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La Repubblica Rassegna Stampa
27.06.2022 G7 anti-Putin
Cronaca di Tonia Mastrobuoni

Testata: La Repubblica
Data: 27 giugno 2022
Pagina: 12
Autore: Tonia Mastrobuoni
Titolo: «La mossa anti-Putin. Il G7 propone un tetto al prezzo del petrolio»

Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 27/06/2022, a pag. 12, con il titolo "La mossa anti-Putin. Il G7 propone un tetto al prezzo del petrolio", il commento di Tonia Mastrobuoni.

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Tonia Mastrobuoni

Ucraina: la cautela del G7 — L'Indro

Alla prima sessione di lavoro del G7, Mario Draghi non ha usato mezzi termini. «Mettere un tetto al prezzo dei combustibili fossili importati dalla Russia ha un obiettivo geopolitico», ha scandito il presidente del Consiglio italiano davanti agli altri capi di Stato e di governo del ‘caminetto dell’Occidente’. Perché ccorre «ridurre i nostri finanziamenti a Mosca, eliminare una tra le principali cause dell’inflazione» e cancellare «per sempre» ladipendenza dalla Russia. Ma non solo un tetto al prezzo del gas. La novità rilevante al G7 organizzato sulle montagna bavaresi, infatti, è la seguente: la proposta di un ‘price cap’ sul petrolio, planata sul tavolo dei ‘Sette grandi’ per le insistenze degli americani, che ha convinto finalmente la Germania. Nel suo primo bilaterale del summit, il padrone di casa, il cancelliere Olaf Scholz ha incontrato il presidente americano Joe Biden, che è sembrato incoraggiarlo ad assumere la postura più dura verso la Russia assunta sin dall’inizio da Washington: «Putin ha scommesso sin dall’inizio sul fatto che la Nato e il G7 si sarebbero spaccati. Ma non è accaduto e non accadrà». E dopo la convergenza della Germania con il resto della Ue sul via libera alla richiesta dell’Ucraina di aderire alla Ue, Berlino sembra riallinearsi con i partner occidentali anche sulla necessità di una linea più rigorosa sull’energia. Tanto che nel comunicato finale, secondo un’anticipazione diBloomberg, ci sarà un impegno a «a fornire sostegno finanziario, umanitario, militare e diplomatico e a stare al fianco dell’Ucraina fino a quando sarà necessario ». Oggi è previsto il videocollegamento dei Sette grandi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Ma nelle riunioni a porte chiuse non si è parlato solo di petrolio. Quando Draghi ha accennato nel suo discorso alla necessità di introdurre un limite anche al prezzo del gas, Emmanuel Macron lo ha sostenuto con forza. «Dobbiamo essere più coraggiosi», ha detto il presidente francese. In altre parole, Roma punta nel comunicato finale ad accompagnare un eventuale impegno su un tetto al prezzo del petrolio anche a un accenno al gas e potrà contare sul sostegno di Parigi. Per l’Italia, conferma una fonte presente agli incontri, il “price cap” sul greggio continua a essere considerato il cavallo di Troia per un tetto al prezzo del gas, proposto dall’Italia. Del nodo energetico si è parlato ieri sera, ma intanto dalla Germania sono arrivati - per la prima volta - segnali positivi sull’ipotesi di limitare il prezzo del greggio. A maggio, al G7 finanziario nello Schleswig-Holstein, Berlino aveva respinto la proposta di Washington per il timore che Vladimir Putin chiudesse del tutto i rubinetti del gas. Ma a microfoni spenti glisherpa del Cancelliere si sono spinti già sabato notte a sostenere che ci sono “buoni motivi” per insistere sul “price cap”. Le soluzioni che il G7 sta valutando per applicare il tetto passano infatti attraverso il coinvolgimento delle assicurazioni - tutte occidentali - che coprono i rischi del trasporto via nave del greggio.

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Volodymyr Zelensky

L’idea, avanzata dagli americani, è che siano le compagnie a imporre il limite ai prezzi. Ma secondo una fonte governativa i francesi hanno espresso qualche dubbio sulla fattibilità diuna misura del genere, che obbligherebbe le compagnie a conoscere ogni dettaglio dei carichi navali che vengono assicurati nel complesso. Alla vigilia del G7, Biden e il primo ministro britannico Boris Johnson hanno anche annunciato che uno degli obiettivi del vertice sarà quello di concordare un embargo totale all’importazione dell’oro proveniente dalla Russia. Un modo, secondo Johnson, di colpire «direttamente gli oligarchi russi e la macchina da guerra di Putin». Peraltro il premier britannico avrebbe criticato Macron per i suoi tentativi di mantenere un filo di dialogo con Mosca. «Qualsiasi tentativo di risolvere il conflitto ora causerà solo un’instabilità duratura», ha scandito, aggiungendo che il rischio è quello di dare a Putin «la licenza di manipolare sia i Paesi sovrani che i mercati internazionali in perpetuo».

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