Il discriminante rapporto sulla discriminazione Commento di Roberto Giardina
Testata: Italia Oggi Data: 19 agosto 2022 Pagina: 12 Autore: Roberto Giardina Titolo: «»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi 19/08/2022, il commento di Roberto Giardina.
Roberto Giardina
Ferda Ataman
E´stato presentato il rapporto sulla discriminazione per il 2021, firmato da Ferda Ataman, 43 anni, nata a Stoccarda, di origine turca, nuova commissaria parlamentare per Hass und Diskrimierung, come dire contro l´odio. Si preoccupa soprattutto degli immigrati musulmani, ma dimentica gli altri, a cominciare dagli ebrei. In Germania c´è un problema a denunciare l´antisemitismo, non perché i tedeschi siano rimasti nazisti, al contrario perché schiacciati dal passato temono di essere accusati di razzismo se denunciano il comportamento di parte degli immigrati musulmani. E non c´è pace per Olaf Scholz, sotto accusa perché sarebbe troppo conciliante con Putin. Martedì, il presidente palestinese Mahmud Abbas, durante la conferenza stampa in Cancelleria dopo l´incontro, ha rifiutato di commentare l´attentato al villaggio olimpico a Monaco, nel settembre del ´72 (vennero uccisi da terroristi palestinesi 11 atleti israeliani). “Israele, ha commentato, dal 1947 ha compiuto cinquanta olocausti contro i palestinesi, non vale la pena commemorare Monaco”. Ha usato proprio il termine olocausti, tradotto da molti con massacri. Il Cancelliere non ha ribattuto subito alle parole dell´ospite. La Cancelleria si trova a qualche centinaio di metri dal gigantesco memoriale che ricorda la Shoah, nel cuore di Berlino. Già nel 2018, Abbas aveva dichiarato che la Shoah, l´uccisione di sei milioni di ebrei, non fu provocata dall´antisemitismo, ma fu la reazione dei tedeschi allo strozzinaggio praticato dai banchieri ebrei. Solo ore dopo, Scholz ha dichiarato di essere profondamente indignato. Troppo tardi. Scholz è un “Volltrottel” della comunicazione, un completo idiota, commenta la Berliner Zeitung. Il Cancelliere non è di sicuro antisemita, ma non è pronto come Frau Merkel. Anche il suo portavoce Steffen Heberstreit ha lasciato trascorrere un giorno prima di condannare l´accaduto. Bisogna ricordare che i parenti degli atleti israeliani hanno rifiutato di partecipare alla cerimonia a Monaco, perché mezzo secolo dopo attendono ancora un giusto indennizzo. Non è una questione di soldi, chiedono che sia fatta luce su quanto avvenne. Molti documenti sono ancora top secret, forse per il timore che rivelino errori dei tedeschi. Come se non bastasse, uno degli artisti invitati a Documenta, la rassegna internazione di arte contemporanea che si tiene ogni cinque anni a Kassel, ha accusato mercoledì il Cancelliere di essere un fascista: “Non lo voglio vederlo a Documenta”, ha aggiunto, dimenticando che Scholz sarebbe il padrone di casa, e che la rassegna è finanziata con denaro pubblico. La Germania, ha aggiunto, “è il paese più razzista in cui abbia mai lavorato”. Lui vive nel terrore e nessuno lo protegge, il sindaco di Kassel sarebbe un nazista. Hamja Ahsan viene presentato come “il più noto artista britannico”. Sulla sua notorietà si hanno forti dubbi, e come si intuisce dal nome, Ahsan, musulmano, è nato a Londra nel 1981 da genitori bengalesi, e bengalesi sono i dieci membri del Ruangrupa incaricati di selezionare i partecipanti alla rassegna di Kassel. Nonostante fosse noto da mesi, a Documenta sono state esposte diverse opere antisemite, senza valore artistico. I responsabili non sono intervenuti sostenendo che l´arte è libera, e alcune opere sono state rimosse solo dopo l´apertura. Per tornare al rapporto presentato da Frau Ataman, la tutela dei discriminati sarebbe più debole in Germania che negli altri paesi europei: nel 2020 sono stati denunciati 6383 casi, con un aumento del 78 per cento rispetto all´anno precedente, L´anno scorso sono diminuiti a 5617, ma solo grazie al lockdown per il Covid. Gli abusi sono più frequenti nei tribunali e nelle stazioni di polizia, contro gli immigrati perché di colore o musulmani. Le discriminazioni etniche sono il 32 per cento, seguite da quelle sessuali, il venti, e il dieci per cento a causa dell´età. Non viene citato l´antisemitismo, anche perché nei verbali la polizia preferisce spiegare i casi come atti di normale violenza, o per mobbing religioso non meglio specificato. Frau Ataman ha sostenuto che è lecito chiamare i tedeschi “Kartoffel”, patata, come fa lei: non è un insulto.
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