Alla faccia dei numeri Ma coi numeri é meglio non scherzare.ma Tramballi forse non sa contare...
Testata: Il Sole 24 Ore Data: 09 gennaio 2003 Pagina: 9 Autore: Ugo Tramballi Titolo: «L'acqua che incendia il Medio Oriente»
Ugo Tramballi pubblica un articolo sulla fonte del Wazzani, una fonte relativamente piccola che è però al centro di una disputa tra libanesi e israeliani. Il giornalista però commette alcuni errori. Tramballi scrive: Una pozza d'acqua che gli operai dell'equivalente libanese dell'Enel, attraversano tirandosi i pantaloni fino alle ginocchia; un ruscello che l'alimenta a monte raccogliendo le scarse pioggie locali; e ne esce verso valle in un altro ruscello, gorgogliando più come una fontanella che come una cascata. La fonte del Wazzani è tutta qua. E' per questo, per una pozza che non spegnerebbe l'incendio di un paio di cespugli, che stava per scoppiare la guerra dell'acqua tra Libano e Israele? Da quanto scrive Tramballi si tratta di una pozza d'acqua o quasi. Invece la piccola fontanella che secondo Tramballi non spegnerebbe neanche un cespuglio coi suoi 10.000 mc all'anno porta in realtà in media 27400 mc al giorno e cioè 1141 mc all'ora.
Secondo la Fao ogni anno Israele risucchia 138 milioni di metri cubi d'acqua da questo sistema idrico minimo ma essenziale per la regione. Rispetto al consumo indicato da Tramballi essere quello di Israele, questa piccola fontanella ha una portata pari al 7,2%. Il che é come dire che Israele si disseta con meno di 14 fontanelle come quella in questione (il calcolo é 100:7,2=13,8).Dal che deduciamo che Tramballi ha poca dimestichezza con i numeri e le statistiche, se esprime le valutazioni suesposte.Non sarà lo stesso per le analisi filopalestinesi che lo contraddistinguono ?
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