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La Repubblica Rassegna Stampa
01.06.2022 Addio Smuraglia, l'ex presidente Anpi che condannava l'invasione di Putin
Cronaca di Concetto Vecchio

Testata: La Repubblica
Data: 01 giugno 2022
Pagina: 18
Autore: Concetto Vecchio
Titolo: «Addio partigiano Smuraglia: difese la resistenza di Kiev»

Riprendiamo da REPUBBLICA di oggi, 01/06/2022, a pag.18, la cronaca di Concetto Vecchio dal titolo "Addio partigiano Smuraglia: difese la resistenza di Kiev".

È morto Carlo Smuraglia, il presidente onorario dell'Anpi aveva 98 anni
Carlo Smuraglia

È morto a Milano Carlo Smuraglia, presidente onorario dell'Anpi, avvocato ed ex parlamentare. Nato ad Ancona nel 1923, avrebbe compiuto 99 anni ad agosto. A dare l'annuncio della scomparsa è stata la segreteria nazionale dell'Anpi. "Il suo nome resterà nella storia di questo Paese per l'appassionata partecipazione alla Resistenza, lo strenuo impegno per la piena attuazione della Costituzione, dei diritti, della democrazia". "Tutta l'Anpi, nel ricordare l'umanità, la sapienza e la forza con cui Carlo ha presieduto l'Associazione - si legge nei post sui social - si stringe al dolore della moglie Enrica, dei figli e dei nipoti". Anche la città di Milano e il sindaco Beppe Sala hanno espresso cordoglio. I funerali ci saranno venerdì prossimo, 3 giugno, alla Casa della Memoria di Milano. La camera ardente si aprirà alle 10 e alle 11 inizierà la cerimonia, spiegano dall'Anpi. Partigiano, poi avvocato e docente, Smuraglia è stato eletto senatore per tre volte e poi presidente dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia dal 2011 fino al 2017 quando si è dimesso ed è stato poi eletto presidente emerito dell'Associazione. Ha fatto parte del Csm dal febbraio 1986 al luglio 1990. Ultimamente era intervenuto anche sul dibattitto legato all'invio degli armamenti in Ucraina. "Un popolo che resiste contro l'invasore va aiutato, anche con le armi", aveva detto lo scorso 18 marzo a Repubblica, in contrasto con la posizione dell'attuale presidente dell'Anpi, Gianfranco Pagliarulo. Che ora lo ha ricordato e ringraziato "per la tua ininterrotta battaglia per la Costituzione. Grazie per essere stato sempre dalla parte dei lavoratori. Grazie di essere stato partigiano, oramai uno degli ultimi. Grazie per aver sempre difeso in modo rigoroso l'autonomia dell'Anpi. Grazie di una vita al servizio degli ideali che ci accomunano. Che la terra ti sia lieve, compagno Carlo Smuraglia".

