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Italia Oggi Rassegna Stampa
08.10.2022 Periscopio 08/10/2022
A cura di Diego Gabutti

Testata: Italia Oggi
Data: 08 ottobre 2022
Pagina: 10
Autore: Diego Gabutti
Titolo: «Periscopio 08/10/2022»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 08/10/2022, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.

La versione dell'Iran su Mahsa Amini:
Mahsa Amini

Meno intensamente d’una volta, penso che se mi guardassi alle spalle morirei. Mi torna spesso in mente Satchel Paige [il campione di baseball] e il suo avvertimento che potrei vedere qualcosa che guadagna terreno. John Cheever, L’arte della narrazione.

Non c’è più traccia del murale, realizzato davanti al consolato della Repubblica Islamica dell’Iran a Milano, che rappresentava Marge Simpson mentre taglia la sua chioma blu come segno di protesta per la morte di Mahsa Amini e per gli arresti di chi è sceso in piazza. È stato rimosso nel giro di 24 ore. Daniela Solito, milano.repubblica.it.

Iran, 154 uccisi: c’è anche il 16enne Amir. Titolo del Fatto.

I corpi di 534 ucraini uccisi dai russi sono stati scoperti nella parte liberata della regione di Kharkiv. Lo ha comunicato Serhiy Bolvinov, capo del dipartimento investigativo della polizia nazionale nella regione. «Purtroppo», ha detto, «abbiamo già registrato e prelevato dai territori i corpi di 226 donne, 260 uomini, 19 bambini (13 non sono stati identificati) più 29 resti umani, il cui sesso non è stato ancora determinato». Sono state scoperte anche ventidue camere di tortura. Adnkronos.

«Ci trattano come animali». «Non c’è cibo». «Dove sono i giubbotti antiproiettile e gli elmetti?» Le voci si accavallano, una sull’altra, mentre i soldati appena arruolati  nell’armata russa scendono dal treno nella regione di Belgorod. Beatrice Offidani, HuffPost.

A Novopetrivka, un villaggio appena liberato nella regione di Kherson, delle signore anziane corrono verso i soldati ucraini con in mano le mele che hanno raccolto in giardino, i soldati ringraziano e poi le signore li abbracciano e piangono. Cecilia Sala, il Foglio.

Vladimir Putin compie 70nni. Dmitry Peskov, il suo portavoce, non ha precisato se lo zar sarà festeggiato in famiglia: «Di solito non ci piace parlarne». E ai giornalisti, che gli hanno ricordato come in passato fossero soliti incontrare il presidente per augurargli di persona buon compleanno, Peskov ha spiegato: «Era prima del Covid. Ma un giorno potremo rifarlo». Ansa.

Oppure no. Lou Castel, Quién sabe?

Molti paesi, compresa l’Italia, stanno invitando i propri cittadini che vivono in Russia a lasciare il paese perché il potere di Putin sembra vicino allo sgretolamento. Il Foglio.

A prima vista sembra una qualunque manifestazione contro la guerra. Sembra. [Perché] in realtà il presidio indetto per venerdì alle 18,00 a Roma in «solidarietà con il popolo ucraino» non è una delle tante mobilitazioni in difesa dell’Ucraina: è l’unica. Dal 25 febbraio a oggi, in otto mesi di guerra, [non ce ne sono state altre. A promuoverne finalmente una sono] i trotskisti del Partito Comunista dei Lavoratori. HuffPost.

[Mosca, 1936]. Secondo i verdetti dei processi di Mosca, Lev Trotsky sarebbe stato un agente dei servizi segreti stranieri già all’epoca in cui guidava l’Armata rossa; e i trotskisti suoi seguaci tutti agenti al servizio d’inglesi, tedeschi, yankees o giapponesi. [Seguì un’ecatombe planetaria di trotskisti da Mosca al Messico]. Arthur Koestler, Il yogi e il commissario.

[Mosca, 1942]. Mi venne fatto d’osservare che senza industrializzazione l’Unione Sovietica non avrebbe potuto impegnarsi nella guerra contro Hitler. «Proprio su questo punto abbiamo litigato con Trotskij e Bucharin», disse Stalin. E questa fu l’unica frase che gli sentii pronunciare a proposito dei suoi antichi avversari: avevano litigato! Milovan Gilas, Conversazioni con Stalin.

[Roma, 7 ottobre 2022]. Siamo tornati. (Da Star Wars VII).

[Invece] Giuseppe Conte cita San Francesco e lancia per il 4 novembre prossimo la proposta d’una manifestazione [filo Stalin, pardon pro Putin] contro l’escalation militare e il rischio nucleare. Aperture a sinistra, da Nicola Fratoianni ad Articolo 1. E anche tra i dem si fa strada l’ipotesi. Con alcuni [ma ben pochi] distinguo. repubblica.it

C’è il prete cattolico a vaneggiare di guerra tra superpotenze mentre girano le immagini di una cesta piena di denti estirpati. C’è il comunista a organizzare le manifestazioni per la pace, una per ogni città liberata dalla resistenza ucraina, nessuna per quelle incenerite dai denazificatori. C’è il fascistello della politica onesta che richiama la patria del reddito di cittadinanza al dovere di arrestare l’escalation delle proteste contro gli stupratori. Iuri Maria Prado, Linkiesta.

Imperversa sulla pace come una bufera, come un tifone, scaraventando macchine una contro l’altra, spazzando via i treni dalle rotaie, sbattendo i jumbo jet contro le montagne, riducendo le città in cenere. Friedrich Dürrenmatt, Giustizia.

Le parole da lei pronunciate [circa i «ritardi» del] Recovery Plan dovevano rimanere all’interno dell’Esecutivo nazionale. […] E invece sono trapelate, causando un vero e proprio incidente con Palazzo Chigi, col quale Meloni stava proficuamente gestendo la transizione. I contatti tra gli sherpa hanno rivelato sin dai primi minuti l’irritazione del premier. Pietro Salvatori, HuffPost.

I soldi che Silvio Berlusconi dava alle ragazze che prendevano parte alle serate di Arcore mi sembrano più la mancia del nonno al nipote. Per avere un po’ di gentilezza, di attenzione, egli si circondava di ragazze giovani e belle e dava loro una mancia perché stessero con lui, come fa un nonno con il nipote che va a trovarlo. Paolo Cassamagnaghi, difensore di Marysthell Polanco, una delle ragazze di villa San Martino.

Giorgia Meloni sta attraversando a nuoto il mare che c’è tra il dire e il fare. Pierluigi Bersani, HuffPost.
 
Pier Luigi Bersani sta attraversando – all’indietro, per l’ennesima volta – il mare che c’è tra il fare e il dire. Andrea’s Version, il Foglio.

Quando l’uomo che promette 80 euro incontra l’uomo che promette il reddito di cittadinanza, l’uomo degli 80 euro è un uomo morto. Dal web.

L’ozio è il padre di quei vizi che ce lo fanno amare. Roberto Gervaso.

 
 
 
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Diego Gabutti

italiaoggi@class.it

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