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Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



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Il Foglio Rassegna Stampa
16.06.2022 La Cina non mollerà la Russia
Editoriale

Testata: Il Foglio
Data: 16 giugno 2022
Pagina: 3
Autore: la redazione del Foglio
Titolo: «La Cina non mollerà la Russia»
Riprendiamo dal FOGLIO di oggi, 16/06/2022, a pag.3 l'editoriale "La Cina non mollerà la Russia".

Russia and China open cross-border bridge as ties deepen | Reuters

Il presidente cinese Xi Jinping ha avuto un’altra conversazione telefonica con il presidente russo Vladimir Putin. Durante la conversazione, come riportato dal ministero degli Esteri cinese, Xi si è congratulato per i successi del rapporto tra Mosca e Pechino. Solo alla fine del comunicato si fa un riferimento “alla situazione in Ucraina” (non alla “guerra”, secondo la prassi linguistica adottata dalla Cina, la stessa della Russia), e Xi avrebbe sottolineato ancora una volta che Pechino vuole giudicare la situazione in modo indipendente: “Tutte le parti dovrebbero spingere per arrivare a una soluzione adeguata della crisi ucraina in modo responsabile”. Quello che è chiaro, almeno dalla comunicazione di quest’ultima telefonata, è che la Cina non ha nessuna intenzione ancora né di allontanarsi dalla Russia economicamente, né di condannare l’instabilità provocata da Mosca.

China–Russia relations - Wikipedia

La versione russa della telefonata è simile nella sostanza, ma diversa nei dettagli. Xi avrebbe detto a Putin che “sono legittime” le azioni della Russia “volte a proteggere gli interessi nazionali di fronte alle sfide esterne alla sua sicurezza” e particolare risalto si dà alla decisione di Pechino di ampliare la collaborazione con Mosca nei settori colpiti dalle sanzioni: energia, finanza e industria. L’amicizia tra i due leader è di comodo, finora la Cina non ha mai preso le distanze dalla Russia, ha cercato anzi di aiutarla, o di sfruttarla, senza però incorrere lei stessa nelle sanzioni occidentali. In Russia sanno che per quanto poco, storicamente, la Cina possa essere un alleato di cui fidarsi, ora è l’unico alleato possibile. I due paesi, tanto diversi, hanno almeno una cosa in comune: un nemico, l’occidente. E si stanno dando una gran mano, finora senza successo, nel tentativo di rivoltare l’ordine mondiale a guida americana. C’è una data che mette in guardia sia Mosca sia Pechino: il 29 giugno, quando a Madrid si terrà un summit Nato dal sapore rifondativo. Si parlerà di Russia e di Cina, e per la prima volta parteciperà un primo ministro giapponese.

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