L'epopea del Sefer Torà di Schirmeck. Dopo 77 torna nel suo Aron Commento di Claudia De Benedetti
Testata: Shalom Data: 29 agosto 2022 Pagina: 1 Autore: Claudia De Benedetti Titolo: «L'epopea del Sefer Torà di Schirmeck. Dopo 77 torna nel suo Aron»
Riprendiamo da SHALOM online l'analisi di Claudia De Benedetti dal titolo "L'epopea del Sefer Torà di Schirmeck. Dopo 77 torna nel suo Aron".
Claudia De Benedetti
La Sinagoga di Schirmeck in Alsazia
Un Sefer Torah salvato dalla Shoah ritornerà nel suo Aron nella Sinagoga di Schirmeck in Alsazia segnando così l’apertura ufficiale della Giornata Europea della Cultura Ebraica 2022. Il Sindaco della città di Schirmeck, Laurent Bernard, il Presidente dell’Associazione degli Amici della Sinagoga di Schirmeck, Jacques Ruch e il Presidente dell’Associazione Europea per il Patrimonio Ebraico François Moïse daranno il via ad una giornata dal grande significato simbolico. La storia del Sefer di Schirmeck, cittadina di 2.500 abitanti situata ad una cinquantina di chilometri da Strasburgo, merita di essere raccontata. Intorno al 1930 un ragazzo tredicenne della comunità di Schirmeck invita al suo bar mitzvà l’amico Ernest Bohn e gli mostra l’Aron e i Sefarim che custodisce. Con la guerra il giovane ebreo viene inghiottito dalla Shoah, i nazisti, a Schirmeck compiono, come ovunque, razzie e devastazioni, senza risparmiare la Sinagoga. Ernest non vuole assistere impotente allo scempio: con scaltrezza e coraggio riesce a intrufolarsi nell’edificio comunitario, a prendere un solo Sefer avviluppandolo in un talled ed a nasconderlo in attesa della Liberazione. A inizio gennaio 1945, Isaac Rouche, giovane rabbino algerino, si unisce alle truppe Alleate che liberano l’Alsazia; al passaggio da Schirmeck Ernest scende in strada alla ricerca di un ebreo, con grande emozione e timore decide di avvicinarsi al rabbino Rouche e chiedergli di prendere in custodia il Sefer che fino ad allora non aveva mai abbandonato, riuscendo a proteggerlo e salvarlo. Rouche, accoglie senza esitazione la richiesta, chiede ai compagni di fermarsi, con il Sefer tra le braccia, improvvisa una preghiera di suffragio, ringraziamento e auspicio di rinascita. Il viaggio del Sefer continua al seguito del rabbino Rouche in una scuola Talmudica di Casablanca in Marocco, quando la vita per gli ebrei marocchini diventa difficile, Rouche si trasferisce in Svizzera a Neuchatel e infine a Gerusalemme. Il 4 settembre a 77 anni di distanza, il genero del rabbino Rouche riporterà il Sefer restaurato da Israele al suo Aron di Schirmeck. La cerimonia, che vedrà la partecipazione dei discendenti di Ernest Bohn, è parte del programma degli eventi che quest’anno hanno come fil rouge il tema del rinnovamento. Un rinnovamento che a Schirmeck sarà accompagnato dai canti di Evenu Shalom Alechem, Ma Tovu e Baruch Haba e da una grande gioia condivisa.
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