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Il patto di Abramo 19/11/2022


Gent. signora Deborah, Gli stati arabi che l'hanno sottoscritto votano sempre contro Israele in occasione delle risoluzioni che l'ONU sforna a getto continuo. Lei si fida di questi stati? Io, nel mio piccolo, no. Saluti

Roberto Razza

 Gentile Roberto, Non si tratta di fidarsi. Gli accordi di Abramo sono stati una dichiarazione congiunta tra Israele, gli Emirati Arabi Uniti e il Bahrein che è intitolata “ Trattato di pace, relazioni diplomatiche e piena normalizzazione tra gli Emirati Arabi Uniti e lo Stato di Israele. L'accordo tra il Bahrein e Israele è stato ufficialmente intitolato Accordi di Abramo: Dichiarazione di pace, cooperazione e relazioni diplomatiche e amichevoli costruttive” . Questa è la formula che non prevede grande amore tra le parti e certamente non il voto in favore di Israele all’ONU. Anche se, dalle notizie che danno i media israeliani, sembra che i rapporti siano più che buoni, gli emiri devono gettare fumo negli occhi dei palestinesi che dal 2020, data della firma degli accordi, sono all’erta, sempre pronti a protestare e tutti sanno come sono abituati a esprimere le loro proteste. Un cordiale shalom

***

Gent.ma Signora Fait, Leggendo "LA CARTOLINA" di Anne Barest, mi è venuto in mente un episodio di quei tristi anni, che qui Le riassumo (non ho la capacità descrittiva dell'Autrice). Eravamo nell'anno scolastico 1942-43. Avevo sette anni. Eravamo sfollati a Firenze. Con la mia famiglia eravamo rimpatriati da pochi mesi dall'Africa Orientale (eravamo a Harar, in Etiopia, dove mio padre aveva prima della guerra diverse rappresentanze di varie Case italiane, poi tutte confiscate per i noti eventi politici e bellici). Per me si prospettava l'iscrizione a scuola. Ma non essendo noi fascisti, giusto per evitare l'iscrizione alla g.i.l. (le minuscole sono volontarie), fui iscritto alla scuola (privata) delle soure maltesi di Via Santa Reparata. Tra le mie compagne c'era una graziosa bimbetta che si chiamava Ester Segre. Un mattino vennero a prenderla due signori, entrambi vestiti di nero, con due lunghe barbe e un trecciolino seminascosto e due cappelli neri. Le dissero qualcosa in una lingua per noialtri incomprensibile (che mi spiegarono poi essere l'ivrit) e poi in italiano: "Sai bene Ester dove dobbiamo andare ora. Saluta i tuoi amici e ringraziali". A casa raccontai l'episodio e i miei mi spiegarono tutta la situazione. Se non che era presente una donna di servizio, che mi disse in vernacolo fiorentino: "Gli è che codesta l'è la punizione che hanno per aver crocifisso Gesú Cristo!". Ovviamente chiesi spiegazioni al mio confessore (mi stavo preparando alla Prima Comunione), che mi disse che la donna di servizio poteva essere o ignorante o forse una spia. Inutile dire che quel prete pochi mesi fu "fumato" ad Auschwitz. Shalom

Mario Salvatore Manca di Villahermosa

 Gentile Mario, La frase che ha sentito da bambino sugli ebrei che hanno crocifisso Gesù, è rimbalzata come una terribile eco attraverso i secoli ed è stata una delle cause che poi hanno portato alla Shoah. La storia emozionante della famiglia Rabinovitch è simile a quella di milioni di famiglie ebree che sono finite nelle camere a gas. L’odio dei cristiani ha avuto inizio proprio da quel “gli ebrei hanno ucciso Cristo”. I vertici della Chiesa dopo il concilio di Nicea nel 325, hanno approfittato dell’ignoranza del popolo per scatenarlo contro gli ebrei. Questa è una delle clausole attribuita proprio all’imperatore Costantino I “Sembra una cosa indegna che nella celebrazione di questa santissima festa( la Pasqua cristiana) si dovesse seguire la pratica dei Giudei, che hanno insozzato le loro mani con un peccato enorme, e sono stati giustamente puniti con la cecità delle loro anime. ...È bene non avere nulla in comune con la detestabile cricca dei Giudei…”. Non è difficile capire come queste parole dette e ripetute, secolo dopo secolo, da Papi e re, abbiano avuto il potere di incendiare di odio l’animo dei cristiani con quel che ne è seguito: stragi, stupri, pogrom fino ad arrivare a Hitler. E non è finita perché l’odio contro gli ebrei si evolve e cambia a seconda delle situazioni, se non è Cristo è Israele o qualsiasi altra scusa. La fantasia non manca mai agli odiatori. Un cordiale Shalom

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