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Corriere della Sera Rassegna Stampa
23.06.2022 Battaglia sul Mar Nero
Cronaca di Lorenzo Cremonesi

Testata: Corriere della Sera
Data: 23 giugno 2022
Pagina: 4
Autore: Lorenzo Cremonesi
Titolo: «Kiev attacca la raffineria russa e punta sull’affondo a Kherson»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 23/06/2022, a pag.4, con il titolo "Kiev attacca la raffineria russa e punta sull’affondo a Kherson" l'analisi di Lorenzo Cremonesi.

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Lorenzo Cremonesi

Russia-Ukraine war: List of key events, day 104 | Russia-Ukraine war News |  Al Jazeera

Obbligare il nemico a combattere su più fronti per indebolire la sua direttiva d’attacco principale nel Donbass. Ridotti a malpartito dopo due mesi di scontri difficili e lente ritirate nelle regioni orientali del Paese, oltreché preoccupati dalla ripresa dei colpi sparati contro Kharkiv, i comandi ucraini fanno tesoro dell’esperienza guadagnata nella prima fase vincente della guerra attorno a Kiev in marzo-aprile e cercano di dividere le forze russe. Si spiegano così la concentrazione di truppe nel settore di Kherson, ma anche le operazioni nel Mar Nero, assieme ai bombardamenti intensi sulle regioni separatiste filorusse di Donetsk, che nell’ultima settimana hanno causato alcune decine di vittime civili, e persino gli attacchi coi droni sulle raffinerie e gli impianti petroliferi a Novoshakhtinsk, a nord di Rostov, in territorio russo, dove a essere colpito sarebbe stato un impianto di una società legata (secondo la Tass) a Oksana Marchenko, la moglie dell’oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk, agli arresti in Ucraina con accuse di alto tradimento. Il blitz più sofisticato riguarda il bombardamento contro Zmiinyi, meglio nota come l’«Isola dei Serpenti». I dettagli sono pochi e scarni.

Death toll from Kramatorsk missile strike rises to 57, Ukraine official  says | Reuters
Kramatorsk

Secondo il portavoce ucraino della regione meridionale, Vladislav Nazarov, l’attacco sarebbe avvenuto il 21 giugno causando danni molto ingenti: di fatto la guarnigione russa locale sarebbe ormai incapace di azioni belliche efficaci. L’Isola rappresenta un punto strategico fondamentale per il controllo del traffico marittimo verso Odessa e gli altri porti della costa a occidente della Crimea. I commando russi l’avevano catturata già nei primi giorni di guerra, ma negli ultimi tempi non riescono più a rifornirla. Il 17 giugno i missili ucraini avevano affondato la nave russa Vasily Bekh, che stava trasportando uomini, armi e mezzi per cercare di rafforzarla. Nel contesto di queste stesse attività, il 20 giugno, sempre le bombe ucraine forse sparate da droni hanno centrato la piattaforma per l’estrazione del gas Boyko Tower, posta nel Mar Nero un centinaio di chilometri da Odessa e a 150 dalla costa della Crimea. Pare che tra gli operai russi 7 siano dispersi, 3 feriti e almeno 94 siano stati evacuati. Sulla piattaforma avvolta dal fumo restano una quindicina di soldati russi. Ma è sulla regione di Kherson che adesso si concentrano le speranze ucraine di alleviare la pressione sulle loro truppe prese di mira ogni giorno dagli intensi tiri delle artiglierie pesanti nel Donbass. L’area a nord-ovest della Crimea fu tra le prime a venire occupata dalle unità russe in avanzata già a marzo. Nei piani di Putin l’offensiva avrebbe dovuto continuare sino a Odessa e quindi al confine con la Moldavia per occupare tutta la regione costiera, ma venne fermata prima di Mykolaiv. Da circa una settimana gli ucraini hanno ripreso l’iniziativa guadagnando territorio e oggi appaiono attestati a 15 chilometri a ovest di Kherson. Ieri le loro forze speciali sono riuscite a riprendere il controllo del villaggio di Kisielovka. Ma l’intera operazione decollerà soltanto quando da Zaporizhzhia le unità del comando sud minacceranno Melitopol, snodo cruciale di collegamento tra la zona di Mariupol, la Crimea e Kherson. Se gli ucraini riuscissero a prenderlo, le brigate russe attestate a Kherson dovrebbero ripiegare. A creare loro problemi dovrebbero aggiungersi le attività di guerriglia partigiana, che già da qualche tempo stanno prendendo di mira i collaborazionisti locali e chiunque lavori con i russi. Ieri è rimasto ferito in un attentato Iuri Turulov, il sindaco di Chernobayvka, dove si trova l’aeroporto regionale.

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