Chi urlava davanti a consolato di Milano: 'Israele, Israele, sarai distrutto' quando era un fanatico di Lotta Continua? Commento di Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta Data: 22 dicembre 2022 Pagina: 1 Autore: Deborah Fait Titolo: «Chi urlava davanti a consolato di Milano: 'Israele, Israele, sarai distrutto' quando era un fanatico di Lotta Continua?»
Chi urlava davanti a consolato di Milano: 'Israele, Israele, sarai distrutto' quando era un fanatico di Lotta Continua?
Commento di Deborah Fait
Gad Lerner
Sto rovistando nei cassetti della memoria nel tentativo di trovare un altro primo ministro italiano che avesse partecipato alla cerimonia dell’accensione delle candele per la festa di Chanukkà o per qualsiasi altra festività ebraica. Non l’ho trovato. Sto anche cercando di ricordare una parola di simpatia di qualche primo ministro nei confronti degli ebrei italiani ma, a parte Francesco Cossiga, non ricordo nessun altro. Ricordo invece qualche ebreo di sinistra, non importante come un Primo ministro ma comunque incisivo, che si sentiva orgoglioso di odiare Israele e non ne faceva mistero. Gad Lerner, tanto per dirne uno, che in gioventù era un fanatico militante di Lotta Continua. Daniel Gal, che all’epoca era console di Israele a Milano, ricorda una delle manifestazioni contro Israele con Lerner che urlava sotto le finestre del palazzo, scandendo le parole vergognose, “Israele, Israele, sarai distrutto”. La segretaria del console Gal aveva le lacrime agli occhi, era la mamma di Gad Lerner “Lo so, è mio figlio. Non posso farci niente”, diceva sconsolata. Ancora oggi il personaggio in questione, mai stanco di sprizzare veleno, non ha rinunciato alla battutaccia contro Giorgia Meloni, più volte commossa durante la cerimonia dell’accensione dei lumi di Chanukka. “Ha pianto?- ha sibilato Lerner- “La sua è una commozione tardiva. Non basta dischiararsi amici di Israele…”.Eh già, forse è questo che gli dà tanto fastidio, la simpatia per il paese che lui ha dimostrato più di una volta di detestare. Giorgia Meloni, la “fascista” odiata dai kompagni, La Meloni che non ha mai urlato -Israele Israele sarai distrutto- , la Meloni che, per quanto sia stata passata ai raggi x, nessuno è riuscito a trovare una sua dichiarazione contro ebrei o contro Israele, nemmeno quando militava nel MSI di Almirante. La Meloni, Primo ministro italiano, è andata al Museo ebraico per onorare la festa di Chanukkà, ha incontrato il rabbino capo Di Segni, un sorridente Sami Modiano ed è stata accolta molto affettuosamente da Ruth Dureghello, presidente della comunità ebraica di Roma, e, sempre la Meloni, la “fascista” Meloni, ha parlato agli ebrei. È stato un discorso epocale quello della giovane presidente del Consiglio, un discorso che ha toccato nel profondo tutti i presenti e chi ha potuto ascoltarla su You Tube. Ha condannato ancora una volta le leggi razziali definendole un’ignominia, ha parlato dell’unione profonda tra la cultura ebraica e quella italiana. “la vostra storia e le vostre tradizioni non vi hanno impedito di essere aperti alle contaminazioni”- e ancora- “la vostra identità vi ha consentito di fare quello che altri non sono stati in grado di fare”” Con gli occhi lucidi ha concluso, parafrasando le parole attribuite a Francesco d’Assisi: ”Nessuna tenebra del mondo potrà spegnere la luce di una candela”. Infine l’abbraccio avvolgente con Ruth Dureghello. Giorgia Meloni è senza ombra di dubbio il Primo ministro più vicino agli ebrei e a Israele nella storia della Repubblica, per questo motivo, chi urlava come un forsennato per la distruzione di Israele dovrebbe, se non altro, avere il buon gusto di tacere e di riflettere sul suo di passato.