Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Una storia importante e poco conosciuta La storia della Brigata Ebraica che combattè in Italia contro i tedeschi durante la seconda guerra mondiale
Testata: L'Opinione Data: 28 gennaio 2003 Pagina: 3 Autore: Dimitri Buffa Titolo: «Una brigata ebraica liberò l'Italia dai nazifascisti»
Riportiamo un articolo di Dimitri Buffa pubblicato su L'Opinione martedì 28 gennaio 2003. Quanti hanno una buona informazione sul fatto che una brigata partigiana composta solo da cittadini ebrei partecipò attivamente alla resistenza liberando metà dell'Emilia Romagna? Nel giorno della memoria dell'Olocausto, tra studenti corrotti da libri di testo come il Camera Fabietti, non sarà inutile ricordare questo aneddotto della storia della liberazione. Gli ebrei sotto il mandato britannico in Palestina chiesero ripetutamente dallo scoppio della II Guerra Mondiale di partecipare ai combattimenti con proprie truppe e con un proprio corpo di ufficiali. Questa richiesta venne ripetutamente ostacolata e soltanto nel 1944, per volontà personale di Winston Churchill, che nacque ufficialmente la Brigata Ebraica inquadrata dal parlamento britannico all¹interno dei "buffs", reggimento inglese composto prevalentemente da truppe non inglesi. Si trattava in realtà un battaglione di fanteria corazzata composto da 5000 effettivi . Dopo la costituzione e un periodo di addestramento in Egitto, l¹unità fu fatta sbarcare a e risalì la penisola italiana lungo il versante adriatico. La Brigata Ebraica fu impegnata in furiosi combattimenti in Romagna lungo la zona d¹operazioni corrispondente allo sfondamento della Linea Gotica- e in particolare operò nella Valle del Senio, vicino a Imola, dove portò a termine uno dei pochi assalti frontali di tutto il fronte italiano con le baionette sguainate.
Questo scontro fu una delle battaglie più cruente e sanguinose di tutta la campagna d¹Italia e a tutt¹oggi non sono stati ancora identificati con certezza i luoghi dove si sono registrate le perdite più numerose. Per commemorare tutti i caduti di questa operazione, è stata posta un¹apposita lapide presso il cimitero militare di Piangipane. La Brigata Ebraica ha poi attivamente partecipato alla Liberazione delle più importanti città della Romagna, tra le quali Ravenna, Faenza, Russi, Cotignola, Alfonsine e Imola.
Della Brigata facevano parte anche alcuni paracadutisti, che vennero lanciati oltre le linee nemiche dei rispettivi paesi d¹origine, affinché organizzassero la resistenza, in particolare tra gli ebrei.Tra questi combattenti, si sono registrate numerose imprese di grande eroismo. Molti componenti di questo particolare reparto furono catturati, torturati e uccisi, come accadde ad Enzo Sereni, fondatore del Kibbutz Givat Brenner, uno dei più importanti in Israele. Con il termine delle operazioni militari la Brigata Ebraica si impegnò nell¹opera di assistenza agli orfani e agli ebrei scampati all¹Olocausto che volevano andare in Israele. Quest¹opera fu svolta prevalentemente alle frontiere Nord-Est d¹Italia, nella zona del valico del Tarvisio, dove venivano accolti i profughi e si organizzavano materialmente i trasporti verso lo Stato di David. Molti membri della Brigata Ebraica, infine, estesero la propria zona di accoglienza e assistenza fino al Nord Europa. Nel dopoguerra sono state innumerevoli le storie di viaggi verso la Terra Promessa da parte degli ebrei (il più famoso tra i quali è forse quello della nave Exodus). Probabilmente però il primo viaggio di questo tipo fu quello della nave Fede a La Spezia, il 19 aprile 1946, con le truppe inglesi che cercarono strenuamente di evitare la partenza dell¹imbarcazione per rimpatriare i superstiti in Germania. Gli uomini della Brigata Ebraica organizzarono la protesta attraverso uno sciopero della fame dei profughi ammassati sulla nave alla fonda nel porto. La cittadinanza italiana s¹indignò a tal punto per il divieto, tanto da costringere le autorità Alleate a far partire la nave, che intanto era stata rinominata Dov Hos, per Israele. In Italia a distinguersi tra gli ufficiali responsabili di questo corpo armato ci fu soprattutto Johanan Peltz, che negli scorsi giorni è stato ospite a Bologna dell'Associazione Italia - Israele e del Partito radicale locale, non di certò dei comunisti che inondano di retorica ogni anno il giorno in cui si commemora l'entarta dei russi ad Auschwitz (27 1 2945). Peltz era arrivato in Israele nel 1935 da Kielce in Polonia, dove gli era stata negata l¹ammissione all¹Università perché era ebreo. Al secondo anno all¹Università di Haifa lasciò gli studi per entrare nella polizia a cavallo. Ferito a una gamba mentre combatteva dei terroristi arabi vicino al Mar Morto (esistevano già all'epoca quando Arafat neppure era nato o quasi), fu costretto a dimettersi dal servizio. Nonostante questo, dopo l¹inizio della Seconda Guerra Mondiale insistette per arruolarsi nell¹esercito inglese, dove divenne ufficiale con il grado di sottotenente. Più tardi fu assegnato al reggimento di fanteria "Buff" e poi alla Brigata Ebraica. Sulle rive del Senio (vicino a Bologna), Peltz guidò i suoi uomini in un assalto con le baionette sguainate in una delle rarissime battaglie alla luce del giorno di tutta la Seconda Guerra Mondiale. Per questo fu promosso capitano. Inviato al confine di Tarvisio fu assegnato al controllo dei profughi di guerra che arrivavano in Italia dall¹Est Europa, tra i quali vi erano molti ebrei sopravissuti all¹Olocausto. I membri della Brigata si attivarono quindi per recuperare gli orfani e i profughi e mandarli in Israele. Johanan Peltz comandò un battaglione nella settima brigata dell¹esercito israeliano nella guerra d¹indipendenza del 1948, e concluse la sua carriera nell¹esercito come ufficiale istruttore. Invitiamo i lettori di informazionecorretta.com ad inviare il proprio plauso alla redazione dell'Opinione. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.