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La Repubblica Rassegna Stampa
18.08.2022 Shoah, Abu Mazen accusa Israele in Germania. Scholz e Lapid: 'Disgustoso'
Cronaca di Rossella Tercatin

Testata: La Repubblica
Data: 18 agosto 2022
Pagina: 12
Autore: Rossella Tercatin
Titolo: «Shoah, Abu Mazen accusa Israele. La replica di Scholz: 'Disgustoso'»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 18/08/2022, a pag. 12, con il titolo "Shoah, Abu Mazen accusa Israele. La replica di Scholz: 'Disgustoso' " la cronaca di Rossella Tercatin.

A destra: Abu Mazen

Immagine correlata
Rossella Tercatin

Israele avrebbe commesso «cinquanta Shoah». Lo ha dichiarato il Presidente dell’Autorità Nazionale Palestinese (Anp) Abu Mazen e non in un luogo qualsiasi, ma a fianco del Cancelliere tedesco Olaf Scholz a Berlino, lasciandolo letteralmente di sasso, in un episodio che secondo il suo portavoce «getta un’ombra sulle relazioni tra Germania e Anp». In visita ufficiale per discutere la cooperazione internazionale a favore della popolazione palestinese , durante la conferenza stampa congiunta con Scholz martedì sera Abu Mazen si è trovato a rispondere alla domanda se avrebbe chiesto scusa a Berlino per i fatti di Monaco ’72. Cioè le maledette Olimpiadi in cui un commando di terroristi palestinesi legati a Fatah, il partito di Abu Mazen, prese in ostaggio undici atleti israeliani, che furono uccisi insieme a un poliziotto tedesco. «Se vogliamo concentrarci sul passato, fate pure», ha detto il presidente ai giornalisti, aggiungendo che poteva citare «cinquanta massacri» commessi da Israele, «cinquanta stermini, cinquanta olocausti ». Se lì per lì Scholz non ha avuto la presenza di spirito di replicare, inseguito il cancelliere si è detto «disgustato». «Per noi tedeschi in particolare, qualsiasi relativizzazione dell’unicità della Shoah è intollerabile ».

la Shoah mot hébreu signifiant anéantissement - LAROUSSE

Più tardi è stata annunciata anche una telefonata con il Primo Ministro israeliano Yair Lapid. Le parole di Abu Mazen hanno provocato sdegno tanto in Germania quanto nello Stato ebraico. «Mahmoud Abbas che accusa Israele di aver commesso "50 Shoah" mentre si trova sul suolo tedesco non è solo una disgrazia morale, ma una mostruosa menzogna», il commento di Lapid. Parole dure anche dal Ministro della Difesa Benny Gantz, che nell’ultimo anno ha incontrato più volte il presidente dell’Anp, per rilanciare la cooperazione, soprattutto in materia di sicurezza (l’attuale governo ha anche implementato misure per alleggerire la pressione economica sulla popolazione palestinese). «Le parole di Abu Mazen sono spregevoli e false. La sua affermazione è un tentativo di distorcere e riscrivere la storia», ha dichiarato Gantz. Secondo gli analisti, proprio il ministro potrebbe aver giocato un ruolo fondamentale nel convincere il leader a ritrattare. «Il presidente Mahmoud Abbas riafferma che la Shoah è il crimine più efferato della storia umanamoderna», si legge nel comunicato diffuso sull’agenzia di stampa Wafa, che sottolinea come il presidente intendesse parlare di «crimini» commessi dalle forze israeliane. Tuttavia, l’87enne Abu Mazen, politicamente sempre più debole e incapace di mantenere il controllo della Cisgiordania, non è nuovo al negazionismo della Shoah. La sua stessa tesi di dottorato, discussa nel 1982, si intitolava "L’altra faccia: la relazione segreta tra nazismo e sionismo". Nello studio si ripete più volte l’idea che la cifra dei sei milioni di ebrei annientati fosse un’esagerazione. «Questo è il "dottorato" del Presidente dell’Anp. C’è da stupirsi che egli accusi Israele di compiere 50 olocausti? », ha commentato l’ambasciatore di Israele a Roma Dror Eydar. Durante la c onferenza stampa ci sono stati altri momenti di tensione tra Abu Mazen e Scholz, come quando il cancelliere ha sottolineato che non condivideva l’uso della parola Apartheid usata da Abu Mazen per descrivere la situazione nei Territori palestinesi. A elogiare invece le parole del leader, altri esponenti di Fatah. «Siamo orgogliosi di te», si legge in un post di Fatah pubblicato sui social media, secondo quanto riportato dalla stampa israeliana.

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