Riprendiamo da ITALIA OGGI di oggi, 21/06/2022, "Periscopio" a cura di Diego Gabutti.
Winston Churchill
Abbiamo finito d’invidiare i francesi per il loro sistema elettorale a doppio turno combinato con il presidenzialismo? Francesco Damato 1, graffidamato.com.
I Cinque Stelle si spaccano, il governo italiano scricchiola e la Russia esulta. Parlare di Italia che si divide è come invocare la crisi di governo. L’ambasciatore Razov […] non può farlo apertis verbis – rischierebbe l’espulsione; l’agente moscovita Razov manovra per incoraggiarla. Stefano Stefanini, La Stampa.
Giggino ’o atlantista. Marco Travaglio.
Sarebbe una grande riforma della politica se il senno potesse essere sparso tanto facilmente e rapidamente quanto la follia. Winston Churchill.
L’Occidente è in crisi, l’Unione europea ha perso la propria sovranità, la Russia sta resistendo alle sanzioni e vincerà, l’Ucraina è uno Stato che non esiste: in quattro ore di discorso, Putin ha dipinto al Forum economico internazionale di Pietroburgo il suo quadro geopolitico. Ormai ogni apparizione in pubblico del leader russo sembra finalizzata ad alzare il livello di minaccia. Ha menzionato le atomiche – «tutti devono sapere che le abbiamo e che le useremo in caso di pericolo» – e le pretese territoriali: «L’Unione Sovietica era la Russia storica». Anna Zafesova 1, La Stampa.
[Henry Kissinger e Noam Chomsky chiedono all’Ucraina di rinunciare a parti del territorio]. Naturalmente sono entrambi consapevoli che il governo di Kiev rivendica la propria integrità territoriale. Quindi stanno auspicando un negoziato che passi sopra la testa degli ucraini. Mi sembra un’idea moralmente e politicamente inaccettabile. Michael Walzer (Giuseppe Sarcina, Corsera).
I tuoi comandanti sono scappati e ti hanno abbandonato. Zelensky ha tradito anche te. L’aiuto non arriverà mai. Chi resiste è destinato a morire. L’unico modo per sopravvivere è scappare o arrendersi. Salva la tua vita. Radio Victory, stazione filo-russa disponibile su radio FM in zona di guerra.
In mezzo all’Europa c’è un delirante che vorrebbe farsi Dio e stermina un popolo. Massimo Recalcati, larepubblica.it.
La doccia fredda allo sfogo di propaganda [di Putin] è arrivata niente meno che dall’ospite d’onore che condivideva con Putin il palco del Forum: il presidente del Kazakhstan Kassym-ZhomaTokaev ha dichiarato che il suo Paese si rifiuta di riconoscere i separatisti filorussi del Donbass, in nome dei quali, a sentire il Cremlino, bisognava lanciare la guerra. Anna Zafesova 2, La Stampa.
Anche i più distratti si sono accorti che le forze armate russe hanno invaso diverse aree dell’Ucraina, che non hanno nulla a che fare con il Donbass, e che hanno bombardato tre quarti dell’Ucraina distruggendo abitazioni civili, scuole, ospedali, infrastrutture civili, e uccidendo, al 16 giugno 2022, 4.509 civili ucraini, di cui 294 minori, ferendone altri 5.585, secondo i dati dell’agenzia dell’Onu per i diritti umani (UN Human Rights Office). Massimiliano Di Pace, HuffPost.
Il Supremo mi ha parlato. Beppe Grillo.
Anziché le tavole della Legge, il novello Mosè [Beppe Grillo] brandisce un articolo sull’evoluzione nei processi riproduttivi che sembra scritto da Medvedev dopo quattro giri di vodka e solo nelle ultime righe virava verso la chiarezza: nessuna eccezione al limite del doppio mandato. Massimo Gramellini, il Corriere.
Chi si è accomodato sulle poltrone non è Di Maio, ma Conte. All’improvviso, si è trovato in campo nella Champions League e adesso è in tribuna e rosica da morire. Chi si è accomodato nelle stanze del potere senza passare per le urne è Giuseppe Conte, ha lottizzato le partecipate pubbliche, ha lottizzato la Rai, ha fatto cose strane con l’America di Trump… e adesso viene a dirci che le stanze del potere gli fanno schifo? Gli fanno schifo perché non è più lì, finché c’è stato gli piacevano assai e non vede l’ora di tornarci. Il problema è che non ci tornerà più! Alessandro Sallusti, Otto e mezzo.
La fine dei 5stelle diventerà un fenomeno di studio per i posteri, come l’epilogo dell’«Uomo qualunque» [quasi ottant’anni fa]. Ormai è una guerra di tutti contro tutti. L’ex premier contro Giggino Di Maio, ma pure Beppe Grillo che la pensa diversamente da Casaleggio, mentre il Dibba imperversa sull’uscio. Augusto Minzolini, il Giornale.
Nelle prossime ore andrò in Russia. Scriverò reportage per Il Fatto Quotidiano e girerò un documentario. Alessandro Di Battista, la repubblica.it.
Matteo Salvini [«un vero leader» per Silvio Berlusconi] è stato fregato addirittura da Alessandro Di Battista nella pratica d’acquisto di un biglietto aereo per Mosca senza dover passare per l’ambasciata russa. Francesco Damato 2, graffidamato.com.
Non è facile dare conto di un simile dibattito. [È] giusto prendere in considerazione l’accusa rivolta da Meloni a Letta di dire «sì all’abisso della morte» (davvero si può discutere seriamente, in un dibattito politico, dell’abisso della morte?) o le proteste di Conte dinanzi all’accusa di essere «un antiatlantista e antieuropeista» (lui che fino a pochi anni fa si definiva orgogliosamente populista e sovranista) o ancora le critiche di Di Maio, quello che voleva il referendum sull’euro e andava a braccetto con i gilet gialli, sul rischio di «disallineare» l’Italia dalle sue alleanze tradizionali: Nato e Unione europea? Francesco Cundari, Linkiesta.
Lei non può immaginare quanto io non sia irremovibile nelle mie idee. Ennio Flaiano.
Bianca Berlinguer: «Professor Orsini, io tutta questa sua presenza in giro nelle televisioni, non la vedo...» Orsini: «Certo, sto in televisione molto meno di altri». L’Espresso.it.
Per fermare la prossima pandemia, basta arrestare Bill Gates. Davide Barillari, 5stelle, consigliere regionale Lazio.
Com’è pesante la conversazione della gente leggera! Roberto Gervaso.