lunedi` 25 novembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






 
Diego Gabutti
Corsivi controluce in salsa IC
<< torna all'indice della rubrica
Periscopio 03/08/2022
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 03/08/2022, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.

After a week of Russian propaganda, I was questioning everything | PBS  NewsHour

Oligarca ucraino, magnate, mogul del grano, Oleksiy Vadatursky è stato ucciso l’altra notte, insieme alla moglie Raisa, da un missile russo che ha colpito esattamente la sua camera da letto nella villa di Mykolaiv. repubblica.it

Aveva detto di no [a Putin]. È stato eliminato dai russi con una classica esecuzione mafiosa […]: un avvertimento a chiunque potrebbe ricevere le stesse richieste o le ha già ricevute. Federico Fubini, Corsera.

Ora le guerre sono fatte così: non si combatte più solo tra soldati, ma anche contro la popolazione civile. Per loro [i soldati russi] sono tutti nemici: uomini, donne, bambini. E ora che sono tornati a casa, quando ammazzano qualcuno si meravigliano di dover fornire delle spiegazioni. In Cecenia non era necessario… «Mamma, hai torto», dice Oles’ka, «non tutte le persone sono uguali». Svetlana Aleksievič, Opere II («Voci»).

Putin ha colto l’occasione della sfilata delle navi per annunciare la nuova dottrina navale russa, che dichiara come minaccia principale «gli Usa con il loro desiderio di dominare l’oceano mondiale». Il documento concede alla Russia «il diritto a ricorrere alla forza in caso di esaurimento delle possibilità diplomatiche». […] Ma proprio mentre il presidente russo passava in rassegna le navi schierate a Kronstadt, alle porte di Pietroburgo, un attacco con drone a Sebastopoli ha gettato nello scompiglio la storica roccaforte della flotta. Anna Zafesova, La Stampa.

In alcune città russe i funzionari chiedono donazioni alla cittadinanza per acquistare materiali e attrezzature da inviare alle truppe d’invasione nei territori ucraini occupati. L’annuncio della raccolta fondi, riportato dal quotidiano siberiano Tajga Info, è stato pubblicato anche sui canali social Vkontakte e Odnoklassniki, ma è stato rimosso a seguito della pubblicazione dell’articolo. wired.it

Nel corso del dibattito sul mandare armi di soccorso a un popolo assediato, il governo italiano, per una direttiva dell’Unione Europea, ha deciso un aumento di spesa militare italiana del 2 per cento. I due fatti (spese militari italiane, invio di armi di soccorso agli assediati stretti senza preavviso nella morsa di un’invasione) non hanno alcun rapporto tra loro, né politico né militare. Ma per i nuovi pacifisti è stata l’occasione di una grande protesta contro l’idea di armare i disarmati. Furio Colombo, la Repubblica.

Le parti promuovono la creazione di relazioni tra deputati della Duma di stato dell’Assemblea federale della Federazione russa e l’organo legislativo della Repubblica italiana, eletti dal partito nazionale russo «Russia unita» e dal partito politico Lega nord, e anche organizzano lo scambio d’esperienze in attività legislative. Patto di cooperazione tra Lega e Russia Unita (il partito di Putin) rinnovato il 6 marzo 2022, due settimane dopo l’inizio dell’invasione.

Cavaliere e Capitano sono, per natura, mine vaganti. […] Cosa importa a Silvio chi finanzierà le pensioni minime a 1000 euro, e il veterinario per chi possiede un cane o un gatto, e le dentiere gratis per tutti, dove si troveranno questi soldi, con che coperture di bilancio, al posto di quali altre spese? Saranno cavoli della Meloni. Idem Matteo: perché dovrebbe rinunciare all’adorata «flat tax», alla «pace fiscale», alla rottamazione delle cartelle esattoriali, alla promessa di mettere 50 miliardi di soldi pubblici nelle tasche degli italiani? Ugo Magri, HuffPost.

C’è chi si attarda, come un disco rotto, a lanciare allarmi sul risorgente «fascismo». Ma il pericolo, se vince la destra, non è il Fascio. Il pericolo è lo Sfascio. Angelo Panebianco, CorSera.

Eccoli, i nuovi zombie. Quelli che dicono di aver lasciato il Movimento 5stelle in nome della responsabilità e della stabilità, ma che «lo hanno fatto solo per provare [a strappare] un altro giro in Parlamento». Il fondatore M5s li ha trasformati in figurine, annunciando l’uscita dell’«album degli zombie»: «Da oggi in tutte le edicole!» ha scritto in un post su Facebook. Niccolò Carratelli, La Stampa.

Dalle figuracce sue alle figurine degli altri. Francesco Damato, graffidamato.com.

Buoni 80 anni caro Adriano. Vissuti dalla parte giusta. Gad Lerner (un  tweet sotto la foto di Adriano Sofri).

Adriano Sofri (Trieste, 1º agosto 1942) è un assassino e opinionista italiano, ex leader di Lotta Continua, condannato a ventidue anni di carcere […] quale mandante, assieme a Giorgio Pietrostefani, dell’omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi, avvenuto nel 1972. Wikipedia.

Quando è caduto il secondo governo Conte il Presidente della Repubblica e perfino il Paese sono stati acutamente coscienti del fatto che, in materia di coalizioni, la politica aveva dato tutto ciò che poteva dare. Dopo l’alleanza giallo-verde e l’alleanza giallo-rossa, l’arcobaleno parlamentare non offriva altri colori. O si andava a nuove elezioni o si accettava a scatola chiusa un governo tecnico. Gianni Pardo, Italia Oggi.

Calenda non vuole Fratoianni, e figuriamoci Bonelli, e il veto è ricambiato, e non vuole neanche Di Maio, che non si scompone, Renzi non vuole nessuno e nessuno vuole lui, ed Enrico Letta, che vorrebbe tutti o quasi, aspetta da Calenda una parola definitiva. E rimane appeso, come è stato appeso due anni a Conte, ma anche Calenda a sua volta è appeso alla Bonino che vorrebbe il Pd e ha il simbolo (sennò Calenda deve raccogliere le firme). Alessandro De Angelis, La Stampa.

Archiviamo il concetto di «elettore razionale», un’entità mitologica che poi finisce per votare Meloni, Salvini, Grillo, Trump e Brexit. Christian Rocca, Linkiesta.

I leader italiani dichiarano la propria fedeltà alla Nato perché hanno paura degli Stati Uniti. Alessandro Orsini, il Fatto.

Non è nessuno, ma credendosi tutto, riesce a sembrare qualcuno. Roberto Gervaso.

Immagine correlata
Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT