Testata: Italia Oggi Data: 29 luglio 2022 Pagina: 10 Autore: Diego Gabutti Titolo: «Periscopio 29/07/2022»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 29/07/2022, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.
Durante le prime settimane successive allo scoppio del conflitto eravamo scioccati. Dopo Bucha, abbiamo capito che era una guerra destinata a sterminarci tutti. Una guerra di sterminio. Olena Zelenska, Vogue.
[Mitridate VI Eupatore] odiava ferocemente Roma, la politica romana, la cultura romana, l’economia romana, la tassazione romana. Nella primavera dell’88 avanti Cristo ordì un enorme complotto, riuscendo a uccidere tutti i romani presenti nelle città dell’Anatolia e nelle isole dell’Egeo. In un solo giorno, secondo gli storici antichi, furono trucidati ottantamila o centoquarantamila romani. Pietro Citati, scomparso il 28 luglio 2022.
Sul manifesto c’è una bambina sorridente e bionda, vestita con i colori di Mosca. Questi cartelli sono un preludio al referendum che Mosca starebbe organizzando nella regione per dichiararne l’indipendenza oppure direttamente l’annessione, come fece con la Crimea nel 2014. […] Sui muri di Kherson compaiono però anche altri manifesti, e dicono: «Occupanti, andatevene, o vi aiuteranno gli Himars a farlo». […] I lanciarazzi americani hanno cambiato il corso della guerra. Micol Flammini, il Foglio.
Otto minuti prima della mezzanotte italiana, le 22.52 in Ucraina, il ponte Antonivskyi a Kherson si è illuminato con quelli che, nelle trincee ucraine, sono apparsi come fuochi d’artificio. All’alba è stato chiaro che una delle principali vie di rifornimento dei russi nei territori occupati del Sud era ormai inutilizzabile. […] «Ora i russi imparino a nuotare». Monica Perosino, La Stampa.
Una prima nave dovrebbe lasciare l’Ucraina con un carico di grano, ma l’equipaggio sostiene che è troppo pericoloso. Hanno paura di essere colpiti dai missili russi, dopo quello che è successo sabato scorso: la Russia ha bombardato il porto di Odessa meno di ventiquattr’ore dopo la firma del patto che vieta di colpire navi e porti per permettere l’esportazione del grano ucraino. E ha detto che poteva perché ha colpito obiettivi militari, che è come dire bombardiamo quello che vogliamo. Oleksiy Melnyk, analista del Centro Razumkov di Kiev (Daniele Raineri, la Repubblica).
Secondo documenti d’intelligence, a fine maggio Oleg Kostyukov, importante funzionario dell’ambasciata russa, domanda a un emissario di Salvini se i suoi ministri sono «intenzionati a rassegnare le dimissioni dal governo Draghi». Lasciando quindi agli atti un interesse fattuale di Mosca alla «destabilizzazione» dell’Italia. In quei giorni Salvini e M5S stanno scatenando l’offensiva contro l’allora premier con la campagna d’opinione e la risoluzione parlamentare che punta a chiedere il no all’invio delle armi in Ucraina. Jacopo Iacoboni, La Stampa.
Enrico Letta definisce «inquietanti» le rivelazioni della Stampa e annuncia che il Pd «porterà il caso» al Copasir, il comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. HuffPost.
In politica estera abbiamo assistito a tentativi d’indebolire il sostegno del governo all’Ucraina e di fiaccare la nostra opposizione al disegno del presidente Putin. Mario Draghi, 20 luglio 2022 (editorialedomani.it)
Ammesso – e non necessariamente concesso – che Vladimir Putin abbia commesso malevole azioni che poteva evitare, il fatto è che i rimedi proposti «dall’Occidente serio» appaiono, alla prova di ogni evidenza, peggiori del male. Franco Battaglia, La Verità.
Un poster che riproduce il vessillo della X Flottiglia Mas e una foto del suo comandante, il golpista Junio Valerio Borghese, [è] affisso in bella mostra nella sede di Fratelli d’Italia a Civitavecchia. La Stampa.
Conte corre da solo con i 5Stelle. E Grillo, dopo 18 mesi di impegno indefesso per affossarli, pare minacci di fare finalmente qualcosa per loro: andarsene. Marco Travaglio, il Fatto.
Giuseppe Conte ha seguito alla lettera, fin da quando era Presidente del Consiglio, i consigli e le indicazioni di Marco Travaglio e dal mattino alla sera si è trovato prima fuori da Palazzo Chigi, poi senza soldati e senza futuro e da ieri anche senza più la copertura di Beppe Grillo. Alessandro Sallusti, il Giornale.
I grillini, che si sono frantumati come un vetro in tutte le direzioni, ci lasciano personaggi come Grillo, che pensa di incarnare tutta la storia italiana nella sua strana e indecifrabile persona. Furio Colombo, la Repubblica.
Renzi e i suoi non possiamo prenderli. Ho già dei problemi a far digerire a una parte del mio elettorato il fatto che non andremo con i 5stelle, figuriamoci con Renzi. Enrico Letta.
I progressisti siamo noi. Giuseppe Conte.
Al momento Pd e 5 Stelle corrono separati, ma se dopo le elezioni, per governare, dovessero servire i voti (o per meglio dire, i seggi) dei grillini, Zingaretti potrebbe rappresentare la carta coperta per [un eventuale] campo largo tra un centrosinistra a matrice Pd e i pentastellati. Marco Antonellis, Italia Oggi.
Quando due partiti sono d’accordo su qualcosa, in genere è qualcosa di sbagliato. G.K. Chesterton.
Ci dev’essere pure un’età in cui diventi adulto e pensi che se qualcuno è così scarso da doverti dire «brutta cicciona» il problema è suo e non tuo. Ci dev’essere un’età in cui ti fa ridere l’idea di somigliare più a un pinguino del Madagascar che ad Alain Delon periodo Gattopardo. […] Poi è arrivato Brunetta, e adesso è solo questione di tempo. Entro la fine della campagna elettorale, Renzi frignerà perché qualche vignettista l’ha ritratto coi nei, Calenda farà un comizio al bioparco e con l’occhio lucido confermerà la sua stima ai pinguini usati per irriderlo, e Gasparri chiederà una bandierina del pride che rappresenti l’identitarismo strabico. Invece di far passare la suscettibilità alle femmine, l’abbiamo contagiata ai maschi. Brunetta direbbe: l’abbiamo sdoganata. Guia Soncini, Linkiesta.
Qui, fra l’indifferenza degl’italiani, giace l’Italia. Roberto Gervaso.