Toh, guarda che si rivede ! Anche Famiglia Cristiana sposa il tristemente noto sentimento antisraeliano di Igor Man
Testata: Famiglia Cristiana Data: 07 febbraio 2003 Pagina: 29 Autore: Igor Man Titolo: «La guerra in Irak vista da Tel Aviv»
Che sorpresa! Famiglia Cristiana sposa la firma di antica ostilità con Israele, Igor Man, e lo pubblica a fanfare spiegate.
La guerra dell'America all'Irak è solo l'ennesima occasione che si presenta al giornalista per dar voce al suo già tristemente noto sentimento antisraeliano. Ed è proprio il settimanale cattolico Famiglia Cristiana, che non ha mai perso un'occasione per criticare duramente e spesso fuori luogo Israele, il suo governo e il suo primo ministro, ad ospitare l'articolo di Igor Man.
Riportiamo alcuni stralci dell'articolo dove le opinioni personali del giornalista si fondono con una visione storica dei fatti "rivista" e "corretta" e che trova nello Stato di Israele il suo perfetto capro espiatorio. Ormai soltanto un miracolo potrebbe evitarci la grande sciagura. Ma il tempo dei miracoli passò come diceva padre Pio, angustiato dalla guerra di Corea. Dovremmo pertanto rassegnarci alla guerra preventiva. Che, va detto subito, è un cavallo di ritorno: il first-strike l'ha praticato già, e per primo, con successo, Israele; tranne che nella guerra del Kippur. Ma se per Israele, circondato da cento milioni di arabi, attaccare per primo è stato (è) l'unico modo per scongiurare l'annientamento (sia pure teorico, vista la pochezza araba) Ancor prima della sua costituzione come Stato, Israele fu attaccato da cinque paesi arabi che volevano la sua distruzione ("butteremo a mare tutti gli ebrei"); da allora Israele ha sempre lottato per la sua sopravvivenza e ci vuole davvero molto, molto coraggio per dire ad un popolo di circa 6.000.000 di abitanti che è solo "teoria" la volontà di annientarli che proviene da più di 100 milioni di arabi!! Una volontà di annientamento che ancor oggi gli israeliani sentono sulla loro pelle. Tale problema non riguarda gli Stati Uniti. Washington vuole debellare il terrorismo islamico, l'Irak di Saddam è solo la prima tappa d'una guerra che finirà solo allorché l'asse del male sarà stato distrutto.Osservazione di metodo: è saggio attaccare Saddam senza aver prima raffreddato l'atroce miniguerra tra palestinesi e israeliani? Primo: difficile definire "miniguerra" un conflitto che ha provocato in ambito israeliano più di 700 vittime fatte a pezzi e centinaia di feriti e fra i palestinesi un numero ancora più alto. Secondo: chi, secondo Igor Man, dovrebbe raffreddare la suddetta miniguerra? Gli americani ci hanno provato molte volte, insieme a Sharon e prima con Barak, ma ogni volta le luci dei riflettori si spostavano sul faccione contrito di Arafat che "condannava" ? ovviamente a parole - l'ennesimo feroce attentato. Sharon tornava a casa a seppellire i morti israeliani fatti a brandelli dai kamikaze che Arafat continuava imperterrito a finanziare.
C'è poi il rischio di un coinvolgimento di Israele che ha visto appena ieri il trionfo elettorale di Sharon. Gli israeliani lo hanno votato non perché non amino la pace, ma perché "in guerra ci vuole un guerriero": Mitzna non lo è, Sharon invece sì. Gli israeliani lo hanno votato pensando "alla pace" non alla guerra, lo hanno votato per il suo programma, per mille motivi ma non certo perché è un "guerriero"!La maggioranza degli israeliani vuole la pace. Ma i palestinesi sotto il dominio di Arafat possono esprimersi liberamente ? E perchè a Igor Man non viene in mente di scriverlo ? Nella prima guerra del Golfo, Bush padre costrinse Israele a non reagire ai missili di Saddam. Questa volta riesce difficile immaginare che Sharon se ne stia in ogni caso buono.
Non ci addentriamo in una disamina dettagliata delle due situazioni, quella attuale e quella del 1991 in quanto troppo diverse fra loro. Vorremmo solo suggerire al giornalista che nel 1991 il fronte arabo era schierato con l'America e un intervento di Israele avrebbe avuto conseguenze politico/militari molto gravi; nel 2003 il mondo arabo è in gran parte contro l'odiato occidente e vede nell'America e nello Stato di Israele i primi obiettivi da distruggere. Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare il proprio parere alla redazione di Famiglia Cristiana. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilate spedita.