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Libero Rassegna Stampa
28.01.2003 Intervista a Fiamma Nirenstein
Fiamma Nirenstein spiega come non sia sufficiente ricordare la Shoah e ci ricorda come i pacifisti di oggi siano uguali a quelli degli anni '30

Testata: Libero
Data: 28 gennaio 2003
Pagina: 7
Autore: Dimitri Buffa
Titolo: «EUROPA INDIFFERENTE AL NUOVO ANTISEMITISMO»
Riportiamo l'intervista di Dimitri Buffa a Fiamma Nirenstein pubblicata su Libero martedì 28 gennaio 2003.
Fiamma Nirenstein, giornalista de "la Stampa " esperta in questioni
mediorientali coglie bene il tentativo della sinistra di sganciare la
memoria dell'Olocausto dalla situazione attuale di ebrei e israeliani un po'
in tutto il mondo. E lo spiega ai lettori di "libero".

Serve davvero questa giornata della memoria ogni 27 gennaio?
"Premetto che ritengo doveroso e molto positivo che venga commemorato
l'Olocausto con la giornata della memoria. Perchè a scuola non si insegna
mai abbastanza ai ragazzi cosa fu la Germania nazista e quale fu la
vigliaccheria europea nel non combatterla.."

Anche allora i pacifisti fecero danni?
"Ah non c'è dubbio..ma quello che volevo sottolineare è che fa rabbia questo
tentativo della sinistra di tenere distinto l'anti semitismo di ieri e
quello di oggi, arrivando a giustificare il terrorismo suicida contro
Israele.."

Anche tu noti questa riluttanza ad agganciare Israele alla Shoà?
"Certo, quello che stupisce e fa male è proprio questa riluttanza di
paragonare la memoria degli orrori del passato e del nazismo con gli
episodi di antisemitismo che accadono ormai ovunque in Europa e in Italia.
E' stupefacente che l'Europa intera ieri non abbia gridato contro la
risorgenza di questo antisemitismo dentro i suoi stessi confini per non
parlare di quello ormai istituzionalizzato all'interno di quasi tutti i
paesi arabi.."

Cioè?
"Ovunque uno metta il dito sulla carta geografica d'Europa si può imbattere
in episodi di boicottaggio contro gli ebrei, come nelle Università inglesi e
francesi in cui non si vuole più fare lavorare accademici e studenti
israeliani. L'unione dei musicisti inglesi ha proposto di espellere
dall'Inghilterra i musicisti israeliani.. in Olanda i supermercati non
espongono prodotti israeliani.. c'è un attacco a tutti i simboli ebraici,
scuole ebraiche, cimiteri, bandiere di Israele, sinagoghe.. esattamente come
nella Germania degli anni '30 prima della famigerata notte dei cristalli.. "

Per non parlare del mondo arabo?
"Già. Sempre nell'indifferenza dell'Europa, dei cosiddetti pacifisti e degli
antiamericani, siamo a livello di vero e proprio nazismo. Si va dai sermoni
degli imam che il venerdì in Arabia Saudita e in altri paesi arabi invitano
a uccidere gli ebrei, alla tv egiziana che manda 40 puntate di un serial che
si chiama "Cavaliere senza cavallo" liberamente ispirato ai Protocolli dei
Savi di Sion, al ministro siriano Mustafà Atlas che scrive un libro in cui
dice che non c'è dubbio che gli ebrei mangiano il pane azzimo impastato con
il sangue dei gentili..e diventa un best seller in tutto il Medio Oriente. E
tutto questo senza che un solo politico europeo senta il dovere di dire una
parola."

Non rischia questa data del 27 gennaio di diventare un contentino agli
ebrei, un po' come l'8 marzo per le donne?
" No, questo no. Diciamo che la sinistra ama lavarsi la propria coscienza,
mascherando il proprio antisemitismo, che esiste e di cui se ne parlava fin
dai tempi dello stalinismo. E come lo fa questo mascheramento? Affermando
che in realtà si tratta di critica a Israele e di essere contro la politica
di Sharon. Ma qui diventa palese l'inganno: perchè mai allora tali critiche
dovrebbero consistere - come nella quasi totalità dei casi consistono - in
spudorate menzogne e disinformazione? Perchè si mettono sullo stesso piano i
terroristi e i soldati dell'esercito regolare di uno stato? Perchè si parla
in tv di rappresaglie quando invece si tratta di operazioni antiterrorismo
per smantellare fabbriche di armi? Perchè i terroristi diventano militanti o
miliziani..?"
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