Yair Lapid, Benjamin Netanyahu
Gentile Deborah, leggo su Ynet News l'opinione odierna di Ben-Dror Yemini, che io trovo abbastanza convincente, ("Lapid receiving hypocritical backlash for proposing the two-state solution") riguardo alle ultime posizioni di Yair Lapid. Al riguardo, mi piacerebbe conoscere qualche parere da parte degli amici di Informazione Corretta. Grazie per l'attenzione e buon proseguimento.
Sandro Zanchi
Gentile Sandro, Posso darle la mia opinione che è non ancora molto chiara. Ho letto le parti salienti dell’accordo, definito “storico”, per quanto riguarda il confine marittimo tra Israele e Libano e i giacimenti di gas. Probabilmente è un buon accordo, ce lo dirà il futuro, e io me lo auguro con tutto il cuore soprattutto per il bene nostro. Il mio problema deriva dal fatto che non mi fido di un paese dove fa il bello e il cattivo tempo una delle peggiori organizzazioni terroristiche del M.O. Hezbollah e il capo di Hezbollah, Nasrallah, sono il peggio del peggio e hanno portato quel paese allo sbando. L’esperienza ci dice che tutte le volte che Israele ha fatto delle concessioni per raggiungere una certa tranquillità di vita, è stata tradita. Un esempio su tutti è Gaza. Abbiamo dato agli arabi-palestinesi tutta la Striscia, abbiamo lasciato loro la tecnologia, le serre e tutto l’apparato per creare uno stato palestinese. Il risultato sono stati decine di migliaia di missili contro Israele e lo stato, che da decenni dicono di desiderare, è ancora di là da venire a causa dell’odio che li rode e che impedisce loro di fare alcunché di costruttivo. Alla luce del complicato passato con i nostri vicini, non sono molto ottimista ma mi rifiuto di fare la Cassandra della situazione. Spero che Yair Lapid abbia fatto la cosa giusta per Israele sia sul piano economico che della sicurezza e che si possa un giorno dialogare anche con il Libano. Tutto dipenderà da loro perché Israele ha sempre la mano tesa per la pace. Un cordiale shalom