Draghi-Bennett: missione per il gas e la pace in Ucraina Commento di Tommaso Ciriaco
Testata: La Repubblica Data: 25 maggio 2022 Pagina: 7 Autore: Tommaso Ciriaco Titolo: «Draghi cerca Bennett, missione in Israele per il gas e l’Ucraina»
Riprendiamo dalla REPUBBLICA di oggi, 25/05/2022, a pag. 7, con il titolo "Draghi cerca Bennett missione in Israele per il gas e l’Ucraina", la cronaca di Tommaso Ciriaco.
A destra: Naftali Bennett
Un viaggio strategico. Mario Draghi volerà nelle prossime settimane in Israele. La missione, che si terrà a giugno, servirà a discutere di almeno due dossier fondamentali: la guerra in Ucraina e l’emergenza energetica. E conferma l’attivismo diplomatico che negli ultimi due mesi ha impegnato il capo dell’esecutivo con incontri bilaterali e contatti telefonici con gli altri leader. L’obiettivo, neanche celato, è ritagliare per Roma un ruolo di rilievo nella crisi internazionale. Sostenendo allo stesso tempo lo sforzo di diversificazione nell’approvvigionamento di gas, per liberarsi il prima possibile dalla dipendenza da Mosca. Il calendario della trasferta è ancora soggetto alle ultime limature, ma l’appuntamento si terrà nella prima metà di giugno.
Mario Draghi
Di certo prima di un tour de force diplomatico che porterà il presidente del Consiglio a Bruxelles il prossimo 23-24 giugno, per il Consiglio europeo. Poi dal 26 al 28 giugno in Baviera, a Schloss Elmau, per il G7 tedesco. Quindi a Madrid il 29 e 30 dello stesso mese, per il vertice Nato. E soprattutto, quello che più conta, che lo condurrà ad Ankara per il vertice bilaterale con Erdogan, annunciato in Parlamento nei giorni scorsi e in agenda con ogni probabilità per il 5 luglio. È proprio quello turco il passaggio chiave, perché è evidente che inpochi giorni Draghi farà tappa in due Paesi strategici, capaci di giocare un ruolo determinante nell’area “cuscinetto” tra Est e Ovest. E lo farà avendo chiari gli obiettivi geopolitici del governo. Il primo è certamente quello di favorire con ogni sforzo una soluzione ragionevole della crisi in Ucraina. È fatto noto che proprio Erdogan è tra i leader che più dialogano con Putin. L’unico capace a marzo di far partire un negoziato, poi interrotto, tra i contendenti. E anche Israele, sia pure per ragioni e con modalità di interazione differenti, gode storicamente di un rapporto solido con Mosca. L’Italia, che ambisce a costruire le condizioni per un cessate il fuoco e l’avvio di una mediazione, non può che esplorare queste sponde, decisive per la costruzione di ogni equilibrio nel quadrante. Sempre però a una condizione: il rispetto della volontà di Kiev. Ma c’è dell’altro. Nei prossimi anni Ankara sarà attore protagonista nello scacchiere energetico. Di fatto, promette di consolidarsi come snodo cruciale per lo smistamento verso l’Europa. È allo studio un nuovo progetto di gasdotto sottomarino che dovrebbe collegare la Turchia al più grande giacimento offshore israeliano, il Leviathan. Una prospettiva a cui guarda con favore Erdogan, perché alternativo all’EastMed, che taglia invece fuoriAnkara dalla rotta verso occidente. Leviathan consentirebbe di aumentare il flusso di energia verso l’Unione europea e, dunque, verso l’Italia. Un ruolo nella partita dovrebbe giocarlo anche l’altro colosso dell’area,vale a dire l’Egitto. Molto, insomma, si muove a quelle latitudini. Non è un caso che anche Biden sarà impegnato in una missione in Medio Oriente proprio a giugno, facendo tappa in Israele.Che si tratti di guerra o di gas, insomma, è evidente che la nuova fase aperta dal conflitto in Ucraina costringe ogni Paese — soprattutto quelli più esposti e di “confine” come l’Italia — ad attuare una politicadi “differenziazione” energetica e diplomatica. Nel caso di Roma, senza mai smarrire però i due pilastri che guidano l’agire di Draghi fin dall’inizio del suo mandato: Europa e Stati Uniti. Al viaggio lavora anche il consigliere diplomatico Luigi Mattiolo, che in passato ha rappresentato l’Italia come ambasciatore sia in Turchia che in Israele. E servirà a Draghi a stringere il legame con il premier israeliano Naftali Bennett, già incontrato a margine della Cop 26 di Glasgow il primo novembre 2021. Oltre al bilaterale con il capo del governo, l’ex banchiere sarà ricevuto dal Presidente di Israele Isaac Herzog. E dovrebbe essere protagonista di una visita a Ramallah.
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