Nella base segreta inglese dove gli ucraini imparano a far la guerra a Putin Commento di Antonello Guerrera
Testata: La Repubblica Data: 17 agosto 2022 Pagina: 12 Autore: Antonello Guerrera Titolo: «Nella base segreta inglese dove gli ucraini imparano a far la guerra a Putin»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 17/08/2022, a pag.12, con il titolo "Nella base segreta inglese dove gli ucraini imparano a far la guerra a Putin" l'analisi di Antonello Guerrera.
Antonello Guerrera
A ogni domanda, Zakhar, poco più di 20 anni e occhi di ghiaccio azzurro, sospira sofferenza, speranza, paura. Era un ingegnere edile, «poi ho visto i russi radere al suolo le case, uccidere la mia gente, incluso il mio migliore amico. Voglio vendicarmi ». Ora per la prima volta andrà al fronte contro Mosca, nell’Est del Paese. «Certo che ho paura di morire. Ma combatterò fino all’ultimo invasore », dice sotto maschera e mimetica che ne proteggono l’identità, «i miei figli e nipoti devono vivere in un’Ucraina indipendente e prospera». Prima, però, Zakhar deve completare l’addestramento. Non in Ucraina, bensì qui, nel Regno Unito. Che proprio in questi giorni, con esercito e Marina, sta istruendo oltremanica almeno 10mila soldati di Kiev, in tre mesi. Per trasformarli in macchine da guerra contro i russi, al fronte da qua lontano quasi 2mila chilometri, dove torneranno dopo un estenuante “corso” di sei settimane. Sette giorni su sette, dalle 6 e mezza di mattina alle 23. Sinora in 2mila circa sono già rientrati a combattere in Ucraina. Eccoli, in mimetica, mentre fanno amicizia con i kalashnikov: “Caricaaaa!”, “Fuoco!”. Con l’assenso del Ministero della Difesa britannico, siamo entrati in una delle quattro basi militari segrete dove gli inglesi e le “Scots Guards” stanno istruendo centinaia di ucraini. «Ce ne sono di tutti i tipi, da 18 a 57 anni di età», ci dice il generale di brigata britannico Justin Stenhouse, «ma in media hanno tra i 20 e i 30 anni». «Questo gruppo», aggiunge il sergente Williams, «è più giovane e inesperto del precedente. La cosa più difficile? Insegnargli a tenere l’Ak-47 sempre nella posizione giusta, evitando colpi scellerati». Ma entrambi i comandanti dell’esercito di Londra, sostenuto dai militari di Canada, Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia, Svezia e Norvegia nella base, non hanno dubbi: «Queste nuove leve ucraine hanno una voglia di imparare incredibile, più dei soldati stranieri addestrati negli anni scorsi. Sono commoventi». «Attenti alle granate a terra», ci avvertono. E poi spari, fumo acre, macchine cappottate, schegge ovunque, un materasso in fiamme. In questa base del Sud-Est dell’Inghilterra, di cui non possiamo rivelare il nome per ragioni di sicurezza, è stato ricreato un intero borgo cittadino in guerra, per istruire gli acerbi soldati nella battaglia urbana. Case vere e proprie, in mattoncini o cemento, arredamento anni Ottanta, un ufficio postale, scritte in ucraino “Melitopol”. Pare il set di un film. Invece, è il campo di allenamento per gli ucraini. C’è Nick, studente di 26 anni, con «i genitori, orgogliosi, che fanno il tifo per me». Snejana, 35 anni, sposata,che dal «2015 sapeva che sarebbe finita così». Tutti col volto coperto. Stecchino in bocca, dietro le quinte si aggira uno sfuggente comandante ucraino. I soldati britannici mostrano alle reclute di Kiev come fare irruzione in un’abitazione sospetta, come liberarla, difendersi alle spalle, comunicare tra loro. «Questi sono aspetti fondamentali nella guerriglia urbana, dove i rischi sono altissimi – ci spiega il maggiore Craig Hutton – ma in questa base ci concentriamo anche su abilità di tiro, contro-esplosivi, pronto soccorso ai feriti. E aggiorniamo costantemente le tattiche di addestramento Ttp (Tactics , Techniques , Procedures ) in base alle informazioni di intelligence e ucraini dal camp»”. Alla luce dell’inossidabile sostegno del dimissionario Boris Johnson all’amico presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Londra sta donando una marea di denaro e aiuti a Kiev: sinora 2,6 miliardi di euro solo in equipaggiamento militare avanzato e armi, tra cui sistemi missilistici come gli Nlaw, ma anche Javelin e Brimstone, il cui addestramento è in un’altra base britannica. Ma ciò non basta. Perché i russi sono ancora molto forti e spietati a Est e Sud dell’Ucraina. Ora, dunque, è vitale la battaglia urbana, porta a porta. Di qui l’ennesimo impegno di Londra. Del resto, il sostegno militare britannico per l’Ucraina arriva da lontano. Sin dall’indipendenza da Mosca nel 1991, quando arrivarono le prime truppe. Poi, dopo l’invasione russa della Crimea nel 2014, è scattata l’“Operazione Orbital”: da allora, l’esercito britannico ha già addestrato quasi 23mila truppe ucraine, allora a Kiev, Odessa e Mykolaiv – artiglieria, fanteria, intelligence militare, logistica. Ma oggi più che mai. Perché la colossale resistenza degli ucraini contro Vladimir Putin passa anche di qui, in queste anonime campagne dell’Inghilterra meridionale. Dopo una lunga giornata, lasciamo la base su un van. I soldati ucraini sorridono. Ci salutano con il simbolo della vittoria. Sono felici. Ora, però, li aspetta l’ora più buia. Good luck .
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