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Libero Rassegna Stampa
31.01.2003 Un macabro torneo di calcio
come l'uso della morte suicida entri anche nei campi sportivi

Testata: Libero
Data: 31 gennaio 2003
Pagina: 13
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: «Torneo di calcio kamikaze nei territori»
Un torneo di calcio per ricordare i terroristi suicidi ?
Nei territori palestinesi sotto la giurisdizione dell'Anp può succedere
questo e altro. Un siffatto torneo infatti si sta giocando da qualche
settimana e lo hanno chiamato "Torneo Memorial degli shahid": si sta
svolgendo a Tulkarem, città che negli ultimi mesi ha fornito alla "causa"
almeno una trentina di attentatori suicidi.
La macabra scoperta l'ha fatta l'osservatorio Palestinian Media Watch
dell'infaticabile Itamar Marcus, un uomo che con la sua opera di
controinformazione ha fatto per Israele e la causa dell'antiterrorismo
sicuramente di più persino degli omicidi selettivi dei capi di Hamas e della
Jihad ordinati dai vari governi. Il Palestinian Media Watch dava anche
conto della grottesca cronaca del quotidiano ufficiale
dell' Autorità Nazionale Palestinese "Al Hayat Al Jadida" :
"...nel campo di calcio scolastico Abd Al Majid Tia di Tulkarem, alla
presenza del preside Jamat Ayat, il dirigente e membri del comitato
sportivo, è iniziato il Torneo Memorial degli Shahids di Tulkarem...con la
partecipazione di 7 squadre di primo livello, che sono state intitolate ad
altrettanti "shahid" che hanno dato la loro vita per redimere la patria..
Isam, il fratello dello shahid Mahmud Marmash (autore del massacro della
Pasqua ebraica a Netanya nel marzo 2002, ndr) consegnerà le coppe."
I nomi delle squadre in lizza sono i seguenti: Abed Al Basset Odeh ( il nome
del terrorista che portò in Israele l'altro shaid che uccise insieme a sè
29 israeliani a Netanya il 27 marzo 2002); Raed Carmi (comandante della
Brigate dei Martiri di Al Aqsa di Tulkarem); Wajdi Al Hatab (il ragazzo che
chiese che fossero distribuiti dolci ai suoi amici dopo la sua morte); Tarek
Abu Safaka (autore di un attacco terroristico lo scorso 10 febbraio, con tre
civili uccisi); Tarek Alqato (attivo nella Brigate dei Martiri di Al Aqsa);
Mahmud Marmash ( il terrorista suicida di Netanya) e Husam Al Hamshari".
Non si conoscono i premi in palio, ma, come avrebbe detto De Coubertin,
"l'importante non è vincere, ma partecipare". Agli attentati.




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