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Italia Oggi Rassegna Stampa
05.07.2022 Periscopio 05/07/2022
A cura di Diego Gabutti

Testata: Italia Oggi
Data: 05 luglio 2022
Pagina: 10
Autore: Diego Gabutti
Titolo: «Periscopio 05/07/2022»
Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 05/07/2022, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.

Ucraina, Kiev assediata. Chi è Vitali Klitschko, il sindaco pugile che  combatte i russi - Esteri
Vitaly Klitschko, sindaco di Kiev

Dico che il mondo è una lega di birbanti contro gli uomini da bene, e di vili contro i generosi. Giacomo Leopardi, Pensieri.

Ma lei lo sa che In Ucraina ci sono 5 centrali nucleari? Una di queste, la più grande d’Europa, quella di Zaporizhzhia, è stata colpita da un missile russo che ha provocato un incendio. Se l’incendio avesse innescato un’esplosione del reattore, avremmo avuto una tragedia nucleare molto più grande di Chernobyl, che avrebbe potuto causare un disastro in grado di colpire chiunque nel mondo. Vitaly Klitschko, sindaco di Kiev (HuffPost).

Putin non vuole semplicemente conquistare, sconfiggere e annettersi l’Ucraina, vuole distruggerla e annientarla come identità culturale e umana. Alfonso Berardinelli, il Foglio.

Amnesty International ha fatto notare che il 30 giugno il teatro di Mariupol, diventato rifugio di migliaia di persone, in fuga con i loro bambini, è stato deliberatamente centrato dai russi con bombe a grappolo, mentre nello stesso tempo dieci missili avevano preso di mira l'area residenziale di Lysychansk dove si sono rifugiate quindicimila persone in fuga. Furio Colombo, la Repubblica.

[Mosca, dal nostro inviato]. Negoziato, accordi, reciproche concessioni sono parole nuovamente sparite dai vocabolari di molti leader occidentali e anche questo viene notato in Russia. E chi non aveva mai creduto a Putin oggi inizia a farlo. Alessandro Di Battista 1, il Fatto.

Da quando è iniziata la guerra, in Russia è stata chiusa una radio, è stato censurato un canale televisivo, il giornale che fu di Anna Politkovskaja è stato costretto a sospendere le pubblicazioni [e] Navalny, il principale oppositore del regime, è chiuso in un carcere di massima sicurezza, dove ogni giorno è sottoposto a un’attività altamente rieducativa: passare ore e ore seduto sotto un ritratto di Putin. Nicola Mirenzi, HuffPost.

Mi è sempre parso che mi avreste condotta in qualche luogo dove vive un enorme ragno cattivo, grande come un uomo, e che saremmo stati lì tutta la vita a guardarlo e a temerlo. Fëdor Dostoevskij, I demoni.

La domanda non è se in Russia ci sarà una svolta in senso occidentale, ma quando ci sarà e se sarà in grado di rompere l’andamento ciclico che caratterizza da secoli la storia russa. Se, cioè, riuscirà ad affermarsi un nuovo Stato russo in stile europeo o se, dopo un paio di generazioni, il paese volgerà di nuovo le spalle all’Occidente per ripiombare nell’introspezione e nella xenofobia. Bengt Jangfeldt, L’idea russa.

Oggi la sinistra [d’antan] non esiste più: ma potrebbe essere il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte a rivendicarne l’eredità politica indicando una via diversa da quella consacrata dal vertice Nato. Non la via binaria dello scontro tra civiltà, ma quella d’una decostruzione dei blocchi dall’interno (innanzitutto ridando fiato a una prospettiva europea non schiacciata sul dominio americano, e dunque opponendosi in Parlamento all’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia). [«Via binaria» e «decostruzione». Mica no]. Tomaso Montanati, il Fatto.

Furibondo, amareggiato e stanco, il Garante e fondatore inveisce dal suo blog contro «i traditori», quelli che «talvolta possono tendere perfino a sentirsi eroi, ma soltanto agli occhi di qualche compare». Luca De Carolis, il Fatto.

«Le cose che ha detto a me Grillo le aveva già raccontate ai parlamentari. Non ho svelato nulla di segreto, non sono un pettegolo e non faccio politica. Tra galantuomini la riservatezza è fondamentale [e] non avrei mai fatto quell’intervista se Grillo non avesse già detto tutto ai deputati e ai senatori. Inoltre, Conte ha dichiarato che Grillo aveva parlato delle pressioni di Draghi anche a lui, ben prima che [ne parlassi io]. Domenico De Masi.

Su me e Draghi dicono cazzate… Beppe Grillo.

Traditore sommo e ineguagliabile è Beppe Grillo: ha tradito sé stesso, ha tradito gli elettori, ha tradito (ricambiato) i suoi parlamentari e se oggi continua a parlare di tradimento e a sentirsene vittima, è perché […] vive la fedeltà e il tradimento come una questione personale: o sei con me o sei contro di me, o mi sei grato o sei un ingrato. Parla di fedeltà e di tradimento […] come ne hanno parlato Silvio Berlusconi e tanti altri, cioè in un’accezione politica tribale, nella quale non contano le idee, la discussione, il dissenso, ma l’appartenenza o l’estraneità alla schiera del Principe. Alla lunga, Conte è soltanto un suo scialbo imitatore. Mattia Feltri, HuffPost.

Se Conte lasciasse il governo di Draghi per mettersi in gioco a sinistra e rischiare, allora io sarei disposto a dare una mano. Michele Santoro.

Il segno distintivo dell’uomo è la mano: lo strumento col quale fa tutto ciò che è male. George Orwell.

Conte ha molto da perdere […] con un gesto che gli varrebbe gli applausi di Razov ma l’isolamento nell’Occidente democratico. […] Ci vuole il fisico per rompere. E nel campo stretto della protesta e dell’estremismo, contro tutto e tutti, c’è chi ha il fisico più di lui. E infatti Di Battista sie portato avanti col lavoro volando a Mosca. È un attimo passare dal Conticidio al «Consuicidio». Alessandro De Angelis, La Stampa.

[Mosca, dal nostro inviato]. Per certi versi i russi sono molto più «europei» di quanto non lo siano gli inglesi. Alessandro Di Battista 2, il Fatto.

Qualche settimana fa [il vicesegretario Pd] Provenzano aveva spiegato al Manifesto che «servono interventi d’emergenza, estendere i bonus per luce e gas, tagliare gli abbonamenti al trasporto pubblico contro il caro carburante, bloccare i canoni di affitto» aggiungendovi la questione dei salari «che vanno sostenuti, a partire da quelli più bassi». […] Ma dove trovare i soldi per tutto questo ben di Dio? Mario Lavia, Linkiesta.

[Be’,] a che serve il popolo se non per cavarne dei soldi? Oscar Wilde, Vera o i nichilisti, Feltrinelli.

Ho visto un binario morto che aspettava di essere sepolto. Roberto Gervaso.

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Diego Gabutti

italiaoggi@class.it

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