Israele, il diritto all’autodifesa Analisi di Fiamma Nirenstein
Testata: Il Giornale Data: 16 novembre 2022 Pagina: 5 Autore: Fiamma Nirenstein Titolo: «Lo 'sgarbo' americano al premier Netanyahu»
Riprendiamo dal GIORNALE di oggi, 16/11/2022, a pag.15, con il titolo " Lo 'sgarbo' americano al premier Netanyahu", l'analisi di Fiamma Nirenstein.
Fiamma Nirenstein
A volte l'eccesso di machiavellismo può diventare paradossale. Biden abbraccia la Cina incurante di Taiwan per isolare la Russia, si può capire. Ma, che allo scopo di mettere in difficoltà la formazione di un governo israeliano che potrebbe risultare poco gradito gli Stati Uniti perché di destra, si mobiliti l'FBI nei confronti per indagare il proprio migliore alleato, è un'intromissione smodata: se l'ipotesi fosse realistica, ha toni eccessivi. Ricorda un po’ la ministra francese che ha avvertito l'Italia di essere sotto tutela, ha solo recuperato l'unità nazionale italiana. Così è quando si minaccia la sovranità nazionale. Alla Knesset oggi, passando la torcia durante la cerimonia del giuramento dei parlamentari a Netanyahu, Lapid ha detto proprio così: "I soldati israeliani non saranno indagati dall'Fbi né da alcuna altra autorità di Paese stranieri, per quanto amici.Non abbandoneremo i soldati a inquirenti stranieri… Abbiamo inoltrato le nostre dure proteste".
L'esercito più morale del mondo
Più ancora, questo non si fa quando si inaugura una nuova fase politica, e quando, come è accaduto ieri, tre persone sono state uccise in un attentato terroristico, pane quotidiano per un Paese in continuo stato di difesa. I soldati sono figli di tutto il popolo, e rischiano la vita ogni giorno. L'FBI, ha comunicato il Ministero della Giustizia americano a quello israeliano, ha l'incarico di indagare la morte della giornalista palestinese-americana Shireen Abu Ahleh, uccisa in uno scambio a fuoco a Jenin l'11 maggio durante un'operazione dell'esercito. L'FBI? Ma l'indagine era già stata compiuta in proprio dalla giustizia israeliana,accorta e severa, oltretutto con risultati trasparenti che ipotizzano la responsabilità involontaria dei soldati israeliani. Semmai, sono i palestinesi che si sono rifiutati di consegnare la pallottola che ha ucciso Abu Ahleh. Dunque, cosa cerca l'FBI? Immagina che i soldati abbiano ucciso volontariamente una giornalista, come ha suggerito la gigantesca campagna di media pro-palestinese? È un gesto di ricerca di giustizia, o un tentativo di gettare ostacoli fra i piedi del nuovo governo di Benjamin Netanyahu che potrebbe avere fra i suoi ministri personaggi sanzionati dalla stampa internazionale come pericolosi politici di estrema destra? Dunque, è' forse un avviso, un gesto che dice "Io ti tengo d'occhio"? Lascia Smotrich e Ben Gvir a casa anche se portano 14 seggi? Rinuncia? Israele ha un codice militare severo; e se non è certo scevro da errori, da "fuoco amico", da scambi a fuoco che possono colpire innocenti, pure la sua etica esclude i crimini di cui li accusano i palestinesi, crimini orribili che includono apartheid, pulizia etnica, attacchi a civili e a bambini. Associarsi alla criminalizzazione è una mossa sbagliata, né si deve cercare di indurre un senso di colpa che impedisca ai soldati di difendersi: Jenin, dove Abu Ahle è stata uccisa, è la città capitale del terrorismo, guai se i soldati non ci vanno con la volontà di battersi contro i terroristi che sparano da ogni parte, questo significherebbe altri attentati come quelli che nelle due settimane prima dell'operazione a Jenin hanno fatto strage di 19 israeliani per strada, donne, vecchi, ragazzi al caffè. Fra il 1990 e il 2020 sono stati uccisi in guerra 2658 giornalisti, 340 in Iraq, 178 in Messico 160 nelle Filippine, 138 in Pakistan, 116 in India… etc, 12 erano di al-Jazeera, come Abu Ahleh, nessuno dei loro nomi è conosciuto in tutto il mondo, solo quello della palestinese Shireen è diventato famoso in tutto il mondo, e con tutto il cordoglio per la sua morte, certo c'è da chiedersi perché. La stessa domanda vale per un'indagine straniera sui soldati responsabili. È un grande errore, come ha detto il ministro della difesa Benny Gantz. La richiesta riceverà un rifiuto, ha solo gettato un'ombra sui rapporti di fiducia Usa-Israele proprio mentre si forma il nuovo governo e l'alleanza delle democrazie è essenziale, Biden non rimetterà in discussione i risultati elettorali anche se non sono quelli che desiderava, né romperà l'unità di Israele sulla sovranità e il diritto all'autodifesa.