sabato 19 aprile 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Fiamma Nirenstein ci parla della guerra antisemita contro l'Occidente

Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein". 
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)

Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele è un attacco a tutto campo contro la civiltà occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine. 



Clicca qui






La Repubblica Rassegna Stampa
25.05.2022 Resistenza nel Donbass, servono altre armi
Cronaca di Daniele Raineri

Testata: La Repubblica
Data: 25 maggio 2022
Pagina: 8
Autore: Daniele Raineri
Titolo: «I russi avanzano e isolano Severodonetsk, resistenza ucraina appesa alle armi Usa»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 25/05/2022 a pag.8 con il titolo "I russi avanzano e isolano Severodonetsk, resistenza ucraina appesa alle armi Usa" la cronaca di Daniele Raineri.

Festival Internazionale del Giornalismo
Daniele Raineri

Kharkiv: Russia's retreat from another key Ukrainian city reveals new  evidence of atrocities - CNN

Per andare verso la città di Severodonetsk nel Donbass l’unica strada percorribile a un certo punto compie una lunga curva in salita, con una grande miniera di sale a cielo aperto sulla destra. È un terreno terribilmente esposto e impossibile da difendere ed è lì che ieri sono arrivati i soldati russi, che già da giorni tenevano sotto tiro quel tratto. Questo vuol dire che Severodonetsk è di fatto isolata per chi non abbia un mezzo fuoristrada che riesce a passare attraverso i campi — ma anche in questo caso si corre il rischio di essere colpiti dall’artiglieria russa. A quarantaquattro giorni dall’inizio della campagna russa nel Donbass, la pressione enorme esercitata contro gli ucraini comincia a ottenere risultati importanti. Se tre settimane fa i russi avevano sbagliato tutto e avevano perso decine di mezzi corazzati e centinaia di uomini nel tentativo di attraversare il fiume Seversky Donets, adesso sono loro a sfasciare le linee di difesa ucraine.Rispetto alle umiliazioni sofferte in questi primi tre mesi di guerra a Kiev e a Kharkiv, sono irriconoscibili. In questa offensiva riescono a far valere la loro superiorità di fuoco, riescono a far funzionare le linee di rifornimento — via treno, direttamente dalla Russia — e riescono a dare copertura aerea alle truppe al suolo. Adesso Severodonetsk è tagliata fuori dal resto dell’Ucraina e assieme alla città una grande porzione di territorio della regione di Lugansk — forse quaranta chilometri di lunghezza — finisce dentro l’accerchiamento dei russi. Domenica l’ex generale e pilota russo Kanamat Botashov che lavorava per la Wagner, è stato abbattuto con il suo aereo nella zona.

Dal punto di vista complessivo, i russi hanno investito e perso una quantità enorme di risorse per ottenere soltanto un avanzamento locale — se si pensa che a febbraio erano considerati in grado di conquistare l’intero Paese, adesso abbiamo una visione più chiara delle cose ed è evidente che non è così. Ma pergli ucraini questo accerchiamento è una sconfitta seria. Se non riescono a difendere il territorio che stanno perdendo, c’è il rischio concreto che non riusciranno più a recuperarlo. Servono molti più soldati per attaccare che per difendere, gli ucraini li hanno? Riusciranno a rompere la manovra russa? Se continua così, i soldati di Mosca aiutati dai separatisti arriveranno a portata di tiro delle due città gemelle al centro del Donbass, Sloviansk e Kramatorsk, e di fatto renderanno la regione invivibile per gli ucraini. La Russia ha dichiarato all’inizio del conflitto che punta a prendere il controllo dell’intero Donbass, adesso ci è più vicina. Se l’Amministrazione Biden pensa che mandare all’Ucraina i lanciarazzi mobili Himars — che Kiev chiede da settimane — sia una concessione eccessiva, potrebbe essere costretta a ricredersi. Gli Himars sembravano un’arma troppo potente per questa guerra, adesso potrebbero essere un argine contro la rimonta russa.

Per inviare a Repubblica la propria opinione, telefonare: 06/49821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante


rubrica.lettere@repubblica.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT