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Zvi Mazel/Michelle Mazel
Diplomazia/Europa e medioriente
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Nazioni Unite? Che inquietante finzione! 25/09/2022
Nazioni Unite? Che inquietante finzione!
Analisi di Michelle Mazel

(traduzione di Yehudit Weisz)


ONU, Draghi:

Gli ultimi incendi della Seconda guerra mondiale si erano appena spenti quando, il 24 ottobre del 1945, nacque l’Organizzazione delle Nazioni Unite. Non sorprende quindi che il suo statuto le desse come obiettivo primario il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Per raggiungere questo obiettivo, voleva essere paladina dei diritti umani e garante del diritto internazionale. Tra l’altro, intendeva fornire aiuti umanitari e promuovere lo sviluppo sostenibile. E’ chiaro che non  ha raggiunto i suoi obiettivi. La discordia regna a livello globale in quest'anno 2022, mentre la guerra infiamma di nuovo l'Europa e la carestia colpisce molti Paesi. Tuttavia, le Nazioni Unite stanno tenendo in questi giorni la loro Assemblea generale annuale, la 77ma dalla sua creazione, nella più ampia delle sale della sede dell'Organizzazione a Manhattan. Sormontata da una cupola, si sviluppa su tre piani. Il primo è riservato agli Stati membri – 193 a tutt’oggi – il secondo accoglie gli osservatori e l'ultimo è aperto al pubblico. Il 21 settembre il Presidente iraniano Raisi, ricevuto con tutti gli onori dovuti al suo rango, ha voluto rendere omaggio, con il ritratto in mano, al Generale Kassem Soleimani, quel comandante della forza Kuds, corpo d’élite delle Guardie Rivoluzionarie, e in quanto tale, maestro del lavoro sporco del regime fuori dall'Iran, che fu eliminato nel 2020 per ordine dell'allora Presidente Donald Trump. Prima di lasciare Teheran, il sig. Raïsi ha rilasciato un'intervista al programma “60 minuti” del canale CBS, in cui ha dichiarato in particolare di nutrire dubbi sulla verità della Shoah. Parlando dal podio dell'Assemblea, ha accusato Israele di essere una “potenza selvaggia”e ha  aggiunto che “l'uccisione di bambini e di donne fa parte dell'oscuro passato del regime sionista.”                             

Solo il Primo Ministro israeliano Yair Lapid ha abbandonato la sala dopo aver sentito queste osservazioni. A margine della riunione, Emmanuel Macron ha avuto un lungo colloquio con Raïsi, soprannominato il carnefice di Teheran per il ruolo che ebbe nell'esecuzione di centinaia di prigionieri nel 1988. Il Presidente francese avrebbe citato, dicono i suoi più stretti collaboratori, il caso di Mahsa Amini, morta dopo l’arresto per strada per mano della “Polizia della morale” che aveva ritenuto che i suoi capelli non fossero sufficientemente coperti. Gli sarebbe stato assicurato che sarebbe stato fatto di tutto per chiarire le circostanze della tragedia. Ma la massima autorità del Paese, l'Ayatollah Khamenei, Leader Supremo della Rivoluzione Islamica - famoso per aver vietato alle donne persino di usare la bicicletta – non aveva forse telefonato di persona alla famiglia di Mahsa, sostenendo che la considerava come una sua figlia?  È vero che questa vicenda imbarazza enormemente il regime. Picchiare a morte una ragazza di 22 anni per una ciocca di capelli sfuggita al velo può sembrare eccessivo. Non comunque al punto da rendere questo bravo Signor Raïsi infrequentabile.                                                                                                                              Come aveva detto così bene il Generale de Gaulle: “Gli Stati non hanno amici, hanno solo interessi.”

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Michelle Mazel

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