima del 1967, in Giudea, Samaria, Gerusalemme e Gaza esisteva una nazione denominata Palestina di cui si sono indebitamente appropriati gli ebrei. Allora, un po' di ripasso veloce della storia non farebbe male. I territori ebraici di Giudea Samaria e Gerusalemme, chiamati in epoca recente Cisgiordania o West Bank, a piacere, furono occupati illegalmente dalla Giordania nel 1948 e rimasero giordani fino al 1967 quando Israele vinse la famosa Guerra dei Sei Giorni e li riconquistò. Non esisteva nessuna Palestina. Come dirlo? Possibile che sia così difficile da capire? Quei territori erano occupati dalla Giordania! La Palestina non c'era da nessuna parte. E Gaza negli stessi anni era occupata dall'Egitto che poi non la rivolle più indietro. Mica scemi gli egiziani. Israele commise un errore storico nel non annettere subito e definitivamente quei territori. Fu anche quello un madornale abbaglio di Moshè Dayan, grande generale ma pessimo politico, che consegnò praticamente il Monte del Tempio alla Giordania e al waqf, istituzione islamica che ancora oggi la fa da padrona? Un anno dopo, nel 1968, quel furbacchione demoniaco di Arafat si inventò dal nulla, con l'appoggio dell'URSS, "il popolo palestinese" ( giordani, egiziani, libanesi, sudanesi).
Con questa genialata ebbe facilmente un'arma da usare contro Israele strombazzando al mondo, tra un pianto e l'altro, che Israele aveva rubato la terra ai poveri palestinesi, che Israele non permetteva a quei poveretti di fare terrorismo e, pensate un po', si difendeva strenuamente. Il mondo, strafelice di avere un'altra scusa per odiare gli ebrei, cadde ai suoi piedi e la becera propaganda filopalestinese fece il resto. Oggi è normale credere che la Giudea, che significa terra dei giudei e null'altro, nonostante si sforzino a chiamarla Cisgiordania, debba essere consegnata a un popolo arabo mai esistito prima. Dunque, per tornare all'ONU, il numero delle nazioni a favore dei palestinesi sono diminuite dalle 98 dell'11 novembre, alle 87 attuali e quelle contro i palestinesi sono aumentate da 17 a 26. Il sostegno palestinese, nonostante le urla di vittoria dei maggiorenti arabi presenti all'ONU, è diminuito di 11 voti e non è poco se consideriamo gli anni passati in cui il voto pro imbroglioni era quasi unanime. Nove paesi hanno cambiato posizione e hanno votato contro la risoluzione. Oltre, naturalmente, Israele e gli USA, hanno votato contro l'Italia ( ne sono particolarmente orgogliosa memore dei tempi bui dei governi di sinistra e grillini), Albania, Costarica, Repubblica del Congo e altri. La Gran Bretagna, che ha votato contro, ha dichiarato di non ritenere che un rinvio della risoluzione alla Corte di giustizia dell'Aja, sia utile per "riportare le parti al dialogo". L'inviato britannico ha affermato che il suo Paese si oppone anche al fatto che la risoluzione "si riferisca al sito del Monte del Tempio di Haram al-Sharif a Gerusalemme in termini puramente islamici e ha aggiunto che "Il Regno Unito ha chiarito per molti anni che non siamo d'accordo con questo approccio". L'Ucraina che la volta precedente aveva votato a favore dei palestinesi, si è astenuta. Il presidente del World Jewish Congress Ronald Lauder ha dichiarato che il voto all'ONU esemplifica il continuo pregiudizio contro Israele e ha aggiunto "applaudiamo quei 26 paesi, inclusi gli Stati Uniti, che hanno votato contro questa vergognosa risoluzione che cerca di isolare e demonizzare lo stato ebraico. Il testo della misura è tanto preoccupante quanto fuorviante", ha proseguito Lauder. "Si riferisce esclusivamente al Monte del Tempio con il suo termine musulmano, cancellando il legame di oltre 2.500 anni tra il popolo ebraico e Gerusalemme". Le parole più false e fuorvianti le ho lette in un articoletto pubblicato da un giornale internet "NewsMondo" che scrive: "La votazione della risoluzione ha mostrato un Occidente diviso sulla questione palestinese. Con 87 voti a favore, 26 contrari e 53 astenuti mostra un sostegno unanime da parte delle nazioni islamiche mentre i paesi occidentali su questo fronte sono divisi tra rispetto dei diritti umani e il sostegno all'alleato Israele, stato che hanno creato alla fine della Seconda Guerra Mondiale." https://newsmondo.it/onu-chiede-alla-corte-internazionale-di-valutare-loccup azione-di-israele/attualita/?refresh_ce
Secondo l'autrice, Gabriella De Rosa, Israele è stato creato dalla generosità dei paesi occidentali, non dalla volontà degli ebrei che hanno combattuto con sangue e sudore, sacrificando la migliore gioventù, per ritornare a casa, in Israele. Decisamente le menzogne storiche sono molteplici, dovute sicuramente a ignoranza ma su tutto prevale sempre l'odio.