Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 20/08/2022, a pag. 5, con il titolo "L’allarme del Copasir su Mosca: 'Guerra ibrida e ingerenze sul voto' ", la cronaca di Alessandra Ziniti.
Le parole dell’ex premier Dmitri Medvedev e il suo invito agli elettori europei a «punire i governi per la loro evidente stupidità» sono solo «una carnevalata». Dalla Russia - avverte il presidente del Copasir Adolfo Urso - è ben altra la minaccia che incombe sul voto del 25 settembre: è la guerra ibrida fatta di disinformazione e attacchi cibernetici, ingerenze politiche ed economiche, da cui l’Italia, che richia di diventare «il grimaldello con cui forzare l’atlantismo europeo», non è ancora in grado di difendersi come dovrebbe . Tanto da rendere necessario innalzare il livello di allerta insieme ad alcuni interventi legislativi. Il nuovo intervento a gamba tesa di Medvedev, che un portavce della Commissione europea ieri ha definito «uno dei tanti tentativi del regime di Putin di minare la determinazione e l’unità della Ue», non è che un ulteriore tassello delle ingerenze del Cremlino ( ma anche della Cina) che costituiscono il cuore della relazione al Parlamento approvata all’unanimità dal Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica.
Dmitri Medvedev
La guerra ibrida
«Accanto alla guerra di tipo convenzionale che si combatte sul terreno e le linee di confine - si legge nella relazione - esiste una guerra parallela, a bassa intensità, che si consuma da anni su un campo conosciuto, ma altrettanto strategico per gli interessi nazionali. Si tratta di una guerra ibrida che si muove all’interno del dominio cibernetico e che giustifica l’adozione di ogni misura volta alla protezione del nostro apparato digitale su cui l’Italia si è adoperata con ritardo e, per molto tempo, senza un approccio strategico. Finalmente, l’istituzione dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale ha rappresentato un punto di svolta, consentendo di avviare i necessari dispositivi di tutela».Le fake news di Russia e Cina Diffusione difake news , campagnesocial e utilizzo di troll sono «strumenti pervasivi di influenza da parte della Russia capaci di inquinare e distorcere il dibattito pubblico italiano». Ad «avvalorare narrative di tipo antioccidentale, contro la Nato, a cui si addossano la responsabilità di aver provocato l’escalation militare in Ucraina» sono quelli che il Copasir definisce attori statuali, cioè gli uffici per la propaganda estera di Russia e Cina, ma anche i protagonisti di tante ospitate in trasmissioni televisive italiane e agenzie di stampa online che pubblicano in diverse lingue, compreso l’italiano, rilanciati da alcuni siti italiani. Un meccanismo che fa dell’Italia un grosso obiettivo di disinformazione. «Sono in gioco la reputazione e la credibilità internazionale dell’Italia che può rappresentare il grimaldello con cui forzare l’atlantismo europeo», mette inguardia il Copasir.
L’Aise contro le ingerenze
Una strategia ormai consolidata quella di Mosca alla quale l’Italia, evidente «target di disinformazione », deve rispondere con misure urgenti, interventi normativi, che il Copasir indica al Parlamento: su tutti l’impiego all’estero di personale dell’Aise, la nostra Agenzia di servizi di sicurezza stranieri. «È necessaria una più efficace proiezione e presenza dei nostri apparati di sicurezza sul fronte esterno sia in ragione dell’evoluzione degli assetti geopolitici sia in considerazione del quadro delle minacce,delle interferenze ed ingerenze di carattere ostile che, in una dimensione sempre più ibrida e asimmetrica, possono ledere i nostri interessi strategici», osserva il Copasir che propone di consentire all’Aise «di impiegare proprio personale per lo svolgimento di attività di ricerca informativa ed operazioni all’estero». Necessarie – secondo il Copasir – sono anche «misure di intelligence di difesa, anche proattiva, nello spazio cibernetico, nelle situazioni di crisi e di emergenza, a tutela della sicurezza nazionale» e una modifica alla legge 124/2007 che garantisca piena funzionalità al Comitato nel periodo tra lo scioglimento delle Camere e l’inizio della nuova legislatura. Riflettori sui politici italiani Il Copasir invita poi il Parlamento a «chiedere conto delle relazioni tra alcuni partiti o esponenti politici e la Russia» e «vietare i finanziamenti stranieri ai partiti politici europei e nazionali; dedicare risorse al miglioramento della cybersicurezza e monitorare e segnalare i software di sorveglianza illeciti (come Pegasus di cui il comitato si è occupato nel corso del 2021 e di cui molti paesi autoritari hanno fatto uso); monitorare e impedire il reclutamento di ex politici di alto livello a fine mandato».
Pressione sui flussi migratori
La relazione conferma come il blocco del grano da una parte e l’operato della brigata Wagner in Cirenaica siano stati utilizzati come strumento di pressione per aumentare i flussi migratori verso l’Italia. «Il blocco del grano è stato impiegato anche per alimentare flussi migratori destabilizzanti dall’Africa e dal Medio Oriente verso l’Europa: si consideri altresì l’accelerazione delle partenze dei profughi dalla Cirenaica in una Regione in cui la Federazione russa coltiva le proprie ambiioni attraverso la presenza dei gruppi mercenari della brigata Wagner.
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