Arthur Koestler, per saperne di più Da 'Lo Yogi e il Commissario', a cura di Nicoletta Tiliacos
Testata: Informazione Corretta Data: 11 agosto 2022 Pagina: 1 Autore: IC redazione Titolo: «Arthur Koestler, per saperne di più»
IC ha pubblicato ieri, 10/08/2022, una pagina del FOGLIO (https://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=8&sez=120&id=86753) con un articolo di Arthur Koestler da titolo "Le atrocità non credute", con una introduzione a cura del quotidiano. La riprendiamo oggi, importante per rileggere di Koestler almeno due libri: "Buio a mezzogiorno" e "Lo Yogi e il Commissario" del 1945, versione italiana del 2002, nella traduzione curata da NIcoletta Tiliacos, introduzione di Renzo Foa, ed. Liberal Libri. Un aiuto a capire oggi la guerra di Putin contro l'Ucraina.
Arthur Koestler,
Quando un giornale americano pubblicò per la prima volta, nel 1944, l’articolo che potete leggere in questa pagina, lo scrittore ungherese Arthur Koestler era da tempo fuggito dalla Germania nazista, aveva abbandonato il Partito comunista dopo le purghe staliniane, si era rifugiato a Londra scappando dalla Francia occupata e aveva già scritto quello che sarebbe diventato il suo più celebre romanzo, “Buio a mezzogiorno”. Questo testo e altri, attraverso i quali interpretava in diretta il conflitto mondiale in corso, furono raccolti poco dopo in “Lo Yogi e il Commissario”, che uscì nel 1945. “Vi si parla dell’atteggiamento degli uomini davanti alla guerra – scriveva Renzo Foa nell’introduzione all’edizione italiana del 2002 pubblicata da Liberal libri –: non tanto delle trincee e delle incursioni, non tanto di coloro che potremmo definire persone comuni, con le loro sofferenze quotidiane, con i loro atti di debolezza o con i loro gesti di coraggio, quanto piuttosto di coloro che dovevano capirne le ragioni generali, leggerne il filo, spiegarne lo svolgimento”. Il breve saggio “Le atrocità non credute” (che è anche il titolo originale alla sua prima uscita) ruota attorno al rifiuto di accettare la dimensione dell’orrore: un tema tuttora attuale, se pensiamo a certe fasi della guerra di Putin in Ucraina. Lo proponiamo qui nella traduzione curata da Nicoletta Tiliacos per “Lo Yogi e il Commissario”.