domenica 24 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Il Foglio Rassegna Stampa
28.12.2022 Ecco la minaccia nordcoreana
Analisi di Giulia Pompili

Testata: Il Foglio
Data: 28 dicembre 2022
Pagina: 1
Autore: Giulia Pompili
Titolo: «Droni nordcoreani volano su Seul, e sono lo specchio della guerra in Ucraina che arriva nel Pacifico»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 28/12/2022, a pag.1, con il titolo "Droni nordcoreani volano su Seul, e sono lo specchio della guerra in Ucraina che arriva nel Pacifico" l'analisi di Giulia Pompili.

Immagine correlata
Giulia Pompili

Esercitazioni tra Usa e Corea del Sud. Ma Kim Jong-un non arretra sul  nucleare
Kim, dittatore della Corea del Nord

Roma. Dalla penisola coreana arrivano segnali di un aumento della tensione accompagnati da una consapevolezza: anni di minimizzazione del problema e della minaccia nordcoreana hanno reso la Corea del sud e la sua Difesa poco pronta a respingere provocazioni e tentativi di destabilizzazione da parte della Corea del nord. L’altro ieri cinque droni nordcoreani hanno violato lo spazio aereo sudcoreano per la prima volta sin dal 2017. Uno di questi è arrivato a sorvolare la parte nord della capitale Seul. La Difesa sudcoreana non è riuscita ad abbatterne nemmeno uno. Non solo: un KT-1 dell’Aeronautica militare sudcoreana, un piccolo velivolo da combattimento, è caduto a circa 150 chilometri da Seul (il pilota si è salvato). Vicino all’isola di Ganghwa, a Incheon, un elicottero sudcoreano ha sparato colpi d’artiglieria contro i droni nordcoreani ma non è riuscito a colpirli. Quando poi uno dei droni è arrivato a sorvolare dei centri abitati non è stato possibile condurre altri attacchi. Ieri il governo sudcoreano ha inviato suoi droni verso le strutture militari del Nord, oltre il Trentottesimo parallelo, e il presidente Yoon Suk-yeol, durante la riunione di gabinetto, ha dato la colpa del fallimento agli esecutivi precedenti: questo è quello che succede quando ci si affida alla buona fede e si decide di tagliare il budget alle task force anti-drone, ha detto Yoon. In realtà la Corea del sud nel 2017 non riuscì, per ore, nemmeno a identificare i droni nordcoreani che avevano oltrepassato il suo spazio aereo. Secondo gli esperti di Difesa in questo caso il problema sarebbe stato nella catena di comando, cioè una scarsa capacità di decidere in fretta cosa fare dei velivoli nordcoreani una volta identificati. La notizia dei droni di Pyongyang che vanno in giro verso i centri abitati del Sud, molto probabilmente per fare ricognizione aerea, arriva pochi giorni dopo la conferma, da parte del portavoce della Casa Bianca, John Kirby, di una prima fornitura di armi nordcoreane arrivate in Russia, acquistato dal gruppo dei mercenari della Wagner. Non ci sono ancora prove effettive del fatto che qualche battaglione russo stia effettivamente usando in Ucraina delle armi nordcoreane, ma il problema è che la Corea del nord usa tecnologia per lo più di derivazione sovietica, e la differenza con le armi russe sarebbe difficile da identificare – com’è successo, per esempio, per i droni iraniani. Secondo quanto riportato dal Moscow Times, la Corea del nord potrebbe rifornire la Russia munizioni per l’artiglieria e i lanciarazzi. Per il regime nordcoreano la guerra del Cremlino contro l’Ucraina è un’occasione unica: non c’è solo il possibile vantaggio economico della vendita delle armi (che Pyongyang ha negato, come prevedibile) ma anche una copertura politica per le azioni destabilizzatrici e di aumento della tensione periodicamente condotte dalla Corea del nord soprattutto contro il Sud. Di Corea del nord avrebbero parlato anche l’ex presidente russo Dmitry Medvedev, ora vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Putin, e il leader cinese Xi Jinping durante la visita a Pechino del rappresentante moscovita la scorsa settimana. Il regime guidato da Kim Jong Un rappresenta da sempre la wild card di traffici e armi politiche non convenzionali sia per Mosca sia per Pechino. In molti, non solo a Washington, temono che Russia e Cina possano usare la Corea del nord come elemento destabilizzatore anche nell’area del Pacifico. Per il governo di Seul, che sta diventando uno degli esportatori internazionali più importanti di armamenti, la minaccia nordcoreana sta tornando a essere la priorità, dopo anni di tentativi di dialogo. Il bilancio della Difesa della Corea del Sud per il 2023 è stato approvato dal Consiglio dei ministri ieri mattina e prevede un aumento del 4,4 per cento rispetto all’anno precedente, per un totale di circa 42 miliardi di euro.

Per inviare al Foglio la propria opinione, telefonare: 06/5890901, oppure cliccare sulla e-mail sottostante

lettere@ilfoglio.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT