Il Consiglio per i Diritti Umani dell'Onu ha approvato un nuovo rapporto che condanna Israele per qualsiasi cosa. È probabile che il Consiglio per i Diritti Umani cambi presto nome in "Consiglio per i Diritti Umani contro Israele"
Carissima Deborah, sono meravigliato della vostra meraviglia la sua e di Fiamma. Non ho mai creduto agli accordi di Abramo, né, ultimamente, ai tentativi (e gli aiuti dati agli ucraini)delle autorità israeliane di intervenire nel conflitto, che ci fosse stato un cambio di passo nei confronti di Israele. Per loro Israele rimane l'invasore al pari della Russia , nessuno a parte noi ,si accorgerà degli sforzi di Israele di uscire dall'isolamento. Le scuse che Putin si è affrettato di porre a tutto Israele (dovute e sincere),non hanno contribuito a mettere buona luce. Non sembra strano che la persona al giorno d'oggi più detestata del pianeta,sia l'unica che abbia sempre avuto un rapporto onesto e leale con Israele? PS Dalla risposta ad un lettore, deduco che ha cambiato idea su che cosa significhi la spianata. Qualche anno fa mi rispose che il Tempio di Gerusalemme era la knesset. Non c'è alcuna soluzione se non quello che ne preveda la ricostruzione ,le misure e i particolari sono ben descritte da Ezechiele. Saluti
Luigi
Gentile Luigi, probabilmente io mi sarò espressa male o lei avrà compreso una cosa per l’altra perchè io non posso avere mai detto che il Tempio di Gerusalemme fosse la Knesset che ne è il Parlamento. Il Monte del Tempio, quello che lei chiama “spianata” è il sito del Tempio costruito da re Salomone che fu distrutto dai Romani, insieme all’antica Gerusalemme. Non credo che la ricostruzione del terzo Tempio sia possibile, né che Israele pensi di poterlo fare, è solo un sogno irrealizzabile di alcuni visionari. Gli accordi di Abramo, al contrario di quello che lei pensa, funzionano benissimo e i rapporti tra Israele e i paesi arabi firmatari sono ottimi. Le scuse di Putin a Israele per le frasi deliranti di Lavrov, ministro degli Esteri russo, erano dovute per mantenere rapporti civili tra i due paesi. Sia Israele che la Russia, entrambi coinvolti nella guerra in Siria, (Israele per difendersi, la Russia per mantenere il potere nella guerra civile) hanno tutta la convenienza ad avere rapporti diplomatici anche se al momento non proprio amichevoli. Un cordiale shalom
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Gentile redazione, Ennesima infamia dell''ONU, rivoltante! Per non parlare delle innumerevoli bufale che circolano sui social, come quella del 17enne palestinese Sami Abu Diak, lasciato morire nelle carceri israeliane senza poter vedere un'ultima volta i genitori. Notizia completamente inventata, il giovane 'palestinese' della foto è in realtà un attore americano vivo e vegeto, Jan Nelson. E di tali porcheria se ne contano a centinaia. La domanda è 'cui prodest'? E non riesco a trovare una risposta, scadagliando la storia degli ultimi due millenni, non trovo una risposta. Perché proprio gli ebrei devono essere l'eterno capro espiatorio, la macchia umana, dell'intero pianeta? Un abbraccio sconsolato,
Maria Sole
Gentile Maria Sole, La sua sconsolata domanda “cui prodest” potrebbe avere mille risposte che alla fin fine si condensano in una sola: antisemitismo! Odio contro gli ebrei che ai nostri giorni significa antisionismo e anche terzomondismo. L’antisionismo è ritenere gli ebrei indegni di avere una terra tutta per loro, l’antica Terra dei Padri e delle Madri di Israele. Il terzomondismo è solidarietà per i paesi considerati terzo mondo nella falsa convinzione che chi è povero, o passa per tale, come nel caso dei palestinesi, debba per forza essere anche buono e innocente. I palestinesi sono grandi attori e immensi manipolatori senza contare che la Taqiyya, l’arte del mentire, è insita nell’animo islamico. Questo si sposa perfettamente con i sentimenti occidentali, filopalestinesi, terzomondisti e visceralmente antisemiti. Noi ebrei siamo considerati ricchi e potenti quindi, automaticamente, da odiare e, naturalmente, colpevoli nei confronti dei palestinesi ritenuti poveri e arretrati. Che questi ultimi siano letteralmente ricoperti dai miliardi che il mondo elargisce ai loro capi è irrilevante; che tutti quei soldi siano usati per le armi, per il terrorismo e per ingrossare il conto bancario di chi comanda, è irrisorio e marginale. Quello che conta sono le eterne lamentazioni e le innumerevoli menzogne cui il mondo vuole credere per poter incolpare, sempre e comunque, l’ebreo fra gli stati, Israele. Un cordiale shalom