Lo scandalo delle differenze diffamatorie
Commento di Deborah Fait
Shireen Abu Akleh
Il giornalista di guerra Frederic Leclerc-Imhoff è stato ucciso durante un attacco russo in Ucraina, vicino alla città di Severodonetsk mentre era a bordo di un autobus umanitario. Pochi commenti, Macron ha protestato e ha espresso il solito cordoglio, l’antiterrorismo francese ha aperto un’inchiesta per crimini di guerra e tutto finisce qui per il momento. Nessuno si è strappato le vesti, i social quasi non ne hanno parlato. Uno dei tanti giornalisti uccisi in guerra senza contare che la scheggia che gli ha attraversato la gola apparteneva a una bomba russa quindi meglio non commentare troppo. Pochi giorni prima un’altra giornalistra di guerra era stata uccisa, Shireen Abu Akleh, di Al Jazeera, colpita durante uno dei tanti scontri tra soldati israeliani e terroristi palestinesi. Apriti clelo! Anatema su Israele che, senza uno straccio di prova, senza la minima indagine è stato accusato all’unisono dall’opinione pubblica, dai social, dai media e, naturalmente, dai palestinesi che, in men che non si dica, si sono appropriati del cadavere negando ogni possibilità di inchiesta da parte dell’esercito e dalle autorità israeliane. Hamas e Il mondo avevano già deciso. Nessuno stupore, se un arabo viene ucciso durante un conflitto a fuoco tra soldati di Zahal e terroristi di Hamas o di qualsiasi altra organizzazione terroristica palestinese, la colpa viene sempre attribuita a Israele. Questo accade da sempre perché la propaganda miliardaria palestinese è molto seguita e apprezzata dall’occidente. Questa volta la falsità dei giudizi è chiara e lampante anche dallo scritto di uno dei più sfegatati filopalestinesi della nostra povera Italia, mi spiace nominarlo perché non apprezzo l’individuo ma è un esempio di miserabile propaganda, di disinformazione, di odio. Parlo di Alessandro Di Battista che, pur ignorando completamente la verità dei fatti, scriveva il 29 maggio, i commenti tra parentesi sono miei:
Alessandro Di Battista
“Di Shireen Abu Akleh, la giornalista palestinese uccisa dai soldati israeliani (da cosa gli viene tale certezza?), non si parla quasi più ( dopo averne parlato per giorni). Figuriamoci. Il governo israeliano è potente e “Israele è la sola democrazia in Medio Oriente (verissimo ma gli dà tanto fastidio!) ripetono orde di sepolcri imbiancati. Israele occupa militarmente e illegalmente i territori palestinesi (quali sarebbero i territori palestinesi, Giudea e Samaria e Gerusalemme? E da quando sarebbero Palestinesi? 3.300 anni di ebraismo hanno formato quei territori). Israele pratica da anni apartheid (dove, come e su chi visto che gli arabi di Israele hanno gli stessi diritti di ogni cittadino ebreo, druso, circasso e beduino mentre gli arabi sudditi dell’ANP ne sono privi trattandosi di una dittatura ?Allora dica Di Battista: chi è che applica l’apartheid? ) Che importa! Israele si oppone al riconoscimento dello Stato di Palestina? E chissenefrega. (lo stato di Palestina non esiste né è mai esistito e certamente non potrà esistere al posto di Israele). “Se Shireen Abu Akleh fosse stata una giornalista ucraina assassinata da un cecchino russo quanto se ne sarebbe parlato?(pochissimo come dimostra l’uccisione del giornalista francese da una bomba russa) Ma dei palestinesi non frega nulla a nessuno (poveri! Sono quasi 60 anni che Israele è messa alla gogna a causa dei palestinesi dopo che l’URSS e Arafat fecero la grande furbata di inventarli di sana pianta). Intanto vanno avanti solo le inchieste giornalistiche, perché Israele non vuole aprire nessuna inchiesta sul comportamento dei suoi soldati, (questa è una bugia enorme che dimostra la malafede di Di Battista). E ormai appare acclarato che Shireen non sia caduta per via di una raffica di mitra. No, è stata colpita, deliberatamente, da un cecchino (e il cecchino da dove veniva, a che gruppo apparteneva?) Volevano assassinarla dunque (palle, Di Battista, per Israele la morte di un giornalista è un dramma, negli scontri a fuoco i palestinesi hanno urlato di averne colpito uno. Siccome nessun soldato israeliano è stato colpito, quell’uno era la giornalista la cui triste e inutile morte è stata usata per accusare Israele in modo che gli allocchi credessero alle loro menzogne e accusassero Israele, cosa che è puntualmente avvenuta). Probabilmente proprio perché era un donna simbolo per tutto il popolo palestinese ( infatti le donne sono molto rispettate nelle società arabe). Il popolo dimenticato. Il popolo con meno diritti al mondo( ma cosa dice? Se c’è una popolazione , non popolo, di cui tutti parlano è proprio quella araba palestinese). I curdi, gli uiguri, i tibetani e tanti altri popoli veri, non inventati nel 1964, sono dimenticati e snobbati dal mondo intero. I palestinesi no! I palestinesi sono la motivazione e rappresentano la grande soddisfazione dell’occidente di poter diffamare Israele. Vuoi mettere Di Battista?