giovedi` 05 dicembre 2024
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Lo dice anche il principe saudita Bin Salman: Khamenei è il nuovo Hitler


Clicca qui






Corriere della Sera Rassegna Stampa
26.06.2022 In Ucraina si lotta per l'Europa intera
Intervento di Andriy Yermak, capo dello staff di Zelensky

Testata: Corriere della Sera
Data: 26 giugno 2022
Pagina: 9
Autore: Andriy Yermak
Titolo: «'Se prevarrà la Russia crollerà anche l’Europa. A voi Grandi chiediamo: continuate coi sacrifici'»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 26/06/2022, a pag.9, con il titolo "Se prevarrà la Russia crollerà anche l’Europa. A voi Grandi chiediamo: continuate coi sacrifici" l'analisi di Andriy Yermak.

Andriy Yermak: Ukraine expects an end to aggression and withdrawal of  Russian troops from Ukrainian territory | odessa-journal.com
Andriy Yermak

Ucraina. L'Europa è debole perché non ha un'anima - Tempi

Quando la Russia ha invaso il mio Paese, la sua leadership è rimasta sorpresa dall’unità e dalla determinazione dell’Ucraina e dei suoi alleati occidentali. Il Cremlino credeva che il suo esercito potesse marciare fino a Kiev in pochi giorni e dichiarare vittoria. Sbagliava. Le forze armate ucraine e il suo popolo hanno difeso le nostre terre con un coraggio straordinario, tanto che le generazioni future rimarranno colpite leggendo ciò che scriveranno gli storici. La Russia si è stupita anche per il sostegno fornito dai nostri alleati, che hanno capito che questo conflitto è un punto di svolta nella storia contemporanea. Dubito fortemente che la Russia pensasse che l’Occidente avrebbe imposto misure punitive alle sue agenzie governative, alla sua banca centrale, alle banche statali e private, alle società statali e ai tanti individui che hanno sostenuto la macchina dei crimini di guerra del Cremlino. I risultati sono stati incoraggianti. La settimana scorsa il governatore della banca centrale ha riferito che il 15% del Pil russo è a rischio. Il capo del più grande istituto di credito del Paese ha anche avvertito che potrebbe volerci più di un decennio perché l’economia russa torni ai livelli del 2021. Mi rendo conto che queste misure hanno un costo elevato per i nostri amici e alleati. So che i popoli del Nord America e dell’Europa stanno soffrendo a causa di questa guerra. So che la gente è preoccupata e si chiede se si potrà permettere di fare il pieno all’auto, di sfamare la famiglia o di riscaldare la casa il prossimo inverno. Li ringrazio per il loro sacrificio. Se la Russia prevarrà, la sicurezza dell’Occidente e l’ordine internazionale, basato sulle regole che esso sostiene, andranno in frantumi. La Russia non si fermerà se le sue forze armate avranno successo in Ucraina. Se la Russia prevarrà, questo conflitto non si limiterà ai confini del mio Paese: si estenderà inevitabilmente ai territori della Nato. Lo dico chiaramente ai miei amici occidentali riuniti oggi al G7. Possiamo sconfiggere la Russia ora con sanzioni su larga scala e un maggiore sostegno militare all’Ucraina. Oppure prepararci a sconfiggerla in una guerra più grande in un secondo momento, con costi molto più elevati per l’economia globale e le democrazie di tutto il mondo. Per porre fine a questo conflitto, abbiamo bisogno di una parità militare con la Russia, ovvero fornire all’Ucraina l’opportunità di resistere a un’aggressione convenzionale e di rendere il costo di tale aggressione inaccettabile. Al di là dei combattimenti, anche l’impatto delle sanzioni non è stato decisivo. La Russia deve essere ulteriormente tagliata fuori dal sistema finanziario occidentale. Dall’inizio della guerra l’acquisto di gas e petrolio da parte dei nostri alleati ha inviato più denaro alla Russia che all’Ucraina. Abbiamo bisogno di sanzioni energetiche rafforzate per ridurre questi profitti. E di sanzioni individuali più decise: gli oligarchi non dovrebbero più poter cedere beni ai propri figli. Tutte le banche statali russe devono sentire la forza delle sanzioni. Avete visto tutti lo stupro, il massacro e il trasporto di massa del mio popolo in siti oscuri all’interno della Russia. Identificate la Russia come sponsor del terrorismo di Stato e inseritela nella lista nera della Financial Action Task Force. Molte istituzioni occidentali non hanno ancora dismesso le loro partecipazioni in rubli o titoli russi. Abbiamo anche bisogno di trasparenza nella divulgazione delle informazioni in modo che si rafforzi la pressione pubblica e del mercato sulle aziende che trattano con la Russia. Una volta terminata la guerra, l’Occidente dovrà usare i beni russi sequestrati, tra cui centinaia di miliardi di dollari di riserve della banca centrale di Mosca, per la ricostruzione dell’Ucraina. È importante anche svelare una falsità attualmente diffusa dalla campagna di disinformazione russa: la crisi finanziaria che si sta sviluppando a livello globale è il risultato della loro guerra illegale, non delle sanzioni occidentali. È il blocco russo di Odessa e di altri porti ucraini che sta causando una crisi del mais e del grano nei paesi in via di sviluppo. La Russia non si fa scrupolo a osteggiare le forniture di cibo causando innumerevoli morti. L’attuale leadership russa capisce solo il potere. Quanto più aggressiva e completa sarà la risposta occidentale, tanto più rapidamente finirà questa guerra. Se la Russia percepisce la debolezza dei nostri alleati, se crede che loro non sosterranno o non aumenteranno il loro sostegno, questo sarà un via libera per continuare il massacro.

Per inviare al Corriere della Sera la propria opinione, telefonare: 02/ 62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


lettere@corriere.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT