Lega, No-Vax e complottisti la galassia italiana pro Dugin Analisi di Rosalba Castelletti
Testata: La Repubblica Data: 22 agosto 2022 Pagina: 4 Autore: Rosalba Castelletti Titolo: «Lega, No-Vax e complottisti la galassia italiana pro Dugin»
Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 22/08/2022, a pag.4, l'analisi di Rosalba Castelletti dal titolo "Lega, No-Vax e complottisti la galassia italiana pro Dugin".
Rosalba Castelletti
Vladimir Putin
Neofascisti, complottisti, No-Vax e sovranisti. È una vera e propria galassia di disinformazione e cospirazionismo la sfera di partiti e siti web in Italia che si ispira all’ideologo russo Aleksandr Dugin, scampato sabato a Mosca a un’autobomba che ha invece ucciso la figlia Daria Dugina. Basta scorrere le firme dei contributi alle edizioni italiane dei suoi due “siti di disinformazione” Katehon. com e Geopolitica.ru . Si va da Alessandro Fiore, figlio dello storico leader di Forza Nuova Roberto, nonché avvocato vicino a Pro Vita & Famiglia, a Gianluca Savoini, l’ex collaboratore di Matteo Salvini. La tesi di una Russia alfiere dell’Eurasia e del riscatto europeo vagheggiata da Dugin ha trovato in Italia terreno particolarmente fertile tanto che il nostro Paese, come ha scritto tempo fa Politico , è oramai visto «come una “facile preda” per la disinformazione del Cremlino e un potenziale cavallo di Troia in Europa». A rilanciare le tesi di Dugin in Italia sono, ad esempio, Claudio Mutti, fondatore di Edizioni all’Insegna del Veltro che già nel 1991 pubblicò la prima traduzione in italiano di un’antologia di saggidi Dugin e che tredici anni dopo ha fondato insieme al teorico Tiberio Graziani Eurasia — Rivista di Studi geopolitici , o Armando Mannocchia, direttore di ImolaOggi , aggregatore di tesi No-Vax e filo-Putin. Se in Francia Dugin punta sull’ex Fn di Marine Le Pen, in Italia investe su Matteo Salvini che intervista nel 2016 negli studi di Tsargrad Tv .Il suo ponte con la Lega è Savoini, fondatore dell’associazione Lombardia- Russia, oggi indagato per corruzione internazionale dalla procura di Milano per aver discusso con tre russi il 18 ottobre 2018, presso l’Hotel Metropol di Mosca, di un presunto finanziamento di 65 milioni di dollari alla Lega in cambio di petrolio. L’uomo ombra delle presunte trattative sarebbe stato proprio l’ideologo: al tavolo del Metropol, stando a Buzzfeed , sedeva anche il suo collaboratore Andrej Karashenko, e nello stesso giorno Dugin veniva immortalato con Savoini davanti al Metropol. Dopo la fine del governo gialloverde da lui sostenuto, il teorico ha spostato la sua attenzione su Giorgia Meloni per le sue «critiche alle misure anti-Covid» e per la «distanza dalle politiche fallimentari del globalista e liberale Draghi ». «Ho un presentimento, si farà strada», ha detto lo scorso maggio. Benché Dugin professi una Quarta teoria politica, né di destra, né di sinistra, e in passato abbia fondato insieme all’istrionico scrittorescomparso Eduard Limonov il Partito nazionalbolscevico, oggi fuorilegge, dalla bandiera nazista ma con falce e martello al posto della svastica, i suoi simpatizzanti italiani sono molto più bruni che rossi. Ci sono il defunto ex missino Carlo Terracciano, il neofascista milanese Maurizio Murelli, condannato a 18 anni di carcere per l’omicidio del poliziotto Antonio Marino a Milano nel 1973, poi fondatore e animatore della rivistaOrion ,o Rainaldo Graziani, figlio di Clemente, cofondatore del centro studi Ordine Nuovo. A incoronare Dugin faro dei sovranisti italiani è nella primavera 2019 il suo vorticoso e controverso tour promosso da REuropa, gruppo neofascista. Prevedeva 11 conferenze in 10 giorni e vedeva al suo fianco non solo Murelli, Graziani e Savoini, ma anche il suo “collega” Diego Fusaro, l’attore Edoardo Sylos Labini,già genero di Paolo Berlusconi, nonché l’avvocato Francesco Maria Toscano, fondatore del canale complottista Visione Tv e del partito Ancora Italia. Toscano corre alle prossime elezioni nell’alleanza Italia Sovrana Popolare di Marco Rizzo e Antonio Ingroia, sostenuta di recente dal sito United World Internationaldiretto dalla scomparsa Dugina. La ragnatela di Dugin si allunga fino al 25 settembre.
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