Nell'intervista a Repubblica Smuraglia aveva raccontato anche il suo avvicinamento all'Associazione. "Ho fatto il partigiano nelle mie Marche. Ero alla Normale di Pisa, lasciai perdere gli studi e tornai a casa per sottrarmi alla leva. Il fascismo mi aveva richiamato alle armi, ma io disertai nascondendomi. Conobbi dei partigiani e decisi di aderire anch'io alla lotta contro il nazifascismo. Avevo 20 anni". Dopo avere rifiutato le chiamate di leva dei fascisti della neonata Repubblica Sociale Italiana, con l'arrivo delle forze alleate nella sua regione, le Marche appunto, decide di unirsi alla Resistenza arruolandosi nel 1944 come volontario nel Gruppo di Combattimento "Cremona" del nuovo Esercito Italiano, alle dipendenze operative dell'ottava Armata britannica, con cui proseguì la guerra sul fronte adriatico fino a Venezia, sino alla resa finale delle forze nazifasciste in Italia. È stato anche consigliere regionale in Lombardia con il Partito comunista Italiano dal 1970 al 1985, durante la prima legislatura regionale ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del consiglio regionale e nella successiva quello di presidente dal 1978 al 1980, dopo essere stato vicepresidente dello stesso dal 1975 al 1978. Venne eletto dal Parlamento componente del Consiglio superiore della magistratura per la consiliatura dal 1986 al 1990. Successivamente ha fatto parte dei Democratici di Sinistra ed è stato eletto senatore per tre volte dal 1992 al 2001; dal 1994 ha guidato per sette anni la commissione lavoro di Palazzo Madama. Il 16 aprile 2011 è stato eletto presidente nazionale dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia e riconfermato nella carica nel 2016. Termina il proprio mandato nel novembre 2017. Enrico Letta è stato tra i primi a esprimere cordoglio: "Ci lascia oggi un grande italiano. Testimonianza, pensiero, azione ed esempio, per noi e per le nuove generazioni", scrive su Twitter il segretario del Pd. E il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, ha detto: "Con Carlo Smuraglia scompare un difensore della Costituzione, della libertà e della democrazia. Ai suoi cari, all'Anpi e a tutti coloro che hanno lottato con lui o che si sono impegnati e si impegnano per conservare ed attuare i valori dell'antifascismo e della Resistenza va il nostro abbraccio". A seguire Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo: "Profondo dispiacere per la scomparsa di Carlo Smuraglia. Partigiano, presidente onorario dell'Anpi, senatore e giurista, autore della legge che consente l'attività lavorativa dei detenuti. L'Italia perde un grande protagonista della storia democratica. Mancherà molto". Mentre Giuseppe Conte sottolinea: "Se i tempi sono difficili e se i problemi aumentano, ricordatevi sempre che all'origine della nostra storia c'è stato il coraggio delle scelte. Schiena diritta, sguardo verso le stelle, con dignità e speranza'. Ciao a Carlo Smuraglia, partigiano ed esempio per tutti noi". Tra i ricordi più sentiti quello di Liliana Segre: "È un maestro di libertà, rimasto fedele per tutta la vita agli ideali che abbracciò nella sua gioventù, quando scelse di combattere nella Resistenza e poi nell'Esercito di liberazione. Il suo esempio di coerenza, il suo impegno fino all'ultimo giorno nella difesa della Costituzione e nella trasmissione dei valori repubblicani - ha sottolineato la senatrice a vita - ha affascinato migliaia di giovani". Lo ha ricordato anche il ministro del Lavoro, Andrea Orlando: "Ci ha lasciati un partigiano, un uomo che ha dato voce alla Resistenza e tramandato con intransigenza i valori di libertà e democrazia. Il lavoro e i lavoratori sono stati al centro della sua attività come parlamentare e studioso". E il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini: "Partigiano durante la Resistenza contro il nazifascismo, accademico del diritto, più volte senatore della Repubblica, ha dedicato la sua vita alla costruzione della democrazia, alla difesa dei diritti sociali e civili sanciti dalla nostra Costituzion. Ci lascia uno dei grandi protagonisti della storia democratica del nostro Paese e della sinistra italiana. Sempre vicino ai diritti delle lavoratrici e dei lavoratori - ha continuato il leader della Cgil - Smuraglia in qualità di presidente della commissione Lavoro del Senato fu protagonista e promotore della fondamentale indagine sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre, è stato tra i primi a manifestare la sua piena solidarietà alla Cgil quando la nostra sede, il 9 ottobre dello scorso anno, è stata attaccata da gruppi di neofascisti". La presidente dei senatori del Pd, Simona Malpezzi, ha lasciato un messaggio su Twitter: "Il suo impegno nella Resistenza, per la difesa della democrazia e dei diritti resterà per sempre nella memoria del Paese". Per Federico Fornaro, capogruppo di LeU a Montecitorio, "Smuraglia per tutta la vita ha difeso la Costituzione Italiana e la democrazia, frutto della Resistenza". "La scomparsa di Carlo Smuraglia lascia un vuoto nella politica e nella cultura italiana. Smuraglia non è stato soltanto una personalità simbolo dell'antifascismo, ma anche un giurista di grande valore, uno straordinario avvocato impegnato, da sempre, sulla frontiera del diritto e della difesa della dignità della persona - le parole di Massimo D'Alema - Per chi ha avuto la fortuna e l'onore di conoscerlo, il ricordo della sua persona e il contributo che egli ha dato alla democrazia italiana resteranno incancellabili".

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