Mikhail Khodorkovsky: 'Attenti, Putin non vede l’ora che il nuovo governo lo appoggi' Commento di Antonello Guerrera
Testata: La Repubblica Data: 04 settembre 2022 Pagina: 2 Autore: Antonello Guerrera Titolo: «L’oligarca in esilio a Londra: 'Attenti, Putin non vede l’ora che il nuovo governo lo appoggi'»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 04/09/2022, a pag.2, con il titolo "L’oligarca in esilio a Londra: 'Attenti, Putin non vede l’ora che il nuovo governo lo appoggi' ", l'analisi di Antonello Guerrera.
Antonello Guerrera
Mikhail Khodorkovsky
Mentre in Italia il leader della Lega Matteo Salvini rimette in discussione le sanzioni occidentali contro la Russia, dal “Financial Times Festival” a Londra arriva la netta risposta di Mikhail Khodorkovsky: l’oligarca russo 59enne, in esilio dal 2013, nemico giurato di Vladimir Putin e già imprigionato in Russia per 8 anni per “evasione fiscale” e “riciclaggio”, spiega perché le sanzioni a Mosca sono fondamentali soprattutto in Europa. «Non butteranno giù Putin, ma hanno dato un duro colpo all’economia russa», spiega, «oggi non hanno più parti di ricambio per gli aerei, per esempio, e devono smontarle e rimontarle da un mezzo all’altro. Ma, cosa ancora più importante, le sanzioni sono state cruciali in Occidente». Perché, Khodorkovsky? «Hanno lacerato la reputazione della Russia in Europa e hanno complicato moltissimo la vita a tutti quei personaggi pubblici che in Italia, Germania e Francia sostengono le ragioni di Mosca. Perché se qui in Inghilterra», continua, «non vediamo nulla del genere, questo fenomeno in altri Paesi continentali è esteso». L’oligarca russo preferisce non scendere nei particolari, ma aggiunge: «Simili personaggi sono al soldo di Mosca? Non tutti. Ma qualcuno sì». Ora però, causa crisi energetica, arriva l’inverno più complicato per l’Europa dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Non c’è rischio di «stanchezza» dei cittadini verso la causa ucraina? «È ovvio che Putin vuole ricattare l’Europa chiudendo i rubinetti del gas. Il suo piano è liberarsi dei governi ostili in questo modo, ma non credo che gli europei siano stupidi», dichiara poi Khodorkhovsky a margine dell’evento davanti alle telecamere della Rai , «il precedente del 1939 è davanti ai nostri occhi. Un’aggressione simile di uno stato indipendente è inaccettabile ». «Certo», conclude il businessman russo prima di andar via, «è vero che la società italiana è divisa e Putin non vede l’ora di avere un governo a Roma che lo appoggi. Ma spero che gli italiani capiscano che non ci si può riscaldare al fuoco appiccato da qualcun altro». Dunque, per Khodorkovsky le sanzioni alla Russia sono vitali, ma ancora di più gli armamenti dell’Occidente all’Ucraina: «Se Kiev sta ancora resistendo, è per questo. Sinora Usa, Uk e Europa hanno donato armi a Kiev per 10 miliardi. Se fossero 50, la situazione sarebbe molto diversa, fermo restando che l’Ucraina può ancora perdere la guerra. Ma questa», avverte i presenti l’imprenditore russo, «è una situazione che oramai può essere risolta con la forza. Non c’è alternativa». L’attivista Khodorkovsky parla anche di molto altro. Come il recente assassinio a Mosca della figlia di Aleksandr Dugin, l’ideologo più influente di Putin: «Una provocazione, attraverso i servizi segreti Fsb, da parte dell’ala più radicale del cerchio magico del presidente, affinché non ci si fermi nella guerra in Ucraina». E la morte del presidente del gigante petrolifero Lukoi, misteriosamente caduto dalla finestra di un ospedale? «Stava molto male, era malato terminale, l’ipotesi più probabile mi pare un suicidio». Nel giorno dei funerali di Mikhail Gorbaciov, rimpianti di errori commessi all’epoca, quando Khodorkovsky era nel cuore del gotha russo? «Demmo la priorità all’economia, e non alla democrazia. Sbagliammo, di grosso». E quale destino si augura per il nemico Putin? «Voglio vederlo dietro le sbarre, sotto processo. Aspetto sempre quelgiorno».
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