Testata: La Repubblica Data: 06 ottobre 2022 Pagina: 12 Autore: C.F. Titolo: «Caso Piperno, contatti tra i ministri di Roma e Teheran»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 06/10/2022, a pag. 12, con il titolo "Caso Piperno, contatti tra i ministri di Roma e Teheran", l'analisi a firma C.F.
A destra: Alessia Piperno
Una telefonata tra il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, e quello italiano, Luigi Di Maio, è stata ieri il primo passo formale del lavoro per la liberazione di Alessia Piperno, la ragazza italiana arrestata una settimana fa in Iran. Nelle scorse ore l’ambasciata aveva avuto interlocuzioni ad alto livello per provare a trovare una via di uscita a una situazione che ora dopo ora diventa sempre più delicata. Ieri è arrivato il passo della politica, letto dagli osservatori come molto importante: gli iraniani stanno dimostrando infatti di voler collaborare, seppur al momento manchino alcuni tasselli fondamentali per ricostruire la vicenda. Nessun nostro diplomatico è riuscito a parlare con Alessia che è rinchiusa nel carcere di Evin, quello dei prigionieri politici. Non ci sono state ancora notificate le accuse che l’Iran muove alla travel blogger romana. Benché in maniera informale, è stato comunicato all’Italia che la ragazza avrebbe partecipato ad alcune delle manifestazioni che stanno attraversando il paese. «Un equivoco » dicono i nostri 007, visto che Alessia, viaggiatrice esperta, è sempre stata lontana dalle manifestazioni di piazza.
Ma stava banalmente festeggiando il suo compleanno con un gruppo di ragazzi, per lo più europei, che dormivano nel suo stesso ostello fuori Teheran. Ed è proprio in quell’ostello che potrebbe essere nato l’arresto di Alessia, scambiata per qualcosa che invece non era. «L’Iran ha detto di aver fermato nove stranieri che avrebbero preso parte alle manifestazioni. Se questa fosse l’accusa anche per Alessia, sarebbe del tutto ingiustificata », spiega Riccardo Noury, portavoce di Amnesty. Nella telefonata con Amirabdollahian, Di Maio ha chiaramente chiesto di Alessia. E gli è stato assicurato che a breve arriveranno notizie ufficiali. Sul tavolo, come lo stesso governo iraniano ha poi comunicato ai media, l’Iran ha messo però altro: ha chiesto all’Italia un impegno diretto per revocare le sanzioni e ristabilire un rapporto bilaterale corretto con il nostro Paese e l’Europa. Ed è questa la paura. Che sul tavolo della scarcerazione di Alessia qualcuno a Teheran possa giocare partite diverse. Ingiocabili.
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