Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 17/09/2022, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.
Anna Politkovskaja
Su richiesta di Roskomnadzor, l’ente di controllo sui media, la Corte suprema russa, dopo aver revocato la licenza dell’edizione cartacea di Novaya Gazeta, il giornale diretto dal Premio Nobel per la pace Dmitry Muratov, ha revocato la licenza anche alla sua edizione on line. Lo rende noto la stessa Novaya Gazeta, la testata sulla quale scriveva la giornalista dissidente Anna Politkovskaja [assassinata da killer putiniani]. HuffPost.
«L’uomo è buono», diceva la belva mentre lo divorava. Alfred Polgar, Manuale del critico.
Se hai paura dei lupi, sta’ lontano dai boschi. Stalin.
Tutti sanno che Volodymyr Zelenskyj, prima di diventarlo davvero, ha interpretato il ruolo del presidente ucraino in una popolare serie televisiva, Servitore del popolo. Ciò ha suscitato commenti ironici, e ha permesso a molti commentatori di non prenderlo sul serio (come se avere per presidente un ex agente del Kgb [o Berlusconi] fosse più normale). Slavoj Žižek, Internazionale.
Su un canale Telegram russo è apparso un video che mostra Evgenij Prigozhin mentre propone a un gruppo di detenuti nel cortile di un carcere russo d’arruolarsi nella sua compagnia di mercenari «Wagner» in cambio dell'amnistia. Dagospia.
A Mosca si cominciano a sentire gli effetti delle sanzioni e del cattivo andamento della guerra. Sono cominciate le recriminazioni, la richiesta di punizioni esemplari, le critiche aperte e Putin è sotto osservazione. […] Tra qualche tempo potremmo cominciare ad assistere all’inizio d’un nuovo collasso della Federazione russa. Cerchiamo di non farci cogliere impreparati come nel 1989. Ben Hodges, ex comandante delle forze armate americane in Europa (HuffPost).
Alla riconquista dei territori occupati dall’esercito russo ho esultato come a un gol del Toro. Lo ammetto perché il professor Alessandro Orsini si è dispiaciuto sul Fatto d’un diffuso approccio calcistico alle questioni belliche. [Ammetto che] da quando ho letto l’intervista al generale Ben Hodges, uno che a marzo ha previsto il ritiro dei russi dalla regione di Kiev, che a giugno ha previsto la vincente controffensiva di agosto, ecco, da quando ho letto le quattro nuove previsioni di Hodges – che entro l’anno i soldati russi saranno ricacciati definitivamente indietro, che entro il 2023 la Crimea sarà liberata, che Putin non userà l’atomica, che il suo dominio è alla fine – faccio un tifo indiavolato perché ci abbia preso ancora. Mattia Feltri, La Stampa.
Zelensky parla di vittoria. […] Mosca: «[Ah, no!] Così niente dialogo». Titoli del Fatto.
Stiamo ai fatti [politici] puri e semplici. Non c’è nessun ordinamento morale. La morale non ha niente in comune con la politica. Non è questione di trasgredirla o no. O le truppe stanno al sicuro su un luogo elevato, oppure sono esposte giù a valle. Il mondo va così e niente lo cambia. Bob Dylan, Chronicles.
Al momento, non filtra nulla: il documento con i dettagli è secretato. Ma secondo quanto scrive Repubblica citando «una fonte molto autorevole con diretta conoscenza dei fatti» l’Italia ci sarebbe eccome nel dossier americano sulla corruzione russa nel mondo. E non poteva essere altrimenti, considerando i rapporti con Mosca costruiti negli ultimi decenni da diversi partiti rilevanti. Questo alimenta molti dubbi sulle elezioni del 25 settembre e il futuro assetto del governo italiano. Linkiesta.
Durante la mia gestione il Movimento 5 Stelle non ha mai preso soldi dai russi. Gigino Di Maio (che non garantisce, sembra di capire, per le gestioni successive).
Berlusconi: «Noi non c’entriamo». Titolo della Stampa.
Nel mirino di Strasburgo, per quanto riguarda l’Ungheria, «ci sono il funzionamento della costituzione e del sistema elettorale, i conflitti d’interesse, l’indipendenza della giustizia, la corruzione, la libertà d’espressione e d’associazione, il pluralismo dei media, la parità di trattamento, i diritti delle persone Lgbt, i diritti delle minoranze, dei migranti, di richiedenti asilo e rifugiati». […] Gli eurodeputati hanno chiesto alla Commissione d’utilizzare ogni mezzo a sua disposizione per «ritardare l’approvazione del piano di ripresa dell’Ungheria fino a quando [Orbán] non avrà messo in atto le decisioni della Corte di giustizia europea e della Corte europea dei diritti dell’uomo». Contrari alla proposta i sovranisti d’ogni dove [a cominciare] da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Angela Mauro, HuffPost.
Di qualunque partito io mi sia, di qualunque partito sia il lettore, sempre gioverà osservare come i falsi consigli, i capricci del momento, l’ambizione de’ privati, la debolezza de’ magistrati, l’ignoranza de’ propri doveri e della propria nazione, sieno egualmente funesti alle repubbliche ed ai regni. Vincenzo Cuoco, Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli.
Nessun mandato di perquisizione. È quanto emerge dai primi accertamenti svolti nell’ambito dell’indagine sul caso di Hasib Omerovic, il 36enne sordomuto d’origine rom precipitato dalla finestra d’un appartamento della periferia di Roma il 25 luglio scorso [mentre la polizia perquisiva illegalmente le stanze]. L’uomo è in coma vigile ricoverato all’ospedale da 50 giorni, e rischia la vita. rainews.it
Mestiere difficile fare il poliziotto. Non si è mai sicuri su quale stomaco è lecito saltare su e giù. Raymond Chandler, Il lungo addio.
La mia dottrina è innanzitutto questa: il padre si prenda cura della sua casa, l’artigiano della sua arte, l’ecclesiastico dell’amore reciproco; e la polizia non disturbi la festa. J.W. Goethe (in J.P. Eckermann, Colloqui con Goethe).
In Italia le cose ben fatte sono quelle vietate. Roberto Gervaso.