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Italia Oggi Rassegna Stampa
27.07.2022 Periscopio 27/07/2022
A cura di Diego Gabutti

Testata: Italia Oggi
Data: 27 luglio 2022
Pagina: 10
Autore: Diego Gabutti
Titolo: «Periscopio 27/07/2022»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 27/07/2022, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.

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Angelo Panebianco

Forse abbiamo venduto troppo presto la pelle dell’orso. Gli elementi di debolezza delle democrazie su cui [le autocrazie] scommettono non sono una loro invenzione, esistono realmente. Le società aperte sono vulnerabili. È anche vero che proprio i principii di libertà su cui si fondano sono il loro punto di forza: rendono il loro modo di vita più attraente di quello consentito dalle potenze autoritarie. […] Ma anche le potenze autoritarie hanno, oltre che vistose debolezze, punti di forza, il principale dei quali è che non devono rendere conto a nessuno di crimini e misfatti. Angelo Panebianco, CorSera.

Stalin arrivò al potere presentando idee meravigliose. Parlava del bisogno di fraternità, di uguaglianza, di pace. Vladimir Putin.

Ci sono oggi molte persone che idealizzano Stalin. Anche agli scolari oggi dicono che Stalin era un dirigente efficiente. Questa formula idiota dell’era Putin è trasmessa ai nostri figli. Nadežda Tolokonnikova, membro del gruppo punk rock Pussy Riot.

[Bucha, quattro mesi dopo]. L’immagine di Yablonska Street lastricata di morti ha fatto il giro del mondo; sono nella memoria collettiva le persone giustiziate con le mani legate dietro la schiena; abbiamo visto il filmato di un gruppo di uomini che camminano in fila indiana fino al luogo dell’esecuzione e abbiamo visto l’orrore delle fosse comuni. Giusi Fasano, CorSera.

Il messaggio di Putin non è rivolto soltanto ai popoli sotto le bombe, è rivolto anche alle istituzioni internazionali: tutte le chiacchiere che voi occidentali fate sul diritto e su cosa si può fare o non fare in guerra, tutte le discussioni sui diritti umani non valgono nulla, non servono a nulla. Questo dice Putin. […] Putin non vuole soltanto terrorizzare i cittadini di Odessa, ma anche dirci che non gli importa nulla dei nostri stupidi accordi, delle Nazioni Unite o delle nostre regole. Putin fa così, cerca sistematicamente di disfare i nostri legami, i nessi che ci tengono insieme come occidente. Anne Applebaum (Paola Peduzzi, il Foglio).

Giuliano Ferrara ha fatto outing: «No Meloni, no Salvini, no Berlusconi, io voterò Pd». Contemporaneamente Francesca Pascale, ex compagna di Silvio Berlusconi e neo-sposa della cantante Paola Turci, ha dichiarato: «Se vincono le destre subito via dall’Italia». Mi ha colpito che i due abbiano per certi versi una storia simile: pur non avendo lavorato un giorno in vita loro [??] sono diventati milionari grazie alla generosità di Silvio Berlusconi e adesso sputano nel piatto dove hanno banchettato. Alessandro Sallusti, Libero.

Maria Stella Gelmini lascia Forza Italia? Prenda uno Xanax! Renato Brunetta lascia Forza Italia? Nano! Giuliano Ferrara annuncia che vota Pd? Sputa nel piatto dove ha mangiato! Francesca Pascale dice che andrà via dall’Italia se vincono le destre? Rinunci piuttosto ai soldi che ha ricevuto. Elio Vito, HuffPost.

Lui nerovestito, lei (Marta Antonia Fascina, deputata al Parlamento!) bianca anche nel biondo dei capelli e nel colorito cereo, tutt’intorno i cortigiani, intenti all’ascolto. Sembra un fotogramma del Padrino. Corrado Augias, la Repubblica.

No a una donna sola al comando, rischiamo d’oscurare il programma. Antonio Tajani, AskNews

[A proposito di premiership:] per Azione/+Europa il candidato presidente del Consiglio non può essere Letta. Forzare su questo punto chiuderebbe immediatamente la discussione. Carlo Calenda (Giovanna Vitale, la Repubblica).

[Ma torniamo a Giorgia Meloni,] che è molto di destra, e che ha nel suo partito qualche nostalgico, ma non è fascista, o non più di tanti altri: di fascismo, inteso come rigetto delle regole della liberaldemocrazia, se ne trova in tutti i partiti. Per esempio, col suo dittatore-comico (ormai malridotto), se ne trova parecchio nei 5stelle. Mattia Feltri, La Stampa.

Congratulazioni a Viktor Orbán per la straordinaria vittoria elettorale. […] Per anni lo hanno attaccato per le sue politiche a difesa dei confini, ma nessuno lo ha ringraziato per aver accolto centinaia di migliaia di profughi ucraini. Giorgia Meloni, 4 aprile 2022 (Ansa).

Gli ungheresi non intendono mescolarsi con altre razze. Viktor Orban, La Stampa.

Il fatto delle leggi razziali è stata la peggiore colpa d’un leader, Mussolini, che per tanti altri versi aveva fatto bene. Silvio Berlusconi, 27 gennaio 2013, giornata della memoria.

Putin ha annunciato la chiusura dell’Agenzia Ebraica in Russia, l’Agenzia, la «Sochnut» che divenne il primo governo di Israele: nata nel 1923, divenne nel 1948 il primo governo di Ben Gurion; tiene insieme nel mondo il bandolo della diaspora, laica e religiosa, del ritorno in Israele del popolo ebraico. Fiamma Nirenstein, il Giornale.

Se Berlusconi fosse stato gay, nessuno lo avrebbe toccato nemmeno con un dito. Berlusconi è sotto processo perché gli piacciono le donne. Vladimir Putin.

[Caro Marco], ci conosciamo e stimiamo. […] Troviamo il modo di sommare le forze. Lo sbarramento al 10% è alla nostra portata, e comunque le liste passerebbero col 3%. Di fronte alla violenza e arroganza del potere possiamo reagire con una somma di forze. La gente ci vuole uniti. Simone Di Stefano, ex co-Duce di Casa Pound, a Marco Rizzo, segretario generale del Partito comunista.

Era dal 1970, quando Adriano Sofri scambiò i moti di Reggio Calabria per l’inizio della rivoluzione proletaria e lanciò la sua Lotta Continua di estrema sinistra in aiuto al senatore neofascista Ciccio Franco (da non confondere con l’omonimo duo comico) per battere Catanzaro come capoluogo della neonata Regione Calabria, che non si assisteva a un tale marasma rossobruno. Mauro Suttora, HuffPost.

L’imbecille totale è preferibile a chi mette la furberia al servizio della stupidità. Roberto Gervaso.

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Diego Gabutti

italiaoggi@class.it

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