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La Repubblica Rassegna Stampa
28.07.2022 'Le tue parole degne di Goebbels'. La fedelissima abbandona Orbán
Cronaca di Anais Ginori

Testata: La Repubblica
Data: 28 luglio 2022
Pagina: 4
Autore: Anais Ginori
Titolo: «'Le tue parole degne di Goebbels'. La fedelissima abbandona Orbán»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 28/07/2022, a pag.4, con il titolo " 'Le tue parole degne di Goebbels'. La fedelissima abbandona Orbán", la cronaca di Anais Ginori.

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Si dimette una delle più strette collaboratrici di Viktor Orbàn, in protesta contro il discorso fatto da leader ungherese sulle presunte incompatibilità delle migrazioni con la “razza europea”. «Non so come non fai ad accorgerti che il tuo è un discorso in puro stile nazista » ha scritto Zsusza Hegedus in una lettera aperta al premier, annunciando di non voler più lavorare con lui dopo oltre vent’anni di sodalizio. Le posizioni estremiste delcapofila dei sovranisti d’Europa, punto di riferimento per Matteo Salvini e Giorgia Meloni, sono ormai motivo di imbarazzo anche nella sua cerchia di fedelissimi. Hegedus, che è ebrea, accusa Orbàn di aver oltrepassato la retorica anti-Islam per sfociare nel razzismo conclamato quando sabato ha parlato a un gruppo di sostenitori, in una regione della Romania che ospita una grande comunità ungherese. Criticando il “flusso” di migranti in Ungheria, Orbàn ha sostenuto che i popoli europei dovrebbero essere liberi di mescolarsi tra loro ma che se succede con i non europei si creaun «mondo di razza mista». Secondo il leader ungherese, sarebbe questo l’obiettivo della «sinistra internazionalista ». «Siamo disposti a mescolarci l’uno con l’altro, ma non vogliamo diventare popoli di razza mista », ha aggiunto il premier citando le battaglie medievali del diciassettesimo secolo contro l’invasione dell’Impero Ottomano. «Il discorso che hai pronunciato è una tirata puramente nazista degna di Joseph Goebbels» commenta Hegedus nel messaggio in cui ufficializza le sue dimissioni. Ricordando di essere nata appena un anno dopo la fine dell’Olocausto, l’altafunzionaria del governo di Budapest ha aggiunto di voler smettere di difendere Orbàn perché non è «ne’ razzista né un’estremista di destra ». Il leader ungherese è sembrato fare uno spiacevole riferimento alle camere a gas naziste quando ha criticato il piano dell’Ue per ridurre la domanda di gas del 15%, in seguito alla guerra in Ucraina e alle sanzioni contro la Russia. «Il passato mostra il know-how tedesco in materia » ha osservato con dubbio gusto. Le sue parole hanno fatto scandalo in Ungheria dove i nazisti uccisero più di mezzo milione di ebrei,molti dei quali ad Auschwitz. «Siamo tutti diversi, le nostre pelli sono diverse, le nostre lingue, le nostre culture, le nostre fedi. Eppure facciamo tutti parte della stessa razza, la razza umana. Il razzismo è un’invenzione politica velenosa» ha commentato il vice presidente della Commissione Ue Frans Timmermans. In difesa di Orbàn ha parlato invece Zoltan Kovacs, ministro delle comunicazioni a Budapest, accusando «l’élite dei media mainstream » di interpretare male ciò che ha detto il leader rieletto qualche mese fa per un nuovo mandato.

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