Un nuovo ritornello spopola nelle radio arabe Shaaban Abdel Rahim: un nuovo cantante egiziano noto per il suo odio contro Israele
Testata: Libero Data: 11 marzo 2003 Pagina: 3 Autore: Dimitri Buffa Titolo: «E tra i giovani arabi spopola il rock anti-Israele»
Riportiamo un articolo di Dimitri Buffa pubblicato su Libero martedì 11 marzo 2003. "Attacco all'Iraq"? Per ora è soltanto una canzone, neanche a dirlo dai toni anti-americani e anti-israeliani, che in Medio Oriente vende migliaia di copie sotto banco nei cd pirata che affollano i mercatini delle moschee il venerdì all'ora della preghiera. La nuova star della ritmica araba si chiama Shaaban Abdel Rahim, è un egiziano, ed era già noto per un altro suo best seller di qualche anno fa dal titolo che è tutto un programma: "Odio Israele". Le parole di "Attacco all'Iraq" sono disarmanti nel loro messaggio diretto: sembrano tutto sommato riecheggiare i tanti slogan del pacifismo a senso unico, quello senza se e senza ma. Inizia con il classico ritornello musicale comune a tutta la musica araba moderna, frutto di una contaminazione anche con il rock, e poi subito la voce calda di Shaaban comincia a cantilenare in dialetto "Masri", egiziano: "Cecenia! Afghanistan! Palestina! Libano! Alture del Golan! E ora anche l'Iraq? E' troppo per la gente. Vergognatevi! Basta, basta, basta! Ariel Sharon se ne sta in una piscina mentre il sangue cade come la pioggia.. guardate a Israele e al suo esercito: attacca e uccide ma perchè per lui non è mai troppo..?" E poi ricomincia il ritornello in cui vengono elencati gli stati e i territori infiammati dalla guerriglia islamica contro l'Occidente. Sembra che adesso la Giordania e l'Egitto vogliano vietare tanto il passaggio nelle radio pubbliche e private della canzone quanto la vendita nei negozi. Ma, come ha raccontato al Washington Post più di un commerciante arabo - da Amman e Damasco - esiste un circuito sotterraneo che interessa suq e bazaar all'aperto o appunto i mercatini del venerdì davanti alle moschee - dove comunque di copie del Cd "Attacco all'Iraq" (prende il nome dalla canzone principale) se ne vendono a migliaia comunque. Con un enorme danno per i negozianti onesti che ottemperano alle leggi e che si rifiutano di vendere i cd pirata sottobanco. Perchè tanto successo? Risponde così un negoziante di Amman in Giordania: "la canzone dice quello che noi tutti pensiamo ma che abbiamo paura a dire e questo è semplicemente meraviglioso". Gi fa eco una nota produttrice della tv di Beirut, Zeina Soufan: "le sue non sono parole di saggezza ma di rabbia, ma sono esattamente quelle che noi vogliamo sentire e che nessuno finora sta dicendo ad alta voce". E ora qualche nota sul personaggio Shaaban Abdel Rahim: pare che si vesta casual, anzi grunge e che voglia apparire un paladino degli oppressi, noto è l'impegno per la causa palestinese armata, cioè per l'Intifada, cui ha dedicato svariate canzoni oltre alla stra nota "Odio Israele". Odia riodiato le cosiddette elite culturali che lo considerano un mezzo analfabeta, anche un po' snob, mentre i fan già ne hanno fatto una guida spirituale. Però ci tiene a far sapere di non essere a favore di Saddam Hussein che considera un tiranno della Lega Araba e dei suoi esponenti che etichetta come "perdenti nati". " vorrei tanto"- ha detto in un'intervista recentemente - "che un qualsiasi loro summit producesse per una volta qualche concreto vantaggio per i popoli arabi". Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare la propria opinione alla redazione di Libero. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.