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La Repubblica Rassegna Stampa
25.05.2022 Resistenza nel Donbass, servono altre armi
Cronaca di Daniele Raineri

Testata: La Repubblica
Data: 25 maggio 2022
Pagina: 8
Autore: Daniele Raineri
Titolo: «I russi avanzano e isolano Severodonetsk, resistenza ucraina appesa alle armi Usa»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 25/05/2022 a pag.8 con il titolo "I russi avanzano e isolano Severodonetsk, resistenza ucraina appesa alle armi Usa" la cronaca di Daniele Raineri.

Festival Internazionale del Giornalismo
Daniele Raineri

Kharkiv: Russia's retreat from another key Ukrainian city reveals new  evidence of atrocities - CNN

Per andare verso la città di Severodonetsk nel Donbass l’unica strada percorribile a un certo punto compie una lunga curva in salita, con una grande miniera di sale a cielo aperto sulla destra. È un terreno terribilmente esposto e impossibile da difendere ed è lì che ieri sono arrivati i soldati russi, che già da giorni tenevano sotto tiro quel tratto. Questo vuol dire che Severodonetsk è di fatto isolata per chi non abbia un mezzo fuoristrada che riesce a passare attraverso i campi — ma anche in questo caso si corre il rischio di essere colpiti dall’artiglieria russa. A quarantaquattro giorni dall’inizio della campagna russa nel Donbass, la pressione enorme esercitata contro gli ucraini comincia a ottenere risultati importanti. Se tre settimane fa i russi avevano sbagliato tutto e avevano perso decine di mezzi corazzati e centinaia di uomini nel tentativo di attraversare il fiume Seversky Donets, adesso sono loro a sfasciare le linee di difesa ucraine.Rispetto alle umiliazioni sofferte in questi primi tre mesi di guerra a Kiev e a Kharkiv, sono irriconoscibili. In questa offensiva riescono a far valere la loro superiorità di fuoco, riescono a far funzionare le linee di rifornimento — via treno, direttamente dalla Russia — e riescono a dare copertura aerea alle truppe al suolo. Adesso Severodonetsk è tagliata fuori dal resto dell’Ucraina e assieme alla città una grande porzione di territorio della regione di Lugansk — forse quaranta chilometri di lunghezza — finisce dentro l’accerchiamento dei russi. Domenica l’ex generale e pilota russo Kanamat Botashov che lavorava per la Wagner, è stato abbattuto con il suo aereo nella zona.

Dal punto di vista complessivo, i russi hanno investito e perso una quantità enorme di risorse per ottenere soltanto un avanzamento locale — se si pensa che a febbraio erano considerati in grado di conquistare l’intero Paese, adesso abbiamo una visione più chiara delle cose ed è evidente che non è così. Ma pergli ucraini questo accerchiamento è una sconfitta seria. Se non riescono a difendere il territorio che stanno perdendo, c’è il rischio concreto che non riusciranno più a recuperarlo. Servono molti più soldati per attaccare che per difendere, gli ucraini li hanno? Riusciranno a rompere la manovra russa? Se continua così, i soldati di Mosca aiutati dai separatisti arriveranno a portata di tiro delle due città gemelle al centro del Donbass, Sloviansk e Kramatorsk, e di fatto renderanno la regione invivibile per gli ucraini. La Russia ha dichiarato all’inizio del conflitto che punta a prendere il controllo dell’intero Donbass, adesso ci è più vicina. Se l’Amministrazione Biden pensa che mandare all’Ucraina i lanciarazzi mobili Himars — che Kiev chiede da settimane — sia una concessione eccessiva, potrebbe essere costretta a ricredersi. Gli Himars sembravano un’arma troppo potente per questa guerra, adesso potrebbero essere un argine contro la rimonta russa.

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