Putin con la svastica Cronaca di Giuseppe Agliastro
Testata: La Stampa Data: 27 settembre 2022 Pagina: 29 Autore: Giuseppe Agliastro Titolo: «Simboli nazisti e pistole, quella strage dei bambini nella scuola elementare»
Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 27/09/2022, a pag.29, con il titolo "Simboli nazisti e pistole, quella strage dei bambini nella scuola elementare" l'analisi di Giuseppe Agliastro.
Giuseppe Agliastro
Putin come Hitler?
Un uomo armato ha fatto irruzione in una scuola elementare e ha compiuto una strage sparando a bambini e insegnanti. La tragedia è avvenuta ieri mattina a Izhevsk, mille chilometri a est di Mosca, nel centro della Russia, e secondo gli investigatori ad aprire il fuoco sarebbe stato un ex scolaro di quello stesso istituto: un uomo di 34 anni, identificato dagli inquirenti come Artyom Kazantsev. Stando alle prime ricostruzioni, l'assalitore aveva con sé due pistole e indossava un passamontagna e una maglietta nera con sopra stampata una svastica di colore rosso. Prima avrebbe ucciso i due addetti alla sicurezza, e poi avrebbe cominciato a sparare contro gli scolari e i maestri scatenando il panico nei corridoi della scuola, mentre bambini e insegnanti restavano nascosti in silenzio nelle classi. Alla fine - sempre stando agli investigatori - l'aggressore si sarebbe suicidato. Il bilancio è pesantissimo: almeno 17 persone sono state uccise, e tra le vittime ci sono ben 11 bambini. I feriti sono 24 (di cui 22 ragazzini) e secondo il governatore regionale 12 di loro sono ricoverati in «condizioni serie». Il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, ha dichiarato che l'assalitore «molto probabilmente» apparteneva «a un'organizzazione o a un gruppo neonazista»: quest'ipotesi al momento non è confermata, ma gli inquirenti hanno detto che stanno «studiando la personalità dell'aggressore, le sue opinioni e il suo ambiente» e stanno perquisendo la sua abitazione per appurare eventualmente una sua possibile «adesione a visioni neofasciste e all'ideologia nazista». Il ministro dell'Istruzione, Sergey Kravtsov, da parte sua ha invece affermato che l'uomo «soffriva di schizofrenia». Le autorità raccontano che l'aggressore era armato con due pistole. La Guardia Nazionale sostiene che si tratti di due pistole a salve, non denunciate, e modificate in modo tale che potessero sparare proiettili veri. Il Comitato Investigativo russo dà invece notizia di due pistole militari e ha pubblicato un breve filmato in cui si vede un uomo completamente vestito di nero riverso sul pavimento di un'aula della scuola e apparentemente privo di vita. Poggiate su una cattedra ci sono le cartucce dei proiettili, sulla quale, secondo alcuni media, ci sarebbe stato scritto «odio» in caratteri rossi. Il Washington Post riporta la notizia, al momento non confermata, secondo la quale le pistole avrebbero avuto delle cordicelle intrecciate con sopra scritte le parole "Columbine", "Dylan" e "Eric": un riferimento alla strage della Columbine High School del 1999, quando due studenti, Eric Harris e Dylan Klebold, aprirono il fuoco nella loro scuola uccidendo 13 persone e poi si suicidarono. Attacchi armati di questo tipo nelle scuole russe erano considerati rari. Nel maggio dell'anno scorso però un ragazzo ha aperto il fuoco in una scuola di Kazan e ha ucciso nove persone. Quattro mesi dopo, il 20 settembre del 2021, uno studente ha sparato all'università di Perm uccidendo sei persone con un fucile da caccia. Da allora le autorità russe hanno annunciato regole più severe per la detenzione di armi da fuoco e maggiori controlli. Erano però state probabilmente acquistate illegalmente nel mercato nero le pistole con cui ieri è stata compiuta una strage nella scuola numero 88 di Izhevsk: una terribile tragedia per la quale le autorità regionali hanno annunciato tre giorni di lutto.
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