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Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 09/07/2022, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.
Vladimir Putin I paesi occidentali sono responsabili della morte dei civili nelle repubbliche del Donbass e in altre parti dell’Ucraina, dove il regime di Kiev sta usando le armi fornite dall’Occidente contro i civili soprattutto a scopo intimidatorio. Sergej Lavrov, ministro degli esteri russo (Giampiero Di Santo, Italia Oggi). In Ucraina non abbiamo ancora cominciato a fare sul serio. Vladimir Putin. Da quando è iniziata la guerra sono stato testimone d’una lunga, disgustosa catena di gesti di «lealtà» da parte [dell’apparato]. Ti ritrovi a comunicare, lavorare e parlare con persone che discutono su come colpirebbero con una bomba nucleare Washington DC. Facevo notare che gli Stati Uniti si sarebbero vendicati, e loro rispondevano: «No, non lo farebbero mai, se la farebbero nei pantaloni, ci supplicherebbero di fare la pace». È qui il bivio: puoi perdere il senno come queste persone o puoi preservare una forma di sanità mentale. Boris Bondarev, diplomatico russo a Ginevra, dimissionario (Franco Bechis, Italia Oggi). 61 anni, manager legato a Gazprom, Yury Voronov è stato trovato a galleggiare nella piscina della sua lussuosa villa, con una pallottola in testa. Vicino a lui c’era una pistola. È l’ottavo manager o imprenditore russo trovato misteriosamente ucciso dall’inizio dell’anno, il terzo a San Pietroburgo. Voronov dirigeva un’impresa di logistica titolare di vantaggiosi contratti con Gazprom nell’Artico. Maurizio Stefanini, Libero. Un articolo delle leggi memoriali approvate all’indomani dell’occupazione della Crimea nel 2014 commina fino a cinque anni di carcere (cinque anni!) a chiunque […] «diffonda informazioni scientemente false sulle attività dell’Urss durante la Seconda guerra mondiale». […] Il 24 febbraio scorso, immediatamente dopo l’attacco all’Ucraina, è stata aggiunta una clausola […] che vieta «qualunque tentativo volto a mettere sullo stesso piano le azioni dell’Unione Sovietica e della Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale». Ernesto Galli Della Loggia, CorSera. Manda cento volte al diavolo chi dice che Kolyma era diversa da Auschwitz. Danilo Kiš, Homo poeticus. Per me, cresciuto all’aria aperta, dove la luce non era oscurata dagli orrori della religione e non c’era nulla da temere, la Russia rossa ha troppi aspetti deplorevoli. Non sono pronto a un credo che non si fa problemi a eliminare la libertà e la sicurezza dalla vita di tutti i giorni, e che usa in modo deliberato le armi della persecuzione, della distruzione e del conflitto internazionale. Come posso ammirare un governo che spende milioni a casa propria per subornare spie in ogni gruppo e famiglia, e all’estero per seminare scompiglio? John Maynard Keynes, Qualche impressione sulla Russia. La guerra contro la libertà delle persone e delle idee è già stata persa nel 1989 dall’URSS e riproporla 30 anni dopo appare velleitario e suicida. Giovanni Cagnoli, Linkiesta. La stragrande maggioranza della leadership repubblicana ha deciso che conviene convalidare la favola [del broglio elettorale] perché altrimenti non c’è speranza d’essere rieletti da una base di votanti che crede a tutto quel che dice Trump. […] Questa totale immoralità è parte della vera tragedia americana. Nel lontano agosto 1974, i senatori repubblicani Hugh Scott e Barry Goldwater, già candidato alle presidenziali del 1964, si recarono alla Casa Bianca per comunicare al presidente Nixon che la maggior parte dei senatori repubblicani lo avrebbero condannato se il processo di impeachment causato dalle rivelazioni dello scandalo Watergate fosse andato avanti. Fu questo verdetto espresso in privato dai leader del suo partito che convinse Nixon a dare le dimissioni. E oggi? Dove sono gli eredi di Scott e Goldwater nel partito repubblicano? Paolo von Schirach, Linkiesta. Vi sono due verità fondamentali su Boris Johnson. La prima è che è come Silvio Berlusconi, ma non ha i suoi soldi: i suoi strumenti politici sono l’ottimismo, i sorrisi, le battute, la sua qualità principale è sapersi vendere bene. […] La seconda verità è che, come Donald Trump, ha dimostrato scarso interesse reale per il governo rispetto alla vittoria in sé. A Johnson mancano le competenze di base o la serietà per governare bene, e per tirarsi fuori dai guai ricorre quindi alle menzogne. Bill Emmott, La Stampa. Penso che una volta mi sia stata offerta cocaina, ma io ho starnutito in modo che non mi salisse nel naso. In effetti, poteva essere zucchero a velo. Boris Johnson. [Boris Johnson:] un Berlusconi spettinato. Francesco Merlo, la Repubblica. [Roma]. Nessuno si sorprende più della presenza dei gabbiani, e nemmeno dei cinghiali. Ai Parioli ne è comparso uno che gli abitanti hanno soprannominato «Putin», sia per la stazza, sia per la paura che incute. Nicola Mirenzi, HuffPost. A una rigenerazione [populista] della politica dovrebbe guardare con interesse anche la sinistra. Sbagliano i suoi dirigenti a mettere tutti i populismi nello stesso calderone. […] Continuare a parlare di populismo, assecondando la retorica semplicistica e modaiola di certa stampa, oltre a essere inutile, crea solo confusione. Giandomenico Crapis, il Fatto. L’unica strada per il M5s è pensare alla difesa dei più poveri. Titolo del Fatto. Un paese teledipendente deve aspettarsi di venire strumentalizzato da demagoghi e dittatori. Walter Cronkite. Pessimista: chi teme il meglio. Roberto Gervaso.
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