Per la pace, Putin deve essere sconfitto 09/11/2022
Domenico Quirico
Gentile Deborah,
non vorrei sembrare petulante, ma ancora una volta resto perplesso di fronte al commento di Quirico sulle manifestazioni pacifiste di Roma e Milano. Già dal titolo, "Manifestazione ipocrita non fa i conti con Putin, allora si punti a vincere". Mi trovo d'accordo sulla confusa manifestazione di Roma, che si presenta con tratti marcati di ambiguità, ipocrisia, bugia. La parola Pace viene sillabata in modo diverso a secondo delle associazioni sociali religiose laiche e politiche, a cui ognuno intende dare un proprio contenuto; un contenuto che quasi mai si confronta con la volontà del popolo ucraino. "...è quella che ribadisce Zelensky, costretto a dire la verità: il ritiro totale dei russi, il processo dei responsabili della guerra ovvero Putin e la sua camarilla, il pagamento delle riparazioni. Tutto questo è legittimo vista la evidenza dell'aggressione russa e la affermata certezza che un ordine internazionale è incompatibile con la sua presenza. Ma allora, per favore, sfiliamo non per la pace, ma per esigere la vittoria." Intanto non manca una stoccata agli USA; ma ritornando al titolo, mi ha colpito la parola "vincere, " e alla fine, la parola "vittoria". Allora se ho capito bene, stiamo di fronte ad una guerra tra due popoli, e quindi la pace sarà possibile solo se Zelensky si siede al tavolo con Putin, magari in un posto sicuro, perchè il criminale russo di sicuro non smetterà di lanciare missili sul popolo ucraino. Mentre per Quirico se la guerra continua, dobbiamo tifare per la "vittoria" di Zelensky. Sottacendo l'aspetto più importante della questione, e cioè che il popolo ucraino e il suo leggittimo presidente,stanno conducendo una guerra di "Liberazione" con sacrifici umani, subendo distruzioni di città e infrastrutture e barbarie di ogni genere. Perchè Quirico, invece di dire Vittoria, non esalta il termine Liberazione? Un cordiale shalom...
Angelo
Gentile Angelo,
Probabilmente Quirico non ha scritto la parola esatta ma dobbiamo anche riconoscere che non può esserci vittoria senza liberazione dal criminale genocida Putin. Nel caso specifico vittoria e liberazione sono una la conseguenza dell’altra. Questa guerra ha diviso l’opinione pubblica e purtroppo molti, come le organizzazioni cattoliche, i grillini con la loro politica ipocrita, i cosiddetti pacifisti per cui la parola PACE significa solo la capitolazione di chi sta loro più antipatico (ricordiamo la loro abituale presa di posizione contro Israele che si difende dal terrorismo palestinese). L’eroismo e l’abnegazione del popolo ucraino sono la miglior risposta a tutti quelli che urlano PACE sapendo benissimo che non mandare armi all’Ucraina significherebbe solo la distruzione totale di quel paese. Un cordiale shalom