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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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La Repubblica Rassegna Stampa
05.11.2022 Terzo Polo con Zelensky
Cronaca di Lorenzo De Cicco

Testata: La Repubblica
Data: 05 novembre 2022
Pagina: 14
Autore: Lorenzo De Cicco
Titolo: «E il Terzo Polo pro-Zelensky va in piazza a Milano»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 05/11/2022, a pag.14, con il titolo "E il Terzo Polo pro-Zelensky va in piazza a Milano", la cronaca di Lorenzo De Cicco.

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ROMA — Difficile che la sfida del colpo d’occhio la vinca Milano, nel derby con i pacifisti che sfilano a Roma. Il perimetro delle adesioni è più ristretto. Questa è la piazza pro Ucraina, senza se e senza ma. Pro-Zelensky, pro-armi. Come da slogan: “Slava Ukraini!”. È una piazza, ma anche un’operazione politica. L’ha lanciata Carlo Calenda – che fin da subito ha messo in guardia: guai a chi porta bandiere di partito, a cominciare dal suo, Azione – e dunque contano le facce, i nomi. Chi si radunerà alle quattro di pomeriggio sotto l’Arco della Pace, a Porta Sempione. Ci sarà naturalmente Matteo Renzi. Ci sarà, soprattutto, Letizia Moratti, alla prima uscita dopo il divorzio dalla giunta di Attilio Fontana. Adesione diramata ieri mattina e subito rilanciata dalla propaganda leghista, in chiave polemica. Nella cartolina social confezionata dalla Bestia, la fronte dell’ex sindaca di Milano è marchiata addirittura dalla falce e martello, per ricordare che «scende in piazza con Renzi e Calenda». Noti bolscevichi. Contano le adesioni, si diceva. E difatti ci sarà il senatore dem Carlo Cottarelli, che come Moratti è più che tentato dalla corsa per il Pirellone, confidando nell’appoggio di Pd e terzopolisti. Le presenze di oggi sono anche un po’ un biglietto da visita per le Regionali, un modo per cementare rapporti, costruire alleanze, soprattutto col duo Renzi-Calenda. Fuori dal perimetro dei partiti, hanno aderito la comunità ucraina di Milano, i giovani per l’Ucraina, l’associazione dei giovani iraniani in Italia, la federazione italiana delle associazioni partigiane. In collegamento da Leopoli, parlerà il sindaco Andrij Ivanovyc Sadovyj. Sorpresa: si faranno vedere gli ex sodali di Azione, i radicali di +Europa. È il primo riavvicinamento dopo lo strappo di agosto con Calenda (e le recenti bizze sui soldi di Soros). Oltre a Cottarelli, a Porta Sempione si affaccerà un pezzo di Pd. Il grosso fa parte di Base Riformista, la corrente di Lorenzo Guerini. L’ex ministro non ci sarà. Non scenderà in piazza, né a Milano né a Roma, per opportunità, dato che fino a poche settimane fa ha guidato la Difesa. Ma all’Arco della Pace si vedrà il coordinatore della corrente, il senatore Alessandro Alfieri - «Ma prima farò un salto a Roma», spiega – così come l’ex senatore Andrea Marcucci, l’europarlamentare Alessandra Moretti, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, in video-call. Ma anche Pier Ferdinando Casini e la vice-presidente del Parlamento Ue, Pina Picierno. Tutti convinti, come recita il manifesto della giornata, che sia necessario «sostenere il popolo ucraino e la sua resistenza, per ribadire che la pace non può essere la resa».

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