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IC7 - Il commento di Daniele Scalise
Dal 29 maggio al 5 giugno 2022
E’ di volta in volta una posa, un vizio, un’abitudine ma anche un metodo. Applicato con ostinata disinvoltura e con sfacciata soddisfazione, adottato ed esibito con fare innocente, il doppio standard si è ossificato nel corpaccione del discorso occidentale trovando ospitalità nelle apparizioni televisive o sulle pagine dei giornali fin dentro le conversazioni banali in spiaggia o attorno a una tavola. Una decina di anni fa la sociologa Chiara Saraceno descrisse i danni della doppia morale cattolica in un saggio sfavillante, argomentato e severo - ‘Cittadini a metà’ - imputando alla doppia morale cattolica buona parte della responsabilità del degrado etico e civile degli ultimi decenni del nostro Paese. Il danno di un ragionamento che pretende di giudicare con criteri diversi situazioni simili e concede alla propria ‘parte’ attenuanti e innocenze quando non addirittura diritti assoluti e indiscutibili sta nella sua pervasività ma soprattutto nella sua compiaciuta comodità.
Frederic Leclerc-Imhoff Chiunque si occupi e preoccupi di antisionismo/antisemitismo sbatte il muso pressoché quotidianamente contro questo metodo scellerato e indiscusso che avanza fiero come la chiglia di una nave in mezzo ai marosi. Ben ha scritto e con l’impeto che ce la fa amare ogni volta che la leggiamo Deborah Fait riferendosi al trattamento che alcuni politici accompagnati dai volontari corifei di molta stampa hanno riservato alla vicenda di due giornalisti, Shireen Abu Akleh e Frederic Leclerc-Imhoff, entrambi morti mentre facevano il loro mestiere ma guarda un po’ diversamente trattati da colleghi e commentatori. La prima esaltata – pur senza uno straccio di prova - come martire dell’odioso e odiato esercito israeliano, l’altro – sgozzato da una bomba russa – inserito nel frettoloso e confuso elenco delle vittime di guerra. Di fronte all’inossidabile accanimento non ci resta che rispondere con altrettanta e cocciuta determinazione e stanare ogni volta la truffa ideologica e la miseria che l’accompagna ed è per questo che voglio cantare l’impagabile merito del sito che mi ospita perché non posso né voglio scordare che Informazione Corretta nacque proprio dall’insofferenza per una cultura politica dominante e stracciona che vuole trasformare ogni dato di realtà a proprio favore digerendo male, malissimo, ostacoli e contestazioni. Anche per questo stiamo qui, piccoli ma testardi. E fieri di essere entrambe le cose.
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