Europa/Inghilterra: due approcci diversi verso la Russia di Putin Commento di Antonello Guerrera
Testata: La Repubblica Data: 30 maggio 2022 Pagina: 4 Autore: Antonello Guerrera Titolo: «'Negoziati trappola'. Boris Johnson guida i 'falchi'»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 30/05/2022, a pag.4, con il titolo " 'Negoziati trappola'. Boris Johnson guida i 'falchi' " il commento di Antonello Guerrera.
Antonello Guerrera
Boris Johnson
Mentre Francia, Germania e Italia parlano in questi giorni con Putin e provano a negoziare un complicato accordo su grano e armi, a Londra si è molto più circospetti. Del resto, Boris Johnson ha detto fino allo sfinimento che «Putin deve perdere in Ucraina ». Addirittura, qualche settimana fa, sognava una riconquista della penisola di Crimea da parte di Kiev. Ora la realtà è più dura, come dimostra la battaglia nel Donbass. Ma di certo i britannici temono che i maggiori Paesi europei cadano in qualche “trappola negoziale” della Russia e le recenti parole del presidente francese Emmanuel Macron («Non è necessario umiliare Putin») hanno destato irritazione oltremanica. Addirittura, secondo ilFinancial Times , gli inglesi - che hanno un legame militare storico con Kiev - sarebbero ancora più falchi degli stessi americani. Che pure qualche giorno fa hanno promesso missili a lungo raggio, ma che allo stesso tempo temono un’escalation pericolosa. Di certo, per Washington e Londra - e per lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky - Putin non deve uscire da questa guerra da vincitore. Uno dei motivi è sempre lo stesso: gli Stati Uniti e il Regno Unito si sono decisamente impegnati nel risiko dell’Indo-pacifico, da dove è appena tornato il presidente Biden. Ogni plateale concessione, anche territoriale, a Mosca potrebbe rappresentare il lasciapassare per azioni ostili di Pechino. L’altro giorno era eloquente l’editoriale della direzione del Times , spesso allineato alla linea militare britannica sull’Ucraina: «Ascoltiamo sirene preoccupanti da qualcuno in Occidente che vorrebbe negoziare con Putin. La strada giusta, invece, è quella di aiutare Kiev a vincere». In allarme anche i Paesi baltici, da sempre i più falchi contro la Russia per il pericolo che questa rappresenta. Durissimo ieri, tra gli altri, il vicepremier lettone Artis Pabriks: «Sembra che alcuni leader occidentali vogliano farsi umiliare, oltre a essere totalmente disconnessi dalla realtà». Insomma, si staglia una divaricazione nel blocco euroatlantico. Qualcosa di nuovo dal fronte occidentale,che inquieta Londra.
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