domenica 24 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Libero Rassegna Stampa
11.03.2003 Un nuovo ritornello spopola nelle radio arabe
Shaaban Abdel Rahim: un nuovo cantante egiziano noto per il suo odio contro Israele

Testata: Libero
Data: 11 marzo 2003
Pagina: 3
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: «E tra i giovani arabi spopola il rock anti-Israele»
Riportiamo un articolo di Dimitri Buffa pubblicato su Libero martedì 11 marzo 2003.
"Attacco all'Iraq"? Per ora è soltanto una canzone, neanche a dirlo dai toni
anti-americani e anti-israeliani, che in Medio Oriente vende migliaia di
copie sotto banco nei cd pirata che affollano i mercatini delle moschee il
venerdì all'ora della preghiera.
La nuova star della ritmica araba si chiama Shaaban Abdel Rahim, è un
egiziano, ed era già noto per un altro suo best seller di qualche anno fa
dal titolo che è tutto un programma: "Odio Israele".
Le parole di "Attacco all'Iraq" sono disarmanti nel loro messaggio diretto:
sembrano tutto sommato riecheggiare i tanti slogan del pacifismo a senso
unico, quello senza se e senza ma.
Inizia con il classico ritornello musicale comune a tutta la musica araba
moderna, frutto di una contaminazione anche con il rock, e poi subito la voce calda di Shaaban comincia a cantilenare in dialetto "Masri", egiziano: "Cecenia! Afghanistan!
Palestina! Libano! Alture del Golan! E ora anche l'Iraq? E' troppo per la
gente. Vergognatevi! Basta, basta, basta! Ariel Sharon se ne sta in una
piscina mentre il sangue cade come la pioggia.. guardate a Israele e al suo
esercito: attacca e uccide ma perchè per lui non è mai troppo..?" E poi
ricomincia il ritornello in cui vengono elencati gli stati e i territori
infiammati dalla guerriglia islamica contro l'Occidente. Sembra che adesso
la Giordania e l'Egitto vogliano vietare tanto il passaggio nelle radio
pubbliche e private della canzone quanto la vendita nei negozi. Ma, come ha
raccontato al Washington Post più di un commerciante arabo - da Amman e
Damasco - esiste un circuito sotterraneo che interessa suq e bazaar
all'aperto o appunto i mercatini del venerdì davanti alle moschee - dove
comunque di copie del Cd "Attacco all'Iraq" (prende il nome dalla canzone
principale) se ne vendono a migliaia comunque. Con un enorme danno per i
negozianti onesti che ottemperano alle leggi e che si rifiutano di vendere i
cd pirata sottobanco.
Perchè tanto successo? Risponde così un negoziante di Amman in Giordania:
"la canzone dice quello che noi tutti pensiamo ma che abbiamo paura a dire
e questo è semplicemente meraviglioso". Gi fa eco una nota produttrice della
tv di Beirut, Zeina Soufan: "le sue non sono parole di saggezza ma di
rabbia, ma sono esattamente quelle che noi vogliamo sentire e che nessuno
finora sta dicendo ad alta voce".
E ora qualche nota sul personaggio Shaaban Abdel Rahim: pare che si vesta
casual, anzi grunge e che voglia apparire un paladino degli oppressi, noto è
l'impegno per la causa palestinese armata, cioè per l'Intifada, cui ha
dedicato svariate canzoni oltre alla stra nota "Odio Israele".
Odia riodiato le cosiddette elite culturali che lo considerano un mezzo
analfabeta, anche un po' snob, mentre i fan già ne hanno fatto una guida
spirituale. Però ci tiene a far sapere di non essere a favore di Saddam
Hussein che considera un tiranno della Lega Araba e dei suoi esponenti
che etichetta come "perdenti nati". " vorrei tanto"- ha detto in
un'intervista recentemente - "che un qualsiasi loro summit producesse per una
volta qualche concreto vantaggio per i popoli arabi".
Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione di Libero. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.

segreteria@libero-news.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT