Io mi vergogno
Commento di Deborah Fait
Io mi vergogno di queste donne, di queste adolescenti cresciute che sanno sfilare soltanto per offendere, senza pudore e senza coscienza.
Mi vergogno di queste “femministe” che non vanno in corteo per difendere le altre donne meno fortunate di loro.
Mi vergogno di queste viziate ragazze che non sanno neppure immaginare quello che stanno passando le loro coetanee in Iran e in altri paesi islamici. E non gliene frega niente.
Mi vergogno per loro e per quello che fanno, soprattutto per quello che non fanno, cioè vergognarsi di loro stesse.
Mi vergogno perché in Iran sono state ammazzate quasi 500 persone che manifestavano per la libertà, mi vergogno per la loro indifferenza di fronte a questa tragedia.
Mi vergogno perché dopo essersi tagliate qualche ciocca di capelli per far scena, hanno pensato di essere molto coraggiose e hanno voltato pagina mentre in Iran si continua a morire.
Mi vergogno perché si dicono femministe e non sanno nemmeno cosa sia stato il Movimento femminista.
Mi vergogno perché non sanno che, se oggi possono divorziare da chi non amano più, lo devono a quel Movimento e a noi vecchie che abbiamo combattuto anche per loro senza però augurare la morte a nessuno.
Mi vergogno perchè pensano che tutto sia loro dovuto, perché si sono ritrovate la pappa pronta e non sono capaci di usare i diritti che abbiamo conquistato per loro.
Mi vergogno perché pensano che i loro diritti siano manifestare contro il nulla come il nulla che molte hanno dentro.
Mi vergogno perché mentre in Ucraina ragazze e ragazzi fanno la fame e muoiono sotto le bombe, in Italia manifestano contro Giorgia Meloni, una donna, una premier, l’unica in Europa, che si è fatta da sola, con le proprie forze.
Mi vergogno perché mentre ragazze e ragazzi, spesso bambini, muoiono sotto le bombe terroriste in Israele, loro manifestano non contro il terrorismo dei nazisti islamici ma contro Giorgia Meloni.
Mi vergogno per i loro volti rabbiosi, per i loro vestiti firmati desiderati forse anche da Saman che per questo, per aver voluto, nella sua ingenuità, essere come loro, è stata uccisa dalla famiglia.
Mi vergogno perché nessuna di loro si è inginocchiata per Saman.
Mi vergogno per le cose che gridano, per gli slogan che scandiscono, per i cartelli che portano alti, con vergognoso orgoglio: “Meloni, fascista, sei la prima della lista”.
Mi vergogno per quel “Ti mangiamo il cuore”.
Mi vergogno perché urlano contro il fascismo inconsapevoli di esserlo loro, fasciste. Intolleranti e stupide.
Mi vergogno per il loro odio.
Mi vergogno perché noi vecchie femministe non siamo state capaci di trasmettere loro il messaggio di giustizia e libertà che non è violenza e minacce.
Mi vergogno perché forse è colpa nostra, credevamo di aver dato loro tutto con i diritti civili in un’Italia patriarcale, dove una donna stuprata era solo un delitto contro la morale e non contro la persona!
Mi vergogno perché le abbiamo viziate e oggi vanno in piazza, a muso duro, solo per urlare contro un’altra donna, sorde alle tante ingiustizie, ai tanti crimini che avvengono nel mondo.
Mi vergogno perché loro, donne, non si battono per le altre donne ma solo a fare il casino che la democrazia, ottenuta da noi, oggi concede loro.
Mi vergono perché il loro movimento si chiama “Non una di meno” che significa solo ipocrisia e convenienza perché quelle veramente “di meno” loro non le considerano proprio.
Mi vergogno perchè si sentono autorizzate a urlare contro altre donne con una violenza verbale molto pericolosa.
Mi vergogno perché quegli slogan vergognosi contro una donna, quel augurare la morte al premier eletto, non sono stati condannati da nessuno della sinistra.
Mi vergogno di voi, pseudo femministe, perché tutta la vostra violenza è inspiegabile, stupida, inutile e dannosa.