Diario israeliano Continuano i reportage di Fiamma Nirenstein sulla vita quotidiana in Israele
Testata: La Stampa Data: 27 marzo 2003 Pagina: 8 Autore: Fiamma Nirenstein Titolo: «A Deheishe, vicino a Betlemme, una strada diventa " via Bagdad"»
Riportiamo un articolo di Fiamma Nirenstein pubblicato su La Stampa giovedì 27 marzo 2003
Forse entro poche settimane, stando a quello che dice Blair e che ripete Colin Powell, Sharon e Abu Mazen saranno spediti l’uno nelle braccia dell’altro a parlare della «road map», il piano di pace del Quartetto. Bush lo deve a Blair per compensarlo della sua fedeltà, Blair lo deve al suo elettorato e all’Europa per spiegare che non ce l’ha con gli arabi, Sharon non darà un dispiacere al suo amico Bush, Abu Mazen novizio, verrà incontro al Quartetto per dimostrare che lui non è Arafat. Ma nell’Autonomia la piazza vede i pessimi americani come pupazzi dei sionisti, tesi a dominare il mondo arabo.
A Gaza nel sermone di venerdi trasmesso in diretta dalla tv palestinese, lo sceicco Ibrahim Madeiris ha detto: «Oh popolo della Palestina, oh popolo dell’Iraq, i crociati, l’America sionista hanno attaccato l’Iraq... O Mussulmani svegliatevi, siete attaccati per la vostra religione, la Palestina e’ sacra come il suolo iracheno... Palestina e Iraq diventeranno un cimitero per l’oppressore». Ai neonati viene di preferenza dato il nome di «Saddam»; Ala Bardane, un giornalista di Nablus, riporta un grande dispiegarsi di manifesti di Saddam e Arafat più giovani, insieme; il disco più venduto è una canzone egiziana di Sha’ban Abdel Rahim che loda Saddam.
A Deheishe, presso Betlemme, una strada è stata chiamata «Via Bagdad»; un’altra presso Hevron «Paris Street». La folla va in piazza appena la tv mostra prigionieri americani. Le famiglie dei terroristi suicidi, in questi giorni raccontano ai giornali come ricevettero dall’Iraq somme dai 10 ai 25mila dollari alla morte del loro caro, dichiarano la loro gratitudine. Saddam sembra un nuovo Nasser, ma Abu Mazen non vuole essere un nuovo Arafat, vuole che l’America sponsorizzi la road map; ma il giornale locale Al Ayam pubblica una vignetta in cui un soldato americano terrorizzato marcia verso Baghdad con una bara sulla spalla. E a sera un terrorista con una grande valigia esplosiva è stato catturato dagli israeliani a Gerusalemme. Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare il proprio plauso alla redazione de La Stampa. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.